Altri due soccorsi in mare. Salgono a 146 i naufraghi a bordo della Life Support
Tra la notte del 6 agosto e la mattina del 7 agosto, la nave Search and Rescue
(SAR) di EMERGENCY, Life Support, ha effettuato due operazioni di salvataggio,
portando in salvo rispettivamente 47 e 69 persone. Un paziente è stato evacuato
con l’elicottero della Guardia Costiera a causa delle sue condizioni mediche. Al
momento, a bordo della Life Support ci sono 146 persone.
Nel pomeriggio del 6 agosto, mentre la Life Support attendeva l’assegnazione del
POS da parte delle autorità, ha ricevuto un mayday relay dall’aereo Frontex
Sparrow 2 sul canale 16 della radio VHF. La nave di EMERGENCY ha quindi
informato le autorità della disponibilità a effettuare il soccorso, chiedendo di
ritardare l’arrivo al POS assegnato di Savona.
Mentre la Life Support si stava dirigendo verso l’ultima posizione nota, ha
ricevuto un’informazione da parte di un mercantile che aveva avvistato una barca
in pericolo, che poteva corrispondere a quella segnalata da Sparrow 2: la nave
di EMERGENCY si è diretta verso la posizione aggiornata, pianificando una
traiettoria di incontro per iniziare un search pattern.
Dopo alcune ore di ricerca, alle 21:45, nelle acque internazionali della zona
tra la Sar libica e tunisina dal ponte di comando la Life Support ha avvistato
un’imbarcazione in pericolo, corrispondente a quella segnalata. Si trattava di
un gommone bianco sovraffollato di persone senza giubbotti salvagente. Sono
stati lanciati i mezzi di soccorso, che hanno trasferito 47 naufraghi, di cui 3
minori. Il soccorso è terminato alle 22:50 circa.
Durante la navigazione verso il POS assegnato in acque internazionali, nell’area
di sovrapposizione tra le zone SAR di Malta e Tunisia, a 24 miglia dalle acque
italiane, alle 09:00 del 7 agosto, dal ponte di comando è stata avvistata
un’imbarcazione che si avvicinava a grande velocità.
“Quando l’imbarcazione si trovava a circa 200 metri dalla nostra nave abbiamo
visto che si trattava di una barca sovraffollata, con persone che chiedevano
aiuto – spiega Jonathan Naní La Terra, Capomissione della Life Support. Due
persone alla guida dell’imbarcazione avevano il volto coperto. La nostra
mediatrice culturale ha intimato in varie lingue alla barca di fermarsi, ma il
guidatore ha ignorato le indicazioni e ha approcciato in modo pericoloso il
fianco sinistro della Life Support, incitando i passeggeri a saltare sulla
nostra nave. Le persone hanno cominciato a saltare per aggrapparsi alla nostra
nave, mentre molte di loro cadevano in acqua”. Il team della Life Support ha
subito lanciato salvagenti e dispositivi di galleggiamento di massa dal ponte di
comando e calato il gommone di salvataggio, mentre i conducenti
dell’imbarcazione si allontanavano con alcuni naufraghi a bordo.
La squadra di soccorritori ha recuperato le persone cadute in acqua, inclusa una
persona priva di conoscenza, che è stata immediatamente presa in carico dal
nostro team medico e che è stata evacuata con un elicottero della Guardia
Costiera alle 10:50 del 7 agosto.
Al momento, la Life Support si sta dirigendo verso il POS assegnato di
Savona. “Le persone soccorse hanno subito diversi traumi fisici a causa della
manovra effettuata dalla loro imbarcazione – dichiara Marzia Gentile, Medical
Team Leader a bordo. Il viaggio fino a Savona non farà altro che aumentare le
sofferenze che già hanno vissuto prima e durante la traversata in mare.”
Al momento, a bordo ci sono 146 naufraghi, di cui 20 minori non accompagnati, e
4 donne adulte, di cui una incinta. L’arrivo è previsto per il 10 agosto.
La Life Support – con un equipaggio composto da 29 persone tra cui marittimi,
medici, infermieri, mediatori e soccorritori – sta compiendo la sua 35/a
missione nel Mediterraneo centrale. Da dicembre 2022 a oggi, ha soccorso un
totale di 3.001 persone.
Emergency