Israeliani e Palestinesi insieme per la nonviolenza: a Firenze una voce coraggiosa
In un momento storico segnato da guerre, tensioni internazionali e politiche di
chiusura, oggi a Firenze si è tenuto un evento che ha dato voce al coraggio,
alla disobbedienza creativa e all’umanità. La presentazione del libro
“Combattenti per la Pace – Palestinesi e israeliani insieme per la liberazione
collettiva”, organizzata dal Gruppo Misto Europa Verde al Consiglio Regionale
della Toscana, ha portato nella Sala Affreschi del Palazzo del Pegaso un
messaggio forte e chiaro: la pace è possibile solo se parte dal basso, dalle
persone, da chi ha scelto di non odiare più.
Un incontro ricco di emozioni e riflessioni sulla pace in Palestina che ha visto
protagonisti, in collegamento video, due attivisti dei Combattenti per la Pace,
Sulaiman Khatib (palestinese, uno dei fondatori del movimento) e Moran Zamir
(israeliano), che hanno raccontato la loro esperienza ventennale di attivismo
congiunto tra israeliani e palestinesi, le loro metodologie nonviolente e
manifestato la convinzione che solo dal dialogo tra le persone, dalla conoscenza
reciproca ci si possa muovere verso la convivenza e la riconciliazione.
Le interviste realizzate da Pressenza ai Combattenti sono state raccolte nel
volume curato da Daniela Bezzi per l’Associazione Multimage, hanno emozionato e
colpito i numerosi partecipanti, rivelando una verità semplice e potente:
l’incontro umano può disinnescare anche i conflitti più radicati.
Ad aprire l’incontro è stata la consigliera regionale Silvia Noferi (Europa
Verde), che ha lanciato la proposta di ospitare anche in Toscana un incontro tra
ex combattenti, come quello recentemente promosso in Francia dal presidente
Macron. “Dare voce a chi sceglie la nonviolenza è un atto politico e culturale
profondo – ha dichiarato –. La Toscana ha una lunga tradizione di impegno per i
diritti: è tempo di rilanciare con forza questa vocazione”.
A fare eco alle sue parole, Eros Tetti, co-portavoce di Europa Verde Toscana:
“Le guerre le fanno i potenti, ma a pagarne il prezzo sono i più deboli. I
popoli desiderano solo vivere in pace. Per questo dobbiamo costruire insieme una
Toscana Terra di Pace, che metta al centro l’umanità e la convivenza”.
A prendere la parola anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che
ha apprezzato la proposta di Noferi: “Questa è una bella iniziativa. La Toscana
è sempre stata un luogo di dialogo per la pace. Domani, alla Cittadella della
Pace di Rondine con il Presidente della Repubblica, lanceremo proprio questo
messaggio: mettere in contatto israeliani e palestinesi che scelgono la pace”.
Ma Giani ha spinto oltre, annunciando l’intenzione di coinvolgere altre Regioni
per discutere una proposta di legge di iniziativa regionale per il
riconoscimento dello Stato di Palestina: “Sto parlando con altri presidenti di
Regione. Anche se le competenze non sono nostre, sono ottimista: la politica
deve avere il coraggio di proporre, anche oltre i confini formali”.
L’incontro di oggi non è stato solo una presentazione, ma un atto simbolico e
concreto: riportare la questione israelo-palestinese dentro il dibattito
pubblico, con toni diversi da quelli dominanti. Non propaganda, ma ponti. Non
slogan, ma storie di vita. L’evento ha visto la partecipazione anche del
Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, confermando il sostegno delle
istituzioni regionali a percorsi di dialogo e riconciliazione. L’iniziativa si
inserisce in un contesto europeo e globale in cui il movimento per la pace ha
bisogno di nuova linfa. Dare visibilità a chi sceglie la nonviolenza, in un
conflitto ancora oggi lacerante, significa indicare una via diversa dalla
rassegnazione o dal tifo ideologico. Significa affermare che la convivenza è un
diritto e una speranza, non un’utopia.
“Europa Verde Toscana rilancia così la sua visione: una politica che non
alimenta le paure ma costruisce speranze, una Regione che non si limita a
osservare ma si mette in gioco, un impegno concreto per una Toscana che torni ad
essere un faro di pace e giustizia nel Mediterraneo”. Conclude Eros Tetti.
Redazione Toscana