Ultima Generazione: Roma, assolti attivisti per azione alla Fontana di Trevi
Assolte per tenuità del fatto le nove persone che presero parte all’azione nel
maggio 2023.
Nel primo pomeriggio di oggi è stata emessa, con rito abbreviato, la sentenza
per l’azione alla fontana di Trevi del 21 maggio 2023. Come nella
precedente azione alla Barcaccia, le persone imputate versarono carbone vegetale
nella vasca per richiamare, a pochi giorni dalla disastrosa alluvione in Emilia
Romagna, l’attenzione sul collasso eco-climatico e sulle responsabilità del
governo che continuava – e continua – a foraggiare le industrie del fossile.
Anche questa azione, come quella della Barcaccia, è stata condotta con l’intento
di lanciare un messaggio forte e necessario, ma senza danneggiare il monumento:
“Si è verificato – si legge nella perizia tecnica depositata nel corso della
prima udienza – che le superfici non avevano assorbito il colorante: nessuna
traccia è rimasta visibile sul marmo del bordo della vasca, né sui travertini
della scogliera”.
Il giudice ha quindi assolto le persone imputate per tenuità del fatto.
Rischiavano fino a tre anni di carcere con l’accusa di “imbrattamento di beni
artistici” (articolo 518 duodiecis c” c.p.)
Questa sentenza è una vittoria della disobbedienza civile nonviolenta. Mentre il
governo approva nuovi strumenti repressivi con il Dl Sicurezza, noi rilanciamo.
Continueremo a protestare, a bloccare, a costruire. E lo faremo insieme, con la
forza collettiva di chi chiede giustizia climatica e sociale. Per questo
chiamiamo al boicottaggio della grande distribuzione organizzata: per chiedere
il taglio dell’IVA sui beni essenziali e dire basta a un sistema che protegge i
profitti, non le persone.
LA NOSTRA NUOVA CAMPAGNA: PERCHÉ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?
In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su
pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il
minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso
terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi
rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla
davvero. Tagliamo l’IVA!
PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?
La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000
adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati,
per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con
un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi
climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può
funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo
economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra
richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei
settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e
agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano
profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà
complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima
Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione
di massa, accessibile, determinata ed efficace.
E se smettessimo di fare la spesa tutti assieme?
Fallo anche tu: https://vai.ug/boicottaggio
COSA CHIEDIAMO?
PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA
L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e
grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza
delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso
politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse
naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente
sostenibili.
AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA
Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo
a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i
bisogni vitali. Impegniamoci in almeno 100.000 a dire questo basta coi fatti:
niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finché non verrà tagliata
l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa
forza vera.
FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI
Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse, ma
con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro
benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le
risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni,
l’industria fossile e quella militare.
PROSSIMI PROCESSI:
* 9 giugno, ore 12.30: Roma, udienza dibattimentale (esame testi dell’accusa e
imputate, visione documenti prodotti) per interruzione Beach Volley
* 10 giugno, ore 9: Roma, udienza predibattimentale per accusa di diffamazione
da ENI contro professore di storia Michele Giuli
* 10 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per coloramente dei muri
del Ministero della Transizione Ecologica
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