RUSSIA-UCRAINA: LA GUERRA CONTINUA TRA DIPLOMAZIA FERMA E NUOVI RAID
A più di tre anni dall’inizio dell’invasione Russa, il conflitto in Ucraina
continua a essere segnato da attacchi e vittime civili.
“Stiamo assistendo a una serie di attacchi e contrattacchi” afferma ai microfoni
di Radio Onda d’Urto, Fulvio Scaglione, giornalista esperto di Russia ed Est
Europa e direttore di InsideOver, “con un progressivo inasprimento della
situazione che è abbastanza paradossale avvenga mentre si parla di colloqui di
pace, di possibili negoziati”.
In due telefonate, a Trump e a Papa Prevost, il presidente russo Putin ieri ha
chiarito che in Ucraina non ci potrà essere una ‘pace immediata’. Il leader del
Cremlino conferma così che un cessate il fuoco è tutt’altro che a portata di
mano. Sul terreno, infatti, gli attacchi proseguono. Nella notte, nuovi raid
russi hanno colpito il nord dell’Ucraina provocando cinque morti e diversi
feriti nella città di Samy e Kharkiv. Non si tratta ancora, però, della
rappresaglia che Putin ha annunciato ieri a Trump, affermando come la
Federazione russa intende “rispondere all’attacco ucraino agli aeroporti” del 1
giugno 2025.
Sul piano diplomatico le distante restano profonde, infatti i tentativi di
mediazione si scontrano con condizioni inaccettabili da entrambe le parti. Putin
aveva già respinto la proposta di incontrare il presidente ucraino Zelensky:
“Kiev è un’organizzazione terroristica, e noi non parliamo con i terroristi”, ha
ribadito ieri. I tentativi di negoziato in corso da alcune settimane vengono
intanto affossati anche da Zelensky, secondo il quale “servono a Putin solo per
continuare la guerra“.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervento di Fulvio Scaglione, giornalista
esperto di Russia ed Est Europa e direttore di InsideOver. Ascolta o scarica.