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A Ravenna bloccati container di esplosivi diretti a Haifa
Prima la segnalazione di alcuni lavoratori portuali. Poi una lettera inviata dal sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, insieme alla presidente della Provincia, Valentina Palli e al presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale ai vertici di Sapir, la società che gestisce in Darsena San Vitale il principale terminal operator del […] L'articolo A Ravenna bloccati container di esplosivi diretti a Haifa su Contropiano.
I portuali non lavoreranno per la guerra. Appuntamento a Genova da tutto il Mediterraneo
Il 26 e 27 settembre a Genova ci saranno due giorni di incontri dei lavoratori dei porti europei e del Mediterraneo. Da alcuni mesi, i lavoratori e lavoratrici dei principali porti in Europa hanno fatto ciò che i loro governi e la UE non hanno voluto o avuto il coraggio […] L'articolo I portuali non lavoreranno per la guerra. Appuntamento a Genova da tutto il Mediterraneo su Contropiano.
MOBILITAZIONE AI PORTI DI LIVORNO E RAVENNA. I LAVORATORI: “NESSUN TRAFFICO DI ARMI DAI NOSTRI SCALI”
Carro armato al porto di Livorno, 15 settembre 2025 I porti italiani sono sempre più teatro dell’economia bellica che sta trasformando il tessuto produttivo e il settore logistico del nostro Paese. Al porto di Livorno, così come in altri scali marittimi italiani, passano armamenti e munizioni diretti nei vari teatri di guerra. A denunciarlo i portuali e lavoratori dello scalo toscano: ancora una volta è avvenuto l’imbarco di armi e veicoli su navi che caricano anche passeggeri civili. L’ultimo oggi, sulla Zeus Palace, dove a bordo è salito un carro armato. Contro la logistica delle armi e le responsabilità italiane nel genocidio in Palestina, lavoratori e lavoratrici dei porti sotto la giurisdizione dell’Autorità di sistema del mar Tirreno settentrionale (Livorno, Piombino, Elba, Capraia) hanno annunciato lo stato di agitazione per la Global Sumud Flotilla. Non solo: il 20 settembre Livorno torna in piazza contro l’economia di guerra e il genocidio del popolo palestinese. L’intervista a Simone dei GAP, Gruppo Autonomo Portuali di Livorno. Ascolta o scarica. Dal mar Tirreno, al mare Adriatico. A Ravenna domani, martedì 16 settembre, si svolgerà una protesta contro il passaggio di navi cariche di munizioni e armamenti. La manifestazione programmata per domani in Darsena, sotto la guida del Coordinamento Bds Ravenna (movimento per il Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni a Israele)  è fissata alle 17.30 nei pressi della stazione, per poi dirigersi in corteo verso la sede di Autorità Portuale. “Fuori Israele dal porto di Ravenna: no al traffico di armi, no al progetto Undersec”, recita lo slogan di indizione del corteo a Ravenna. A rafforzare la mobilitazione c’è anche la recente cancellazione del workshop di Undersec, cioè l’Underwater Security finanziato con sei milioni di euro tramite fondi del programma quadro dell’Ue “Horizon” e che doveva ospitare il ministero della Difesa israeliano, una società israeliana che si occupa di armamenti e l’Università di Tel Aviv. Il Coordinamento sottolinea come l’annullamento del workshop sia dovuto alle pressioni pubbliche e segnala che l’assemblea generale del progetto avrebbe discusso la proposta di espellere i partner israeliani, avanzata da un gruppo di accademici europei. L’intervista a Axel, operatore portuale e membro del CAP, Comitato Autonomo Portuale di Ravenna. Ascolta o scarica.
La penisola banchina. Intervista a Josè Nivoi
«Se anche solo per 20 minuti perdiamo il contatto con le nostre barche, le nostre compagne e i nostri compagni, noi blocchiamo l’Europa». Sono le parole dei camalli del Calp USB che risuonano potenti nella notte prima della partenza della Global Sumud Flotilla dal porto di Genova: gli aiuti umanitari […] L'articolo La penisola banchina. Intervista a Josè Nivoi su Contropiano.
Se Israele blocca la Sumud, noi blocchiamo l’Europa – di Effimera
I portuali di Genova hanno capito tutto. E noi dovremmo seguirli, senza pensarci due volte, cogliendo lo spirito del tempo. I centri sociali del Nord Est hanno boicottato la Mostra del Cinema di Venezia, chiedendo l’esclusione dal programma di due star sioniste conclamate: il Lido è stato preso d’assalto da più di diecimila attivisti. [...]
La «rotta balcanica» delle armi a Israele
Dai migranti in fuga dalle guerre alle armi ad Israele per farne altre Traffici di armi da Capodistria (Slovenia) a Israele, con scalo a Venezia e Ravenna: è la nuova ‘rotta balcanica’ delle armi per alimentare il massacro a Gaza denuncia il manifesto. La scoperta, l’inchiesta, dal giornale irlandese The […] L'articolo La «rotta balcanica» delle armi a Israele su Contropiano.
Noi non lavoriamo per la guerra!
1° settembre Giornata Internazionale di azione dei Sindacati per la Pace: noi non lavoriamo per la guerra Il 1° settembre è la Giornata Internazionale di azione dei sindacati per la Pace. Mai come in questo momento è necessario che in tutto il mondo i lavoratori e le lavoratrici facciano sentire […] L'articolo Noi non lavoriamo per la guerra! su Contropiano.
Il porto di Genova chiuso per le armi
Porto di Genova 11 agosto2025 …allora adesso che siamo a bocce ferme facciamo un po’ il punto su tutta la questione dei traffici di armi nel porto di Genova in questa calda estate… Questa vicenda non è iniziata ieri, e se si vuole raccontare bene si dovrebbe partire dai tanti […] L'articolo Il porto di Genova chiuso per le armi su Contropiano.
Presidio a Ponte Etiopia: i portuali denunciano un carico di armi e tentativi di censura
È in corso dalle prime ore di questa mattina, a Ponte Etiopia, il presidio organizzato da USB Porto di Genova contro il traffico di armi e la militarizzazione del porto. La mobilitazione è scattata a seguito di un episodio gravissimo avvenuto oggi a bordo della nave Barhi Yambu, attraccata al […] L'articolo Presidio a Ponte Etiopia: i portuali denunciano un carico di armi e tentativi di censura su Contropiano.