Buoni Poste Italiane destinati a Telethon? Opponiamoci alla vivisezioneApprendiamo dalla pubblicità tv e dal sito di Poste Italiane che per celebrare i
100 anni di storia dei Buoni Fruttiferi Postali, Poste Italiane lancia il “Buono
100”, al quale è legato un contributo di 10 milioni di euro alla Fondazione CDP
per la realizzazione di 3 “progetti socialmente rilevanti”.
Purtroppo, uno dei 3 progetti è di Telethon e quindi andrà a finanziare la
vivisezione. Scriviamo a Poste Italiane e a Fondazione CDP per chiedere di
finanziare un’altra associazione per la ricerca, che non usi animali.
È vero che chi acquista il “Buono 100” può esprimere una preferenza su quale dei
3 progetti finanziare, però dei 10 milioni di euro totali, 4,8 milioni di euro
saranno comunque suddivisi fra i 3 progetti (e anche la percentuale relativa ai
buoni acquistati senza preferenza sarà suddivisa fra i 3) [Fonte: Sito di Poste
Italiane].
Donando a Telethon, infatti, si finanzia attivamente la sperimentazione animale.
La stessa Fondazione ammette il finanziamento di procedure su animali vivi e
addirittura chiaramente la giustifica “«…passi avanti che hanno guarito o
alleviato le sofferenze di milioni di malati al mondo, non sarebbero stati
possibili senza una motivata, attenta e accurata sperimentazione sugli
animali».[1]
Ovviamente, Telethon non vuole informare il pubblico su quanta parte della loro
“ricerca” sia in realtà vivisezione, né quanta parte dei fondi raccolti vada a
finanziare questa sperimentazione su animali; in compenso si prodiga a chiarire
come sia contro il maltrattamento animale ma sia a sostegno della
sperimentazione su cavie: due affermazioni contraddittorie che non possono
coesistere.
Ancor più grave è che, nonostante il grande sostegno mediatico, pochi sono i
risultati reali delle ricerche Telethon. La biologa dell’Università di Genova,
Susanna Penco, in un’intervista a Pressenza Italia, aveva dichiarato: “I denari
raccolti sono un’infinità, un numero molto grande, ma i successi così pochi da
definire il bilancio deludente. In pratica, un enorme dispiego di mezzi
economici e risorse umane per avere in cambio pochissimo. Purtroppo fare leva
sulla speranza dei malati e delle loro famiglie è facile, ma è anche vero che
loro sentono una campana sola”. Sarebbe interessante che il direttore generale
di Telethon dichiarasse i numeri reali, affermando come più di 2.500 progetti,
più 405 milioni spesi, più di 459 malattie finanziate e più di 9.300
pubblicazioni, abbiano prodotto ben poco.
Ad oggi non sembra essere ammesso alcun dibattito sul tema della vivisezione,
partendo dall’assunto acritico secondo cui la sperimentazione animale è
imprescindibile quando tutti i dati della letteratura medica continuano a dire
il contrario da più di 20 anni.
E’ stata Fabrizia Pratesi de Ferrariis[2], all’epoca presidente di Equivita, che
in un articolo del 2014 ricordava che dagli atti dell’Accademia Nazionale delle
Scienze (PNAS) emergeva come uno studio, durato 10 anni, avesse dimostrato che
l’avere usato i topi per la ricerca su tre patologie molto diffuse – sepsi,
traumi e ustioni – abbia portato i ricercatori del tutto fuori strada facendo
produrre 150 farmaci inutili[3]. Secondo l’FDA, il 92% dei farmaci che superano
la sperimentazione animale non supera la sperimentazione umana[4]. Non solo, il
51% dei farmaci negli USA presentano gravi reazioni avverse non scoperte prima
dell’approvazione della commercializzazione proprio a causa del fatto che si
continua ad usare la sperimentazione animale, una pratica di dubbia
scientificità [5].
Usare le prove su animali, disponendo oggi di metodi di valutazione di gran
lunga più affidabili, significa sperperare immense risorse, causare sofferenze
inutili e un ritardo irrecuperabile nella ricerca.
Inoltre è interessante ricordare la poca trasparenza finanziaria di Telethon. A
ricordarlo, nel 2017, era stato Jacques Testard, direttore della ricerca presso
l’Istituto Nazionale Francese della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm):
“E’ scandaloso. Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di
funzionamento di tutto l’Inserm (Francia). La gente pensa di donare soldi per la
cura. Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro
denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni
scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni
dai geni deficienti, cambierebbero di parere”[6]. Un modo gentile per raccontare
come quella di Telethon sia un affare poco trasparente in cui il denaro è usato
per scopi commerciali e non per la ricerca.
È vergognoso, a tal proposito, che Fondazione Telethon tenga percorsi di
“educazione civica”[7] perché nulla è così incivile come la spettacolarizzazione
del dolore per attrarre donazioni e finanziamenti e coprire le operazioni di
lucro.
Per questi motivi invitiamo a scrivere a Poste Italiane e Fondazione CDP per
chiedere loro di selezionare per le donazioni alla ricerca scientifica solo
associazioni che non fanno sperimentazione animale, pratica come minimo
controversa sul piano scientifico oltre che inaccettabile da quello etico.
Per ragioni tecniche il messaggio-tipo automatico deve essere brevissimo, solo 5
righe, ma chiediamo a tutti a scrivere messaggi personalizzati più lunghi (SENZA
INSULTI, però!). In particolare, chi ha già acquistato buoni postali, e avrebbe
voluto acquistare anche questo, può scrivere per far capire che questa scelta di
Poste Italiane e della Fondazione CDPè discriminante e dannosa.
Per inviare mail:
* o cliccare si “Invia mail” al link presente
https://www.agireora.org/mail/protesta-telethon-poste-italiane.html
* o scrivere mail per iscritto avete come “Destinatari”
servizio.clienti@posteitaliane.it e info@fondazionecdp.it; come “Oggetto” No
buoni postali destinati a Telethon; e come testo il seguente:Buongiorno, mi
unisco alla protesta per le donazioni a Telethon per il ‘Buono 100’: Telethon
finanzia la sperimentazione animale, che causa sofferenza e non è mai stata
validata scientificamente. Le persone contrarie sono sempre di più e così
impedite loro di usufruire dei vostri buoni. Vi chiedo di scegliere
associazioni che non facciano test su animali.Distinti saluti, (nome e
cognome)
Grazie per la partecipazione! Invitiamo anche diffondere questa protesta,
segnalando il link alla pagina della protesta.
[1] https://investigations.peta.org/french-dog-laboratory-animal-testing/
[2] https://www.lav.it/news/ciao-fabrizia-pratesi-amica-lotte-antivivisezione
[3]
https://www.dolcevitaonline.it/il-falso-mito-della-vivisezione-utile-alla-scienza-2/
[4] Lester Crawford, FDA Commissioner, in The Scientist 6.8.04 “More compounds
failing Phase I” / US Food and Drug Administration (2004) Innovation or
Stagnation, Challenge and Opportunity on the Critical Path to New Medical
Products
[5] Moore T.J. e altri. Time to act on drug safety. JAMA, vol. 279: pp.
1571-1573, 1998
[6]
http://coscienzeinrete.net/benessere-olistico/item/2493-capo-ricercatore-francese-telethon-e-una-truffa
[7]
https://back.telethon.it/uploads/2024/09/Fondazione-Telethon-Percorsi-di-educazione-civica.pdf
Ulteriori informazioni
L’Imperatrice Nuda – libro denuncia sulla vivisezione
http://www.hansruesch.net/articoli/Imperatrice%20Nuda%20%281976%29.pdf
Su Telethon:
https://www.pressenza.com/it/2022/12/telethon-tra-business-filantropico-e-vivisezione/
https://www.pressenza.com/it/2020/12/soldi-a-telethon-no-grazie-ne-parliamo-con-susanna-penco/
https://www.blog-lavoroesalute.org/wp-content/uploads/2023/11/INSERTO-TELETHON-LeS-novembre-2023_last.pdf
Su Sperimentazione Animale:
https://www.pressenza.com/it/2021/01/progetto-light-up-i-macachi-ciechi-a-norma-di-legge-intervista-a-susanna-penco/
https://www.pressenza.com/it/2022/01/obiezione-di-coscienza-contro-vaccini-testati-su-animali/
Lorenzo Poli