Usamaru Furuya / Della morte, dell’amore
«Perché pensare alla morte dovrebbe considerarsi alla stregua di una malattia
mentale? Siamo venuti al mondo senza poter scegliere la vita… Che male c’è,
allora, a scegliere liberamente la morte come “salvezza”? […] In rappresentanza
di tutti gli adolescenti, noi… Faremo del nostro meglio per morire!»
È con queste parole, e la conseguente dichiarazione dei protagonisti – i giovani
studenti Noel Kusonoki e Tôyama Eishin – che si apre Shinjü. Una storia
d’amore, nuova opera di Usamaru Furuya, apparsa per i tipi di Coconino Press.
Furuya è un autore che si sposa perfettamente con il catalogo della maggiore
casa editrice italiana di fumetto d’autore mondiale, e torna a dimostrarlo in
questo nuovo manga provocatorio, dall’argomento indubbiamente controverso e
forte, eppure capace di far attraversare al lettore, così come ai suoi
protagonisti, momenti d’improvvisa tenerezza e persino di speranza.
La trama, di per sé, ci offre una vicenda adolescenziale dalle tinte
melodrammatiche: Noel e Eishin sono due studenti di diciassette anni con
situazioni familiari disastrate: la madre di Noel, di origine straniera, viene
molestata e violentata regolarmente dal patrigno, al punto da sviluppare una
totale apatia nei riguardi della vita; Eishin sogna invece, dietro parole di
disprezzo per la categoria, di diventare uno scrittore, e spia attraverso un
buco nel muro la propria madre costretta a prostituirsi per guadagnarsi da
vivere, dopo la scomparsa del padre del ragazzo.
Entrambi i protagonisti di questo manga vivono dunque in partenza un rapporto
complicato e malsano con il sesso – mostruoso, repellente e magnetico al tempo
stesso – che permea le loro vite. Dal loro incontro, dopo che Noel si emoziona a
leggere un racconto di Eishin, i due iniziano a sviluppare una relazione
sessuale prima morbosa e tossica, fatta di sfoghi e crescente perversione, che
lentamente, però, incomincerà ad assumere sempre di più le forme di una
relazione “normale”, e porterà entrambi a vedere diversamente il proprio
rapporto non solo con l’erotismo, ma anche con i propri sentimenti nei confronti
del mondo e degli altri.
Usamaru Furuya
Di certo il tema è molto forte e non per tutti, e il tratto di Furuya, esperto
nel disegno erotico, sottolinea con preciso realismo ogni attimo di sessualità
che permea l’opera, da quelli più “scabrosi” a quelli improntati a una maggiore
tenerezza. L’erotismo, soprattutto adolescenziale, è un argomento comune nella
sua produzione artistica, caratterizzata da uno sguardo disincantato e non
giudicante su rapporti sentimentali intensi tra adolescenti, con coetanei o con
persone più adulte, che attraversa generi come il racconto romantico, la fiaba,
o addirittura l’horror, con semplicità e grazia.
Altro motivo dell’opera è quello del suicidio. Nel graphic novel ci troviamo di
fronte a due diciassettenni cinici e stanchi, resi tali da un mondo che, dalla
loro prospettiva, sembra divertirsi a volerli morti. Noel, per fuggire dalla
propria realtà, si rifugia in scrittori come Osamu Dazai, Ryūnosuke Akutagawa,
Yukio Mishima, Yasunari Kawabata, di cui vuole leggere le “opere più
sconvolgenti”. Scrittori fondativi della letteratura giapponese, caratterizzati
tutti e quattro, non casualmente, dall’essersi tolti volontariamente la vita.
“Mi sento a mio agio solo quando sono circondato da cose non necessarie. Mi
ricordano che vivere non ha alcun significato”, dice Eishin a Noel, la quale
vede nella profonda disillusione del ragazzo nei confronti della vita l’anima
gemella che tanto stava cercando, con la quale potersi togliere la vita in un
“romantico” doppio sudicio.
Nonostante le premesse, i due protagonisti non resteranno perennemente bloccati
nel loro assoluto nichilismo. Nel corso della storia, attraverso il rapporto di
amore che svilupperanno, ma anche la capacità di saper guardare oltre la
convinzione che la vita non riservi niente di bello – e che, anzi, si nasca per
soffrire in un mondo che non potrà mai capirti – Noel ed Eishin saranno in
grado finalmente di aprirsi: non solo l’uno con l’altra, ma anche con se stessi,
trovando una nuova risposta al senso della propria esistenza.
Usumaru Furuya e Coconino Press consegnano ai lettori una storia di non facile
lettura per l’intensità e la crudezza dei temi rappresentati, ma non per questo
crudele. Più di tanti altri manga, anzi, questa storia ci consegna dei
protagonisti adolescenti portati a maturare stupendamente, nel corso delle loro
vicende. E con i quali si potrà scoprire insieme che l’amore è «camminare
insieme su un sentiero fangoso e oscuro, dove non si scorge nulla
all’orizzonte».
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