Crisi a Gaza, API: “Necessità di intervento immediato contro crisi umanitaria”
Introduzione.
L’attuale strategia adottata dalle forze di occupazione israeliane nella
Striscia di Gaza si basa su un inasprimento dell’assedio, il blocco sistematico
degli aiuti umanitari e il lancio di un’iniziativa pericolosa volta a escludere
le Nazioni Unite, in particolare l’UNRWA, dal coordinamento degli aiuti. Tale
piano mira ad affidare la gestione delle forniture a enti statunitensi e
israeliani, attraverso meccanismi controllati militarmente, costringendo i
rifugiati palestinesi a recarsi in punti di raccolta sotto supervisione diretta
dell’esercito israeliano.
Questa politica rappresenta una grave violazione del diritto internazionale
umanitario, configurandosi come una nuova forma di controllo coercitivo
inaccettabile per la popolazione civile.
Emergenza sanitaria e alimentare:
La popolazione di Gaza, in particolare i bambini, gli anziani e i malati
cronici, sta affrontando una crisi umanitaria estrema.
• Rischio immediato di morte per migliaia di bambini a causa della malnutrizione
e della mancanza di medicinali essenziali.
• Nessuna fornitura di vaccini per i più piccoli, esposti a malattie mortali.
• Gli ospedali operano in condizioni disperate, con carenze gravi di carburante,
forniture mediche e accesso a risorse di base come acqua potabile.
Collasso delle infrastrutture:
• Gravi carenze di carburante: ospedali, centrali elettriche e impianti idrici
non possono funzionare.
• Assenza totale di gas da cucina: la popolazione è costretta a bruciare
materiali pericolosi come plastica, vestiti e legna, aumentando i rischi
sanitari e la diffusione di malattie.
Richieste immediate:
1. Apertura urgente di tutti i valichi per l’ingresso di:
o Generi alimentari di prima necessità
o Farmaci salvavita e vaccini pediatrici
o Carburante per ospedali e centrali elettriche
o Gas da cucina e materiale sanitario
o Tende e rifugi per le famiglie sfollate
2. Divieto assoluto di interferenze militari e intimidazioni durante la
distribuzione degli aiuti.
3. Protezione immediata dei civili e garanzia che nessun cittadino palestinese
venga costretto a recarsi in punti di raccolta gestiti dall’esercito israeliano,
evitando il rischio di arresti arbitrari, ricatti e minacce alla vita stessa.
4. Condanna internazionale dell’uso di civili palestinesi come scudi umani, come
documentato da testimonianze e rapporti ufficiali, inclusi casi di costrizione
di civili a entrare in edifici e tunnel davanti alle truppe israeliane,
esponendoli a rischi letali.
Conclusione.
La popolazione di Gaza è allo stremo: le restrizioni imposte dalle autorità
israeliane configurano una politica di assedio sistematico e punizione
collettiva, in violazione delle Convenzioni di Ginevra.
È imperativo un intervento umanitario internazionale urgente, che garantisca:
• L’accesso immediato e sicuro agli aiuti
• La protezione dei civili
• L’interruzione delle politiche di assedio e occupazione.
Salvare vite è un obbligo morale e giuridico. Ogni giorno di ritardo costa altre
vite innocenti.
Associazione dei Palestinesi in Italia ( API)
Lorenzo Poli