Tag - Ministero della Salute Palestinese Gaza

Israele continua a usare la fame come arma di genocidio. API: “Ieri nuovo massacro a Gaza”
L’Osservatorio Euromediterraneo per i Diritti Umani ha attribuito alle autorità di occupazione israeliane la piena responsabilità per l’aggravarsi della catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza. Israele ha progettato e messo in atto una politica di fame sistematica per quasi 600 giorni di genocidio, chiudendo completamente i valichi per 88 giorni consecutivi, impedendo l’ingresso degli aiuti essenziali. Ora, spinge i civili verso scene di caos e umiliazione ai punti di distribuzione sotto il suo controllo, in un sistema che rappresenta l’uso deliberato degli aiuti come arma di sottomissione, umiliazione e distruzione, e dimostra il crollo totale di ogni possibilità di accesso al cibo. L’Osservatorio Euromediterraneo ha seguito attraverso il suo team sul campo i dettagli del meccanismo di distribuzione degli aiuti, supervisionato da una società americana creata da Israele, con il supporto di forze di sicurezza statunitensi private e soldati israeliani. Il sistema è caratterizzato da un’umiliazione totale e dall’assenza di standard umanitari minimi, a partire dal luogo di distribuzione fino al metodo stesso. Migliaia di civili affamati sono stati costretti a camminare per decine di chilometri verso un’area di sicurezza controllata dall’esercito israeliano, dove sono stati spinti in corridoi recintati sotto stretta sorveglianza, in gruppi, per ricevere pacchi alimentari limitati, senza alcun sistema equo o dignitoso di distribuzione. Nel frattempo oggi, 30 maggio 2025, è avvenuto l’ennesimo massacro a Gaza: 27 palestinesi uccisi nel campo di Bureij. Il bilancio delle vittime continua a salire, mentre la crisi umanitaria raggiunge livelli catastrofici. L’Associazione dei Palestinesi in Italia (API) in un comunicato stampa pubblicato oggi ha espresso profondo cordoglio e sdegno per l’ennesima strage compiuta il 29 maggio 2025 dalle forze di occupazione israeliane nella Striscia di Gaza, che aggrava una crisi umanitaria ormai fuori controllo. Secondo fonti ufficiali palestinesi, almeno 27 civili palestinesi sono stati uccisi e numerosi altri feriti in un bombardamento aereo che ha colpito un’abitazione della famiglia Al-Qarnawi nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Altri attacchi hanno causato ulteriori vittime in diverse aree della Striscia: • Un palestinese è stato ucciso nella zona di Qizan al-Najjar, a sud di Khan Yunis. • Un altro è stato assassinato nei pressi di un centro di distribuzione umanitaria lungo l’asse di Morag, a sud-ovest di Khan Yunis. • I soccorritori hanno recuperato i corpi di tre martiri da sotto le macerie di una casa precedentemente colpita nel quartiere di Shuja’iyya, a est di Gaza City. Secondo fonti mediche locali, il bilancio degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, dall’alba di giovedì, è salito ad almeno 37 martiri, con un numero ancora imprecisato di feriti. Il numero delle vittime è purtroppo in costante aumento: nuovi corpi senza vita e feriti continuano a giungere negli ospedali, ormai al collasso, privi di risorse, di personale e di forniture mediche. Afferma il comunicato: “L’API condanna fermamente questi crimini contro la popolazione civile e rivolge un appello urgente alla comunità internazionale, alle Nazioni Unite, alle organizzazioni umanitarie e ai governi di tutto il mondo affinché intervengano senza indugio per fermare il genocidio in corso, proteggere i civili e garantire un accesso umanitario sicuro e incondizionato alla Striscia di Gaza. Non si può più restare in silenzio di fronte a una tragedia di queste proporzioni. È urgente agire per salvare vite umane e difendere il diritto alla vita, alla dignità e alla libertà del popolo palestinese. Rapporto giornaliero delle vittime e dei feriti a Gaza”. Oggi, invece, 30 maggio 2025, il Ministero della Salute Palestinese di Gaza ha affermato che nelle ultime 24 ore, gli ospedali della Striscia di Gaza hanno ricevuto: • 67 martiri (di cui 5 recuperati da sotto le macerie) • 184 feriti (Le statistiche non includono gli ospedali del Governatorato Nord della Striscia di Gaza a causa delle difficoltà di accesso). Diversi corpi rimangono ancora intrappolati sotto le macerie e lungo le strade. Le squadre di soccorso e della protezione civile non riescono a raggiungerli a causa dei bombardamenti e della distruzione massiccia. Bilancio complessivo dall’inizio dell’aggressione israeliana (7 ottobre 2023): • 54.249 martiri • 123.492 feriti (Il conteggio dei martiri include 98 nuove vittime, i cui dati sono stati recentemente verificati e ufficialmente registrati dalla commissione giudiziaria.) Dal 18 marzo 2025 a oggi: • 3.986 martiri • 11.451 feriti Lorenzo Poli