Il 21 giugno una grande manifestazione a Roma contro il riarmo – anzi, forse due
Dal 24 al 26 giugno 2025 si terrà in Olanda il prossimo vertice NATO, che punta
sul rafforzamento bellico dell’Alleanza, mentre il 21 giugno, alla vigilia, si
terranno due contromanifestazioni, una a L’Aia, sede del vertice, l’altra in
solidarietà a Roma.
Anzi, nella capitale si rischia che ci siano due contromanifestazioni lo stesso
giorno alla stessa ora sullo stesso tema: NO alla corsa al riarmo – la solita
sinistra che si spacca, si direbbe. Anche se ora sembra che questa eventualità
si possa scongiurare.
Infatti, Potere al Popolo (PaP) ha annunciato una manifestazione No Riarmo a
Roma per il 21/6 in una assemblea pubblica del 13 aprile e ha dato subito il
preavviso in Questura. La formazione Stop Rearm Europe in Italia, invece, ha
annunciato il 5 maggio una propria manifestazione a Roma (che era già nell’aria
da tempo, tuttavia) e ha lanciato una sua pagina web in questi giorni.
Per scongiurare la sovrapposizione di due manifestazioni, all’assemblea PaP,
aperta al pubblico, tenutasi sabato scorso (24/5) a Roma al Cinema Aquila, molti
partecipanti hanno chiesto al partito di rinunciare alla propria iniziativa e di
unire le forze in campo. (Il video dell’assemblea appare sulla pagina Facebook
di Potere al Popolo).
Michela Arricale (Giuristi Democratici e PaP) ha esortato la sala stracolma a
“fare uno sforzo [per ottenere] un tavolo di confronto sui nodi principali…
puntiamo su una piazza, ma ognuno con le proprie rivendicazioni. Dividiamo il
palco, ma non dividiamo le piazze.”
Anche esponenti di altre formazioni della sinistra hanno perorato la causa
dell’unità. Walter Tucci del PCI ha chiesto di “trovare due o tre punti di
convergenza che consentano una mobilitazione unitaria.” Franco Russo di
Rifondazione Comunista ha poi aggiunto che “La nostra piattaforma non verrà
capito dal popolo se noi andiamo da soli in un corteo separato”. Ugo Mattei, di
Generazioni Future, ha ricordato alla platea che nella guerra di liberazione, i
partigiani comunisti hanno lottato insieme a forze politiche anche molto diverse
da loro.
Alla fine, Giorgio Cremaschi, capofila dello schieramento più intransigente, ha
riconosciuto che sarebbe “meglio se ci fosse una sola manifestazione… ma,” ha
aggiunto, “a patto che siamo tutti d’accordo per dire:
1. No ad ogni genocidio e sì alla rottura delle relazioni con Israele;
2. No ad ogni riarmo, sia nazionale, sia della NATO, sia dell’UE;
3. No alle politiche economiche liberiste.”
Il rappresentante di ARCI (che fa parte della campagna Stop Rearm Europe) ha poi
teso un ramoscello d’ulivo prospettando l’eventualità di un solo corteo con due
piattaforme diverse.
Ci sarà un’intesa tra le due formazioni anche per determinare chi sarà sul
palco? Lo sapremo nei prossimi giorni; già PaP parla, in un editoriale su
Contropiano , di andare “nelle prossime settimane a verificare le varie
possibilità.”
Intanto il Coordinamento Nazionale No Nato ha diramato sul suo sito un appello a
Potere al Popolo e ai promotori della campagna Stop Rearm Europe, che viene
riportato di seguito:
21 giugno a Roma: serve un corteo unitario!
La spirale della Terza Guerra Mondiale può e deve essere fermata solo attraverso
una decisa e continua lotta contro la partecipazione del nostro Paese ai
conflitti in corso, contro il sostegno allo Stato sionista d’Israele, deciso più
che mai a continuare lo sterminio del popolo palestinese, contro le politiche di
riarmo dell’UE e della NATO.
Negli scorsi mesi c’è stata un’ampia e sana reazione popolare e di forze
politiche, sociali, sindacali alle politiche guerrafondaie che il governo Meloni
promuove al soldo degli USA e dei vertici UE. Una reazione che ha vissuto nelle
centinaia di iniziative di base diffuse nel Paese in ogni città e provincia,
nelle mobilitazioni di piazza e presidi, nella giornata del 5 aprile a Roma
promossa dal M5S, che ha visto una partecipazione popolare ampia e variegata, il
12 aprile a Milano in solidarietà con il popolo palestinese, che ha visto 50.000
persone in piazza, il 25 aprile in cui in molte città si è animata e sviluppata
la contestazione ai tentativi di delegittimare il 25 aprile legittimando lo
sterminio a Gaza e l’invio di armi in Ucraina.
Il prossimo 21 giugno a Roma sono state convocate due mobilitazioni nazionali:
una, convocata da Potere al Popolo e altri organismi che hanno lanciato questa
data a seguito dell’assemblea del 13 aprile scorso a Roma; l’altra, convocata
dai promotori della campagna “Stop rearm Europe” che risponde ad un appello di
numerosi organismi europei ed è stata lanciata pubblicamente in una riunione
internazionale, partecipata da oltre 90 organismi, lo scorso 5 maggio.
I firmatari di questo appello ritengono che due piazze per il prossimo 21 giugno
a Roma siano inevitabilmente disgreganti e dispersive per l’ampio e diffuso
fermento popolare che cerca un riferimento e momenti di lotta unitari per
scendere in piazza contro la guerra: per questo una frammentazione sarebbe
inaccettabile. Per questo motivo l’appello esplicito ai promotori delle due
mobilitazioni è quello di dialogare e convergere per confluire in una piazza
unica, che raccolga e valorizzi il malcontento e la volontà di protesta e
riscossa di larga parte della popolazione del nostro Paese.
Una piazza unica, plurale, in cui ogni organismo possa portare i propri
contenuti, bandiere, simboli e slogan al fine di rilanciare ulteriormente la
lotta per fermare la Terza Guerra Mondiale in tutte le forme in cui si
manifesta!
Per una mobilitazione popolare, unitaria e di riscossa!
Chiediamo a ogni organismo e singolo che intende sottoscrivere tale appello di
farlo circolare e comunicare la propria adesione scrivendo a
coordinamentonazionalenonato@proton.me
Firmatari:
Coordinamento Nazionale No Nato
Brigate Verdi
Generazioni Future
Resistenza Radicale – azione nonviolenta
Tavolo Uniti contro la guerra – Napoli
Patrizia Morciano – Lecce
AsSUR – Associazione Scuola Università e Ricerca
Roberto Villani – Direzione nazionale PRC, Comitato Politico Nazionale PRC
Coordinamento della Marcia della Pace Tivoli Guidonia
Coordinamento per la Pace Milano
Peacelink
Rete No War
Collettivo Millepiani Arezzo
ANVUI
Elena Coccia, Avvocatessa, Napoli
La Fucina per la Nonviolenza – Firenze
Francesca Anna Perri, medico emergentista (Sanitari per Gaza Nazionale)
Aldo Infantino , Angelo Giacomazzi, Antonella Pedrini, Giuseppe Lobascio, Maria
Guido (Sanitari per Gaza Veneto)
Matteo Rosellini, RSA USB Worsp di Pisa
Marco Lenzoni RSU/RLS coordinamento regionale USB-Sanità Toscana
Roberta Leoni, insegnante
Fulvio Grimaldi, giornalista
Sandra Paganini
Sinistra Libertaria
Movimento Login
Rete Mobilitazione Globale Pace
Giuseppe Felici
Rosario Marra
Patrick Boylan