Trasporto aereo: una minaccia crescente per clima, ambiente e salute pubblica
ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente Italia pubblica oggi un aggiornamento
del suo Position Paper dal titolo “Trasporto aereo: impatto su clima, ambiente e
salute. Le ragioni scientifiche ed etiche per ridurre e rendere razionale questo
tipo di mobilità”, curato dalla dottoressa Antonella Litta (referente nazionale
ISDE sull’inquinamento aereo) e dall’ingegnera Giuseppina Ranalli.
Il documento, aggiornato ad aprile 2025, evidenzia con rigore scientifico e
ampio supporto bibliografico il pesantissimo impatto del traffico aereo in
termini di inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, con
conseguenze dirette e indirette sulla salute umana, sulla biodiversità e sul
cambiamento climatico.
Se le emissioni del traffico aereo fossero contabilizzate come quelle di una
nazione, risulterebbero tra le prime dieci fonti emissive globali. Il Position
Paper segnala che nel solo 2023 gli aeroporti UE hanno prodotto 133 milioni di
tonnellate di CO₂, mentre il traffico aereo privato è cresciuto del 46% tra il
2019 e il 2023, contribuendo in maniera sproporzionata alle emissioni
climalteranti.
Tra i punti critici affrontati nel documento:
* L’aumento esponenziale del trasporto aereo a livello globale e i suoi effetti
devastanti su clima, salute e territorio;
* La mancanza di politiche incisive per la regolamentazione delle emissioni,
anche nelle sedi internazionali come le Conferenze delle Parti dell’UNFCCC;
* I danni documentati sulla salute, in particolare nei residenti in prossimità
degli aeroporti: incremento di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e
tumori;
* Il rumore aeroportuale come fonte di stress cronico, disturbi del sonno,
danni allo sviluppo neurocognitivo nei bambini;
* Le emissioni di particolato ultrafine e di ossidi di azoto, responsabili di
effetti gravi e persistenti sul sistema respiratorio e cardiovascolare.
Il Position Paper propone interventi urgenti e non più rinviabili, tra cui:
* Riduzione e razionalizzazione dei voli, in particolare dei voli brevi
sostituibili da treni ad alta velocità
* Inclusione della riduzione dei voli nei piani di risanamento della qualità
dell’aria delle Regioni
* Moratoria sull’ampliamento degli scali aeroportuali e revisione dei piani
urbanistici in prossimità
* degli aeroporti
* Misurazione trasparente delle emissioni e monitoraggi ambientali e sanitari
sistematici
* Tassazione ambientale del trasporto aereo e disincentivazione fiscale
dell’aviazione privata
* Campagne di sensibilizzazione sui danni alla salute causati dal trasporto
aereo
Secondo ISDE, il diritto alla mobilità deve essere subordinato al diritto alla
salute e a un ambiente sano, come sancito dalla Costituzione italiana e dai
trattati europei. “È giunto il momento di cambiare rotta – afferma la dottoressa
Antonella Litta. “La scienza è chiara: il trasporto aereo va regolato, ridotto e
ripensato. La salute delle persone e del pianeta non può più attendere.”
Redazione Italia