Dimensione globale e transnazionale nella didattica della storiaUniversalis Cosmographia, mappa di Waldseemüller del 1507. Fonte Wikipedia
DIMENSIONE GLOBALE E TRANSNAZIONALE NELLA DIDATTICA DELLA STORIA
VENERDÌ 28 MARZO 2025 ORE 8.30 – 18.30
DISCI – DIPARTIMENTO DI STORIA, CULTURE, CIVILTÀ
PIAZZA SAN GIOVANNI IN MONTE 2, BOLOGNA
(IN PRESENZA)
LINK PER ISCRIVERSI: HTTPS://FORMS.GLE/WIJLX4WEJPMUQJHE7
SCARICA LA LOCANDINA E IL MODULO PER RICHIEDERE IL PERMESSO
CONVEGNO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
MEMORYLAB – DIPARTIMENTO DI STORIA CULTURE CIVILTÀ
PROGETTO DI ECCELLENZA MUR “I TERRITORI DELLA MEMORIA”
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Convegno Nazionale di Formazione
Ricordiamo che il personale ispettivo, dirigente, docente e ATA ha diritto
all’ESONERO DAL SERVIZIO con diritto alla sostituzione in base all’art.36 del
CCNL2019/2021 (che sostituisce gli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009). Il CESP
è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola (D.
M. 25/07/06 prot.869, Circolare. MIUR PROT. 406 DEL 21/02/06, Direttiva
170/2016-MIUR)
—> Fai richiesta alla segreteria del tuo istituto del permesso per formazione
oppure utilizza il modulo in allegato alla locandina
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L’attività di formazione si pone in continuità con il convegno sull’uso pubblico
e politico della storia organizzato dal Cesp Bologna lo scorso 12 aprile presso
l’istituto Belluzzi-Fioravanti. Rispetto a quella
prima esperienza, pensata per proporre al personale scolastico una riflessione
sulle fondamentali
questioni della memoria e dell’uso pubblico della storia nel dibattito culturale
e politico dell’intera Europa,
l’intenzione è quella di puntare maggiormente l’attenzione sulla pratica
didattica e di offrire uno spazio più ampio all’interazione tra i presenti e
alla partecipazione attiva. Pertanto, dopo una parte introduttiva
costituita di alcune relazioni che forniranno la cornice generale per le
attività che si andranno a sviluppare, il resto del corso sarà dedicato ad
attività laboratoriali i cui lavori verranno condivisi in una sessione plenaria
conclusiva.
PROGRAMMA:
8.30 Iscrizioni e registrazioni
Saluti istituzionale del Direttore del Dipartimento di Storia Culture e Civiltà
Roberto Balzani
Introducono e coordinano Edoardo Recchi (CESP Bologna) e Vittorio Caporrella,
Università di Bologna
* Politiche e didattica della storia nell’Europa orientale. Antonella Salomoni,
Università di Bologna
* La storia globale oltre lo sguardo europeo. Connessioni transnazionali e
spazi imperiali. Paolo Capuzzo, Università di Bologna
* Cancel culture: minaccia per le discipline storico-umanistiche o panico
morale costruito? Emilio Zucchetti, Royal Holloway, University of London
h. 11.15 – 11.30 Pausa caffè
11.30-13.30 Laboratori e gruppi di lavoro (prima sessione)
Pausa pranzo
15.00-17-00 Laboratori e gruppi di lavoro (seconda sessione)
17.00-18.30 Restituzione e condivisione dei lavori in plenaria
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I laboratori avranno una durata di due ore e saranno ripetuti nel pomeriggio;
ogni iscrittə al convegno quindi potrà partecipare a due di essi, uno nella
prima sessione e uno nella seconda.
Ulteriori indicazioni saranno fornite nei prossimi giorni sul sito.
Titoli dei laboratori
1. Programmazione e dimensione globale dei fenomeni storici, coordinano Rosario
La Terra Bellina e Jacopo Frey
2. Il 1980 a Bologna tra storia e memoria: persone, luoghi, fonti, coordina
Valentina Millozzi
3. Manuali di storia dal mondo: come si studia la storia negli altri paesi,
coordinano Vittorio Caporrella, Silvia Di Fresco e Francesco Di Sirio
4. Didattica della storia tra primaria e secondaria di primo grado: l’uso delle
fonti, coordinano Gianluca Gabrielli e Edoardo Recchi
5. Storia e odonomastica, coordinano Chiara Buonfiglioli, Olga Massari e Silvia
Casali
6. Come affrontare a scuola il XX secolo coordinano Monica Rook, Andrea Burzi e
David Mugnai del Gruppo di lavoro “Insegnare900” dell’ISRT
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Convegno storia 28 marzo 2025Download
ABSTRACT
Antonella Salomoni
Politiche e didattica della storia nell’Europa orientale
L’intervento si propone di esaminare alcuni degli aspetti più controversi del
dibattito sulle riforme nell’insegnamento della storia nei paesi dell’Europa
orientale, segnate da una progressiva tendenza alla standardizzazione e
semplificazione dei libri di testo, nonché dallo sviluppo di programmi di
“educazione patriottica”, implementati a livello statale con il supporto di
associazioni civili, partiti politici e grandi imprese. A partire dal caso della
Polonia e dell’Ungheria, ci si soffermerà sull’introduzione di nuove materie
obbligatorie quali “Storia e presente” e sulle critiche rivolte da associazioni
d’insegnanti o di genitori alla crescente presenza nei manuali di storia di
contenuti relativi al “decadimento dell’istituzione della famiglia”,
all’“ideologia di genere”, ai “pericoli derivanti dalla fecondazione in vitro”,
alla “corruzione morale pubblica”, ecc. Ci s’interrogherà inoltre, nel caso
dell’Ucraina, sull’ambivalenza tra una “storia etnica” (o nazionale) e una
“storia europea”.
Paolo Capuzzo
La storia globale oltre lo sguardo europeo. Connessioni transnazionali e spazi
imperiali.
Negli ultimi anni, la storia globale della contemporaneità è andata oltre la
riconsiderazione critica della storia europea. Si sono aperti nuovi spazi di
ricerca che ricollocano gli studi d’area in una dimensione globale, dando vita a
un mosaico di prospettive che si intrecciano e si intersecano, producendo una
globalità multidimensionale. Parallelamente, l’attenzione si è spostata su
attori transnazionali, transimperiali e internazionalisti, il cui ruolo è
essenziale per comprendere a pieno le connessioni tra i vettori della
trasformazione storica che hanno configurato il nostro mondo globale.
L’intervento esplorerà queste due traiettorie emergenti, interrogandosi sulle
loro implicazioni metodologiche e sulle loro prospettive.
Emilio Zucchetti
Cancel culture: minaccia per le discipline storico-umanistiche o panico morale
costruito?
Il discorso egemonico sulla “cancel culture” (CC), legato alla messa in
discussione del canone letterario e al dibattito sulla decolonizzazione delle
discipline scientifiche, ha assunto in Italia posizione tendenzialmente di
chiusura e reazionarie. Il significato distorto riattivato dal concetto di
“cancellazione” nel dibattito italiano non ha nulla a che vedere con l’emergenza
della CC negli Stati Uniti come deplatforming di celebritá definite
“problematiche” nella seconda metá degli anni Dieci, ma immagina la
“cancellazione” come un’effettiva eliminazione e censura. Mentre il dibattito
sulla CC si fa piú conflittuale anche all’interno dei movimenti radicali, in
questa sessione proviamo a osservare come il discorso è inquadrato e costruito a
livello mediatico e accademico, attraverso casi di studio su razzismo e studi
classici. La tesi proposta vede il concetto di CC come utilizzato in maniera
impropria per resistere a processi di riforma e decolonizzazione delle
discipline antichistiche in ambito accademico. Attraverso una costruzione
discorsiva che comprende “politicamente corretto”, “ideologia gender” e
“wokismo”, il panico morale sulla CC contribuisce alla costruzione di
un’egemonia che tenga insieme un “popolo” eterogeneo dal punto di vista di
classe in difesa del modo di produzione capitalista.
Titoli, abstract e indicazioni dei laboratori
1 – Programmazione e dimensione globale dei fenomeni storici
coordinano Rosario La Terra Bellina e Jacopo Frey
L’ora di storia è uno degli spazi in cui a scuola emergono con più facilità
delle questioni che rimandano all’attualità e alle grandi questioni del
presente. Ma l’insegnamento di storia che viene messo in campo nelle nostre
scuole è in grado di affrontare le domande che arrivano dalla contemporaneità?
La consuetudine scolastica ci porta a concentrarci sulla storia dell’Italia e
dell’Europa, lasciando spesso poco spazio all’approfondimento di storie di altri
paesi e alla complessità dei fenomeni globali, nonostante possano essere di
grande utilità per studenti e studentesse che devono confrontarsi con uno spazio
globale. Come combinare l’esigenza di sviluppare uno sguardo su una dimensione
globale senza stravolgere le nostre programmazioni?
Partendo dalle programmazioni del triennio della scuola secondaria di secondo
grado, quindi da quello che normalmente viene fatto in classe, il laboratorio
proverà a capire come, pur mantenendo una prospettiva eurocentrica, inserire
fenomeni globali e transnazionali.
Per lo svolgimento del laboratorio è necessario che le/ i partecipanti portino
in formato cartaceo o digitale, una propria programmazione relativa al triennio
della scuola superiore. (Si lavorerà sulla programmazione di storia al triennio
delle superiori)
2 – Il 1980 a Bologna tra storia e memoria: persone, luoghi, fonti
coordina Valentina Millozzi
Il laboratorio parte dall’esperienza di un progetto interdisciplinare di
educazione civica, storia e diritto realizzato in una quinta superiore, con
l’obiettivo di raccontare un anno emblematico, il 1980, che ha segnato la storia
e la coscienza di una città e dell’intero paese. Gli spunti di riflessione,
emersi sul piano didattico, saranno oggetto di discussione nel laboratorio: come
lavorare in classe sull’intreccio tra eventi collettivi e memorie individuali
nella ricostruzione storica? Quali fonti utilizzare, come analizzarle e porle in
relazione tra loro? Che ruolo hanno, in questa prospettiva, i luoghi della
memoria? Come raccontare un contesto specifico (a livello storico-politico,
sociale, culturale, economico) in chiave interdisciplinare?
3 – Manuali di storia dal mondo: come si studia la storia negli altri paesi
coordinano Vittorio Caporrella, Silvia Di Fresco e Francesco Di Sirio
Come si studia storia nel resto del mondo? Dopo una breve introduzione, i
partecipanti, saranno chiamati a confrontare fra loro – dal punto di vista
didattico, metodologico, contenutistico e storiografico – i manuali di scuola
superiore (triennio) provenienti da diversi paesi del mondo, concentrandosi
sull’analisi di un capitolo specifico: l’età dell’imperialismo. Confronteremo i
manuali di Cina, India, Italia, UK, Francia, Spagna, Etiopia, Est Africa, USA e
Messico. E’ necessaria solo una conoscenza di base e passiva delle lingue (a
scelta tra francese, inglese, spagnolo; i manuali in cinese e russo saranno
tradotti). L’analisi del manuale scelto o assegnato sarà effettuata in coppie.
Alla fine dell’analisi ci sarà un confronto e un dibattito per comparare tra
loro le diverse realtà nazionali e capire quali differenze intercorrono tra i
vari modi di narrare e insegnare la storia.
Numero max di partecipanti: 32 (16 mattina + 16 pomeriggio). I partecipanti
riceveranno in anticipo la scansione del manuale assegnato.
4 – Didattica della storia tra primaria e secondaria di primo grado: l’uso delle
fonti
coordinano Gianluca Gabrielli e Edoardo Recchi
Come cambia lo studio della storia tra la primaria e la secondaria di primo
grado? È possibile individuare un terreno di lavoro comune e condiviso tra i due
ordini di scuola? Domande ricorrenti da ormai quasi trent’anni, a partire cioè
dalla realizzazione degli istituti comprensivi e dalla verticalizzazione dei
programmi. Il lavoro sulle fonti, base della produzione storiografica,
costituisce uno dei principali elementi di continuità e ha enormi potenzialità
dal punto di vista didattico, ma spesso viene proposto con modalità affrettate,
quasi che ogni momento ad esso dedicato tolga spazio e tempo agli argomenti,
ritenuti più importanti, della storia generale. Questo laboratorio mira a
condividere riflessioni sul tema e a offrire spunti e per la costruzione di
attività finalizzate a sollecitare lo spirito indagatore e l’azione
interpretativa di allieve/i, superando gli schemi della classificazione
preventiva e della proposizione di documenti a sostegno di narrazioni già
esposte che spesso caratterizzano i manuali.
5 – Storia e odonomastica
coordinano Chiara Buonfiglioli, Olga Massari e Silvia Casali
Quali storie ci raccontano i nomi delle vie e delle piazze su cui ogni giorno
posiamo lo sguardo? Lo studio dell’odonomastica può rappresentare uno strumento
efficace per far riflettere gli studenti e le studentesse sulle trasformazioni
politiche, sociali e culturali di una città. A questo proposito, l’odonomastica
di Bologna offre due esempi significativi: il rione Cirenaica, in cui gli
odonimi coloniali sono stati sostituiti, nell’immediato dopoguerra, con
intitolazioni a partigiani caduti per la Liberazione, e l’ex villaggio della
rivoluzione fascista in cui, con la stessa modalità, sono stati sostituiti gli
odonimi che celebravano il regime. Il laboratorio intende condividere
un’esperienza didattica: un trekking urbano realizzato nel rione Cirenaica.
L’attività ha offerto, da una parte, l’occasione di approfondire e
problematizzare il colonialismo italiano nelle sue diverse fasi, dall’altra la
possibilità di anticipare lo studio della Resistenza come movimento
internazionalista e attraverso una prospettiva di genere. Il laboratorio
proporrà la progettazione di attività analoghe, volte a far riflettere le classi
sulle stratificazioni della storia nel tessuto urbano e sulle trasformazioni
della memoria collettiva.
6 – Come affrontare a scuola il XX secolo
coordinano Monica Rook, Andrea Burzi e David Mugnai del Gruppo di lavoro
“Insegnare900” dell’ISRT
Il laboratorio intende presentare e condividere il percorso di un gruppo di
lavoro sorto spontaneamente tra insegnanti che frequentano l’Istituto Storico
della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana. Il gruppo si è riunito
periodicamente negli ultimi quattro anni per confrontarsi sull’insegnamento
della storia del Novecento a scuola; dopo aver condiviso esperienze, idee,
materiali e pratiche, si è concentrato sulla stesura di un’ipotesi di
programmazione in grado di rivedere l’intera articolazione del lavoro in classe,
partendo dalla consapevolezza che non si può fare “tutto” ma al contempo non si
possono saltare essenziali nuclei tematici.
MATERIALI
Storia e odonomastica (Buonfiglioli, Massari, Casali)
* https://memo.anpi.it/monumenti/provincia/144/bologna/ MEMO è un progetto
dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ed è stato inaugurato il 6
giugno 2024, per gli ottanta anni dalla fondazione dell’ANPI. Mappa i
monumenti legati alla Resistenza di Bologna e provincia.
* https://opendata.comune.bologna.it/explore/dataset/percorsi-di-memoria/custom/
PerCorsi di Memoria, progetto del Comune di Bologna per cui è possibile
costruire sulla mappa percorsi tematici. Sono già segnati luoghi di rilievo
sui seguenti temi: “Antifascismo Seconda Guerra e Resistenza”, “Terrorismo
Mafie e Vittime del Potere”, “Prima Guerra Mondiale”, “Risorgimento”.
* https://resistenzamappe.it/ Resistenza mAPPe: portale nato per ricordare e
celebrare, nel 70° anniversario della Liberazione, i luoghi e gli eventi
della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, pensato ed elaborato dagli
Istituti Storici dell’Emilia-Romagna in Rete. Raccoglie itinerari
turistico-culturali all’interno dei centri urbani dei capoluoghi di provincia
della regione.
* https://www.straginazifasciste.it/ (Bologna:
https://www.straginazifasciste.it/?page_id=776) Atlante delle stragi naziste
e fasciste realizzato nel 2009 con la collaborazione del governo italiano e
tedesco. Contiene banca dati e dei materiali di corredo (documentari,
iconografici, video) correlati agli episodi censiti, ospitati all’interno del
sito web.
* https://www.toponomasticafemminile.com/sito/index.php/bologna-bo
* Sito che mappa tutte le strade, le vie, le piazze intitolate a donne,
suddividendole per criteri di classificazione. Utile per una visione di
insieme.
* https://sitmappe.comune.bologna.it/ToponimiFemminili/ L’applicazione
cartografica “TOPONIMI FEMMINILI” rappresenta i luoghi della città di Bologna
che sono intitolati alle donne, siano essi strade, piazze, percorsi pedonali
o aree verdi. Contiene tutte le descrizioni dei vari personaggi femminili che
danno il nome ai toponimi cittadini, comprensive di foto, biografie,
classificazione e dati toponomastici (in ordine alfabetico per cognome).
* https://centrodoc-vag61.info/praticare-la-memoria-passeggiata-femminista/
Praticare la memoria femminista, percorsi e contenuti condivisi durante la
passeggiata organizzata questo domenica 9 marzo con il Centro di
Documentazione Lorusso-Giuliani e Nodi-Piani.
* https://www.internazionale.it/opinione/wu-ming-2/2021/02/15/mappa-colonialismo-italiano
e mappa
https://umap.openstreetmap.fr/it/map/viva-zerai_519378#6/41.837/16.260
censimento di nomi, lapidi, targhe, monumenti, edifici dedicati al
colonialismo ancora presenti sul territorio italiano.
* https://www.novecento.org/uso-pubblico-della-storia/la-questione-toponomastica-in-italia-storia-e-prospettive-al-femminile-7681/
Articolo di Camilla Zucchi per una prospettiva “al femminile” della questione
toponomastica in Italia.
* https://www.novecento.org/pensare-la-didattica/luoghi-della-memoria-e-odonomastica-fascista-esperimenti-di-outdoor-education-7890/
Articolo di Antonio Spinelli su un percorso su memoria e odonomastica
fascista.