Cina, Il Ministro degli Esteri Wang Yi su conflitto a Gaza
Noto che tantissime persone si sono abituate a condividere e diffondere sui
social testi non verificati. Lo fanno persino intellettuali, docenti
universitari, dirigenti politici. I falsi vengono persino pubblicati su siti e
giornali. Per esempio da 48 ore circola una lunga dichiarazione del ministro
degli esteri cinese Wang Yi su Gaza che chiunque abbia un minimo di conoscenza
del linguaggio diplomatico cinese si accorgerebbe essere falsa. Infatti non c’è
alcuna traccia nei siti ufficiali cinesi.
Io appena l’ho ricevuta ho chiesto lumi alla compagna sinologa Herta Manenti che
ha confermato i miei sospetti. Prima di pubblicare o diffondere bisognerebbe
sempre verificare le fonti (almeno nel caso specifico il link a un sito
ufficiale). Comunque la posizione ufficiale della Cina esposta da Wang Yi
disponibile sul sito del Ministero degli affari esteri cinesi è di gran lunga
assai più degna di quella dei governi occidentali che meriterebbero di essere
mandati a processo in una nuova Norimberga: Wang Yi sulla posizione della Cina
sul conflitto di Gaza.
Il 18 febbraio 2025 (ora locale), il membro dell’Ufficio politico del Comitato
centrale del PCC e ministro degli Esteri Wang Yi ha risposto alle domande dei
media sul posto, dopo aver presieduto la riunione di alto livello del Consiglio
di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU) sul tema “Praticare il multilateralismo,
riformare e migliorare la governance globale”. Alla domanda sul punto di vista
della Cina sul rinvio della seconda fase dei negoziati sulla questione di Gaza,
Wang Yi ha affermato che, sebbene l’attenzione di tutte le parti sia attualmente
concentrata sulla questione ucraina, è importante riconoscere che il mondo sta
affrontando ben più della sola crisi ucraina. Anche altri punti caldi, tra cui
il conflitto di Gaza, richiedono l’attenzione della comunità internazionale e
non dovrebbero essere marginalizzati. Dietro il conflitto di Gaza si cela
l’irrisolta questione palestinese. Sono trascorsi più di 70 anni da quando le
Nazioni Unite hanno adottato la risoluzione per la creazione di due Stati,
Palestina e Israele, ma la soluzione dei due Stati è stata attuata solo
parzialmente.
Lo Stato di Israele è stato istituito molto tempo fa, ma il popolo palestinese
non ha ancora un proprio Paese. Molti sono sfollati, diventando rifugiati. La
questione palestinese rimane al centro della questione mediorientale. Senza
l’attuazione della soluzione dei due Stati, la logica di ripagare il torto con
il torto non cesserà, e il ciclo di violenza per violenza non si concluderà. La
pace e la stabilità in Medio Oriente non saranno garantite, e la pace e la
sicurezza di tutti i Paesi saranno minacciate.
Pertanto, in questa sede delle Nazioni Unite, la Cina invita tutte le parti ad
accelerare l’avanzamento della soluzione dei due Stati e a sostenere la
creazione di uno Stato di Palestina indipendente basato sui confini del 1967. Le
fazioni palestinesi dovrebbero attuare concretamente la Dichiarazione di Pechino
e raggiungere unità e autosufficienza. Tutte le parti in Medio Oriente
dovrebbero superare le proprie divergenze e sostenere la sovranità della
Palestina. Le Nazioni Unite dovrebbero agire per ammettere la Palestina come
membro a pieno titolo. Gaza è la patria palestinese e fa parte del territorio
palestinese e non dovrebbe essere vittima della politica internazionale. Le
parti interessate dovrebbero continuare ad attuare l’accordo di cessate il fuoco
e adottare un atteggiamento costruttivo per promuovere i negoziati successivi.
La governance post-conflitto di Gaza dovrebbe aderire al principio “Palestinesi
che governano la Palestina” e allinearsi alla soluzione dei due Stati per
raggiungere, in ultima analisi, una coesistenza pacifica tra Palestina e
Israele, nonché una pace e una stabilità a lungo termine in Medio Oriente. Wang
Yi espone la posizione della Cina sulla questione palestinese(30 maggio 2024):Il
30 maggio 2024, Wang Yi, membro dell’Ufficio politico del Comitato centrale del
PCC e ministro degli Esteri, ha co-presieduto la decima riunione ministeriale
del Forum di cooperazione sino-arabo con il presidente algerino e ministro degli
Esteri mauritano Marzouq e il segretario generale della Lega araba Geit.
Wang Yi ha sottolineato nel suo discorso che la questione palestinese è il
fulcro della questione mediorientale. Indipendentemente da come cambierà la
situazione internazionale, la Cina continuerà a sostenere fermamente il
ripristino dei legittimi diritti nazionali del popolo palestinese e la rapida
istituzione di uno Stato palestinese indipendente con piena sovranità, basato
sui confini del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale. La Cina sostiene
fermamente la richiesta della Palestina di diventare membro ufficiale delle
Nazioni Unite ed è disposta a dare un contributo maggiore per promuovere la
riconciliazione interna in Palestina.
Wang Yi ha sottolineato che l’attuale situazione nella Striscia di Gaza è
insostenibile, che un cessate il fuoco immediato e incondizionato è il consenso
internazionale, che il miglioramento della situazione umanitaria è la massima
priorità e che le vite di civili innocenti non dovrebbero più essere
danneggiate. La Cina continuerà a sostenere fermamente i paesi arabi, a
sostenere la giustizia e a promuovere una soluzione rapida, globale, giusta e
duratura alla questione palestinese.
(dal sito del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare
Cinese https://www.fmprc.gov.cn/ )
Maurizio Acerbo