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PALESTINA: CORRISPONDENZA DA GAZA CON SAMI ABU OMAR. APPELLO E RACCOLTA FONDI: “AIUTATECI A USCIRE DALL’INFERNO”
“Dichiaro il mio desiderio di lasciare Gaza, io e la mia famiglia. La mia casa, il mio uliveto e tutti i miei beni sono stati distrutti. Non posso vivere sotto la guerra di sterminio. Siamo stati affamati e siamo sull’orlo della morte a causa dei continui bombardamenti. Aiutateci a uscire dall’inferno”. E’ l’appello lanciato pochi giorni fa da Sami Abu Omar, cooperante di tante realtà solidali italiane nella Striscia di Gaza, in particolare del Centro “Vik – Vittorio Arrigoni” e nostro collaboratore ormai da una ventina d’anni. Le stragi continue e mirate di reporter palestinesi da parte di Israele – una strategia genocidiaria precisa e non casuale, che coinvolge anche operatori umanitari, sanitari e di Protezione civile – rendono le voci come quelle di Sami Abu Omar preziosissime, visto il divieto – un unicum – imposto fino dall’ottobre 2023 dalla cosiddetta “unica democrazia del Medio Oriente” all’ingresso di reporter internazionali, indipendenti e non “embedded”. Per contribuire alla raccolta fondi di Sami Abu Omar si può cliccare qui.   Su Radio Onda d’Urto la corrispondenza dalla Striscia di Gaza di martedì 12 agosto con Sami Abu Omar, cooperante di tante realtà solidali italiane, in particolare del Centro “Vik – Vittorio Arrigoni” e di ACS, oltre che nostro collaboratore. Ascolta o scarica
GAZA: UN’ALTRA GIORNATA DI BOMBARDAMENTI CONTINUI, SENZA ALCUN AIUTO. LA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DALLA STRISCIA
“La fame si trova dappertutto. Mancano pannolini, manca il latte, manca il cibo, manca la farina, manca tutto”. È drammatica la testimonianza che ha mandato Sami Abu Omar, cooperante di diversi progetti italiani, da Khan Younis, Striscia di Gaza, questa mattina.  “Stiamo soffrendo la mancanza di cibo, la sicurezza alimentare non esiste più a Gaza”. Gli sfollati non hanno nulla, “il flusso non è organizzato, ognuno si arrangia come può. Ci sono dei campi provvisori dove chi trova un pezzo di terra, ci mette la sua tenda. Manca l’acqua, mancano i servizi igienici.” Tutto questo accade “in un’altra mattinata di bombardamenti continui”. Ascolta la corrispondenza di Sami Abu Omar, da Khan Younis, Striscia di Gaza.