Makovec.it: I Simpson e la militarizzazione
PUBBLICHIAMO SU GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTORE UNA RIFLESSIONE ESTREMAMENTE
INTERESSANTE PUBBLICATA SU MAKOVEC.IT, ADERENTE ALL’OSSERVATORIO CONTRO LA
MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ, IL 25 MAGGIO 2025 SULLA
SUBDOLA MILITARIZZAZIONE DELLE COSCIENZE DEI PIÙ GIOVANI.
Per tornare sul concetto di militarizzazione come dispositivo di potere e di
controllo dell’opinione pubblica
(confronta https://osservatorionomilscuola.com/), ci piace rimandare ad una
puntata dei Simpson intitolata Party Posse: musica e follia [per le altre
riflessioni sulla militarizzazione di Makovec clicca Esercito e spazio pubblico,
il caso Bari, Esercito e militarizzazione dello spazio pubblico, Il concetto di
militarizzazione, oltre l’esercito, NdR].
Siamo nella Stagione 12 episodio 14 e Bart entra a far parte di una giovane boy
band che, in maniera inaspettata, diventa famosa fra gli adolescenti. Ad un
certo punto della loro nascente carriera si presenta un manager discografico che
nota il talento e vuole aiutare i quattro ragazzi a diventare famosi, offrendo
loro tutto il necessario.
La giovane boy band si esibisce e inizia anche ad andare in televisione col nome
di Party Posse. Una loro canzone raggiunge la celebrità diventando un vero e
proprio tormentone dal titolo Yvan eht nioj. I quattro ragazzi sono su quattro
rispettivi jet militari e parlano di guerra come di amore, fino a sganciare la
bomba e lì dove esplodono ecco comparire tre ragazze arabo-indiane che ripetono
costantemente “Yvan eht nioj”.
La frase diviene un tormentone che riempie la testa anche se non vuol dire
assolutamente nulla, però è orecchiabile. Il video, però, non convince Lisa che
intravede la figura dello zio Sam, che compare in un’istante nel video. Prova ad
ascoltare la canzone al contrario ed ecco che il ritornello suona “Join the
navy”, “Arruolati in Marina”. Affacciandosi alla finestra, Lisa vede Otto, il
giovane fricchettone, che si sta arruolando in marina, per un impulso a lui
sconosciuto.
L’episodio, allora, si manifesta come una denuncia sull’arruolamento nelle forze
armate non attraverso la leva obbligatoria, ma attraverso un sistema di
persuasione, di convincimento, di privilegi, di celebrità che viene offerto
dalla propaganda bellicista.
Attraverso questo episodio di un cartone animato ormai storico come I Simpson,
possiamo comprendere come la militarizzazione non riguardi solo l’esercito, le
forze armate, la leva obbligatoria, ma tutto un complesso sistema di propaganda
e di controllo che passa dall’educazione alla sicurezza, dall’influenza
sull’opinione pubblica alla descrizione dell’eroismo militare. Un dispositivo
che attraversa anche le nostre città nella misura in cui la sicurezza va di pari
passo con la militarizzazione, con il presidio di forze armate, con la delega
alle forze armate di tutta una dimensione di cittadinanza attiva, di
sorveglianza e di impegno da parte di tutti.
Dinanzi al vuoto delle idee, dinanzi al vuoto del pensiero critico e della
fatica del pensare come dell’essere liberi, ecco che il dispositivo della
militarizzazione ci rende la vita più facile, meno problematica, meno
responsabile, meno partecipe, meno comunitaria, meno politica. Più obbediente e
solitaria.
Fonte: www.makovec.it