“La scuola va alla guerra” e “Comprendere i conflitti. Educare alla pace”: due pubblicazioni presentate a Cagliari
Si è svolto il 29 maggio 2025 a Cagliari l’incontro pubblico per la
presentazione dei libri di Antonio Mazzeo, La scuola va alla guerra, ed. il
Manifesto libri e Comprendere i conflitti educare alla pace, Atti del I convegno
nazionale, a cura dell’Osservatorio contro la militarizzazione della scuole e
delle università, ed. Aracne.
L’iniziativa era promossa dal CESP (Centro studi Scuola Pubblica) di Cagliari e
dall’Osservatorio contro la militarizzazione della scuole e delle università, in
collaborazione con Mesa Noa Food Coop, emporio autogestito di prodotti locali e
del commercio equo e solidale, presso cui abbiamo sistemato la location
dell’evento.
Sono intervenuti gli autori Antonio Mazzeo e Michele Lucivero, con Andrea
Degiorgi e Mariella Setzu del Cesp, a fronte di un uditorio folto e decisamente
interessato che ha svolto varie considerazioni e posto quesiti.
Il saggio “La scuola va alla guerra” che ha come sottotitolo “Inchiesta sulla
militarizzazione dell’istruzione in Italia” svolge un ampio excursus sui casi in
cui figure militari intervengono nelle scuole per trattare un ampio arco di
problematiche (bullismo, violenza di genere, tossico-dipendenze, educazione
stradale, educazione alla cittadinanza, sport ecc.). I contatti con i militari
tornano immancabilmente in quasi ogni rassegna dedicata all’orientamento, dove
non mancano mai i diversi stand dei corpi d’arma del ministero della Difesa e
dell’Interno, e nelle visite a strutture militari effettuate a titolo di PCTO
(acronimo che ha sostituito la dicitura alternanza scuola-lavoro), dove gli
studenti svolgono attività di manutenzione, assistenza tecnica su vari tipi di
ordigni e sono incoraggiati a formarsi una cultura sulle armi, e in ogni caso a
percepire come “normale” un ambiente militarizzato, cioè dedicato alla guerra,
termine edulcorato in quello di “difesa”. Le motivazioni di una tale logica
militarista difficilmente conciliabile con lo spirito della Costituzione, calano
dall’alto di scelte politiche verticistiche, e il saggio, presentato dal suo
autore Antonio Mazzeo, ne dà ragguaglio rendendosi con ciò un prezioso strumento
di informazione.
Il libro Comprendere i conflitti educare alla pace, Atti del I convegno
nazionale, è una raccolta di interventi svolti nel convegno del 5 maggio 2024 a
Roma promosso dall’Osservatorio contro la militarizzazione della scuole e delle
università, e da varie prospettive esamina aspetti che hanno a che fare con le
guerre: la distinzione tra casus belli e cause effettive di una guerra
(Kersevan), il militarismo culturale diffuso (Barnao), la fatale attrattiva che
la guerra sembra esercitare (Marchetti), la militarizzazione come svilimento del
dialogo e della riflessione, fondamentali pratiche dell’azione pedagogica
(Ricchiuti), e altri aspetti messi in luce nei suoi interventi dal prof. Michele
Lucivero che ha curato la raccolta e scritto l’introduzione.
In questo nuovo contesto internazionale, appare urgente demistificare le nuove
giustificazioni della corsa al riarmo, delle politiche belliciste, per
riaffermare l’educazione alla pace. E’ ciò che è emerso dai vari interventi,
commenti e apporti inediti dei partecipanti che si sono succeduti dopo le
stimolanti relazioni degli autori. Appare importante attuare un passaparola su
queste problematiche, in modo da approfondire le conoscenze ed espandere l’area
della sensibilità.
La serata è finita con un ottimo buffet di cibi biologici offerto da Mesa Noa e
dal CESP, riaffermando anche con questo gesto conviviale quanto dobbiamo ad una
terra libera da inquinanti, laddove la guerra è un formidabile agente di
distruzione e di persistente inquinamento.
Osservatorio contro la militarizzazione della scuole e delle università, Cesp
Cagliari