Tag - ACCORDI

MILANO: “LA CITTÀ PUBBLICA CONTRO LA CITTÀ COMPLICE”, CAMPAGNA CONTRO LE COMPLICITÀ DEL COMUNE CON ISRAELE
Oggi, lunedì 17 novembre 2025, in un presidio con conferenza stampa che si è svolto all’esterno di Palazzo Marino (in Piazza della Scala, ribattezzata “Piazza Gaza”) durante il Consiglio comunale della giunta Sala, è stata presentata la campagna “La città pubblica contro la città complice”. La campagna, animata da diverse realtà di base del capoluogo lombardo (tra queste il centro sociale Cantiere, Global Movement to Gaza Lombardia, Usb, Osa, Cambiare rotta e altre), intende mettere pressione sul Comune di Milano per spingerlo a interrompere le proprie complicità con l’entità sionista israeliana, l’occupazione coloniale della Palestina e il genocidio a Gaza. “La vergognosa decisione del Consiglio comunale di Milano di mantenere il gemellaggio con Tel Aviv – spiegano, infatti, i promotori della campagna – è sostenuta da una fitta rete di relazioni e accordi che legano la nostra città agli interessi intrecciati di sionisti, speculatori e grandi gruppi finanziari“. Il primo atto della campagna, dunque, è stata la redazione del dossier “Not in MI name”, nel quale vengono messi nero su bianco accordi tra le aziende multiservizi, partecipate o di proprietà del Comune di Milano, aziende ed enti governativi israeliani. Su Radio Onda d’Urto abbiamo presentato la campagna con Elena, del centro sociale Cantiere. Ascolta o scarica.
MEMORANDUM ITALIA-ISRAELE SOTTO ACCUSA: UNA DECINA DI GIURISTI PRESENTANO UNA DIFFIDA FORMALE AL GOVERNO DI ROMA
  Una decina di giuristi italiani ha lanciato un appello deciso: “bloccare il rinnovo dell’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele”. Il documento non è solo una presa di posizione simbolica, ma un atto legale formale, una diffida indirizzata al Governo italiano affinché cessi ogni collaborazione che possa configurarsi come complicità nelle gravi violazioni del diritto internazionale in corso nei territori palestinesi”. L’accordo in questione è il Memorandum firmato nel 2005 e rinnovato automaticamente ogni 5 anni; la prossima scadenza è quella dell’8 giugno. Dietro un’apparente questione formale e burocratica, si cela una cooperazione militare segreta che – secondo i giuristi – rischia di trasformare l’Italia in complice delle gravi violazioni commesse nei territori occupati. La diffida – siglata da Michele Carducci, Veronica Dini, Domenico Gallo, Ugo Giannangeli, Fausto Giannelli, Fabio Marcelli, Ugo Mattei, Luigi Piccione, Luca Saltalamacchia e Gianluca Vitale, rappresentanti dallo studio legale Piccione di Bari – si basa in particolare su due elementi: le violazioni costanti, perduranti e ripetute dei diritti umani perpetrate da Israele a Gaza è il mancato diritto all’informazione per i cittadini italiani. Ne abbiamo parlato su Radio Onda d’Urto con l’avvocato Fausto Gianelli, tra i promotori dell’iniziativa. Ascolta o scarica