Wally Pain / 30 anni e sentirne tutto il peso
Ci azzardiamo ad affermare che il traguardo dei 30 anni è di notevole rilevanza
affettiva quasi per chiunque, e quando arriva si organizzano grandi feste,
viaggi, insomma si ricrea una situazione perché resti indelebile nella memoria.
Bene, 30 anni non parla di questo. Sì, c’è il titolo che fa riferimento all’età
ma qui l’autrice Luana Francesca Belsito in arte Wally Pain (Cosenza, classe
1992) racconta ben altro.
Sotto la superficie di un numero c’è un mondo che viene riletto e criticato con
pungente eleganza. Tre percorsi tutti al femminile che corrono alternandosi su
binari temporali differenti per poi intersecarsi a un capolinea chiamato oggi.
Negli anni ’60 incontriamo Giuditta, madre casalinga di due bambini, una
passione per la lirica e il sogno nel cassetto di calcare i palchi dell’opera.
Saltiamo sul binario degli anni ’90 per conoscere Anna che si destreggia tra il
successo professionale e la scoperta di un figlio desiderato in arrivo. Torniamo
al presente con Ginevra, anche lei trentenne, la sua vita sentimentale ha
subìto un brusco stop e quella professionale è ancora in fase allestimento.
Tre storie, tre vite che denunciano una società insensibile nei confronti delle
donne costrette a subire pressioni sul lavoro e in famiglia, a fare scelte tanto
difficili quanto coraggiose, a rinunciare ai propri sogni e desideri per
prendersi cura degli altri e ancora lasciare un posto sicuro per lanciarsi a
capofitto in un’avventura senza rete. L’orgoglio e la determinazione di Anna,
Giuditta e Ginevra sono il fulcro del graphic novel che le vede protagoniste
silenziose del mondo di ieri e oggi, ma va anche sottolineata l’incredibile
forza che contraddistingue le donne in questa lettura toccante e attualissima.
Wally Pain racconta se stessa sul suo account Instagram, attraverso le sue
tavole in gouache, acquerello e pennarelli. Ha un seguito di oltre 17000
followers e un canale seguitissimo in cui condivide lavori inediti. Dopo
l’esordio di Corpi, sempre pubblicato da Feltrinelli nel 2023, con cui si
distingue per la schiettezza quasi brutale, Wally torna in libreria per
evidenziare quanta strada ancora ci sia da fare nella lotta per il
riconoscimento dei diritti delle donne e per la parità di genere. Nonostante gli
anni passino la donna fatica a ottenere soddisfazioni personali e professionali,
comprensione e sostegno, a essere “vista” dalla società. Una nuova vita può
essere un ostacolo alla carriera per Giuditta e motivo di rottura in famiglia,
Anna invece non riesce a dialogare con la madre e i colleghi maschi la sfruttano
accumulando pratiche sulla sua scrivania. Giuditta vive un fallimento nel fare
marcia indietro tornando a vivere dai suoi dopo una delusione amorosa.
Con dialoghi precisi e puntuali, privi di fronzoli, l’autrice arriva al cuore
della questione con un tratto netto, sensibile e riconoscibile. L’epilogo
potrebbe essere una pillola troppo amara da ingoiare perché la verità fa male e
spesso preferiamo non vederla. Ecco perché la lettura di questo graphic novel,
che tratta questioni sociali fondamentali, è consigliata a tutte le età e per
tutte le generazioni.
Luana Francesca Belsito è un’appassionata di filosofia, in particolare di Emil
Cioran e di Kierkegaard, un’amante dell’opera lirica e una cinefila. A dissipare
ogni dubbio – se mai ce ne fossero – sulla maturità e la profondità poliedrica
di questa giovane illustratrice e fumettista, ci pensa lei stessa spiegando che
la scelta del nome d’arte deriva da un connubio fra classico e moderno. “Wally”
è infatti un omaggio all’opera del compositore Alfredo Catalani mentre Pain è un
personaggio tratto dai manga di Naruto.
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