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Die in a Montecitorio contro il riarmo europeo
Si è tenuto ieri, martedì 24 giugno, dal Pantheon a Piazza di Montecitorio, un breve corteo, organizzato dalla coalizione europea Stop Ream Europe conclusosi con un impressionante Die-in. I circa duecento partecipanti si sono infatti stesi per terra nella Piazza antistante la Camera dei Deputati mentre veniva trasmessa la registrazione di un bombardamento a Gaza dell’aviazione Israeliana. Il numero relativamente esiguo di persone era dovuto al fatto che gli organizzatori si erano dovuti impegnare, per poter avere accesso alla piazza, da anni chiusa ad ogni protesta a seguito, o meglio, con la scusa di un tentativo di assalto ai tempi del COVID. Bene lo sa padre Alex Zanotelli a cui l’accesso alla piazza, da anni ormai, viene vietato al simbolico presidio mensile di Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti. Ci si augura che da oggi in poi la piazza antistante il “tempio della democrazia” venga riaperta alle contestazioni pacifiche, che sono il sale di una democrazia, sempre più svuotata di sostanza e con una classe dirigente chiusa nei Palazzi del Potere e isolata dal popolo che in misura nettamente maggioritaria, ma con una partecipazione ancora inadeguata e passiva, si esprime contro la guerra. Foto di Mauro Zanella: Redazione Roma
Sit in a Montecitorio per la Palestina
Ieri, 21 Maggio, un centinaio di persone insieme ai deputati di avs e Pd e alla storica militante per la Palestina Luisa Morgantini e alle associazioni che hanno promosso la delegazione verso Gaza come Assopace Arci, associazione delle ONG italiane, si sono ritrovati davanti a palazzo di Montecitorio in occasione della mozione presentata dalle opposizioni che chiedeva un impegno da parte del Governo italiano a un immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, la fine dell’occupazione illegale in Cisgiordania e il riconoscimento dello stato di Palestina. Ovviamente la mozione è stata respinta dalla maggioranza che poco dopo ha appreso dalle agenzie di stampa che l’Id f(tsahal cioè l’esercito criminale di Israele) aveva appena sparato su una delegazione internazionale che visitava i territori occupati, in cui era presenta anche un vice ambasciatore italiano. Chissà quanti diplomatici dovrebbero essere colpiti dalle pallottole dell’esercito israelian, prima che i governi riescano a dire una parola di condanna, visto che di giornalisti, donne e neonati palestinesi non importa a nessuno. Durante il sit Vauro Senesi ha lanciato verso il palazzo dei finti corpi di bambini avvolti nei bianchi sudari che abbiamo imparato a conoscere durante questo massacro e inoltre ha preso la parola una esponente di March ti Gaza ricordando ai media e ai politici che il 12 giugno partirà una Marcia verso il Sinai e poi a Rafah composta da migliaia di attiviste e attivisti internazionali per chiedere un immediato cessate il fuoco mettendo i propri corpi in gioco per fermare il massacro. Manfredo Pavoni Gay Redazione Roma