ELEZIONI COMUNALI, DOMENICA E LUNEDÌ, PER 117 COMUNI. TRA LE PRINCIPALI CITTÀ GENOVA, TARANTO E RAVENNA. I COMMENTI
Domenica e lunedì, 25 e 26 maggio, in 117 Comuni si vota per l’elezione di
sindaco o sindaca e per il rinnovo dei consigli comunali.
Tra le principali città al voto, ci sono Genova, Taranto e Ravenna.
A Ravenna sono sette i candidati sindaci per succedere a Michele de Pascale,
eletto alla presidenza della Regione Emila-Romagna: Alessandro Barattoni (Pd,
Ama Ravenna, Movimento 5 Stelle, Progetto Ravenna, Partito Repubblicano Italiano
e Alleanza Verdi e Sinistra); Miserocchi di Ravenna al Centro; Nicola Grandi
(Fratelli d’Italia, Forza Italia, Viva Ravenna); Giovanni Morgese (Democrazia
Cristiana); Marisa Iannucci (Ravenna in Comune, Rifondazione comunista, Potere
al Popolo, Pci); Veronica Verlicchi (La Pigna); Alvaro Ancisi (Lega-Ancisi
sindaco Lista Per Ravenna-Popolo della Famiglia e Ambiente e Animali).
* Quali sono le questioni aperte a Ravenna in vista del voto, in un territorio
conteso dal colosso energetico Eni e da Snam per l’estrazione delle risorse?
Un commento, dal basso, dei comitati che animano la lotta contro il “Ravenna
CCS” con Pippo Tadolini, del Coordinamento Ravennate Per Il Clima Fuori dal
Fossile. Ascolta o scarica.
Anche Taranto è atteso il voto per il rinnovo di sindaco e amministrazione. Qui
la commissione Antimafia ha segnalato 5 candidati consiglieri “impresentabili” a
vario titolo: chi è stato condannato per corruzione, chi è accusato di turbativa
o traffico di influenze. A correre per la fascia tricolore sono Bitetti
(Pd-Avs), mentre il M5S propone l’unica donna, Angolano. Andando a destra invece
FdI-FI puntano sullo storico boss regionale di Confagricoltura, Lazzaro; sempre
di area centrodestra (Udc e dintorni) è Tacente. Ci sono poi due outsider, il
civico Di Bello e Mario Cito (sovranista di destra).
* Taranto è al centro anche di una nuova ondata di crisi occupazionale e
aziendale dell’ex Ilva. Il commento ai microfoni di Radio Onda d’Urto di
Simona, del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Ascolta o
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E’ al voto, questa domenica e lunedì, anche Genova, dopo che a ottobre 2024
l’allora primo cittadino Marco Bucci è stato eletto presidente di Regione
Liguria, a seguito del terremoto politico che ha portato l’ex presidente di
Regione Toti agli arresti domiciliari. Sono sette i candidati in corsa, anche se
risulta de facto una gara a due: per la coalizione di centrodestra c’è il
vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, per quella di centrosinistra
Silvia Salis, vice del presidente nazionale del Coni, con un campo “larghissimo”
composto da Avs al Pd, dai M5s ai renziani e ad Azione.
* Da Genova Domenico “Megu” Chionetti, del consiglio nazionale del Cnca.
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