Presentato all’Europarlamento il Rapporto di ricerca “Diplomazia di pace”
Si è tenuta a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, la presentazione del
Rapporto di ricerca “Diplomazia di pace. La minaccia della guerra russo-ucraina
e la prospettiva della pace”, promosso dalla eurodeputata Cristina Guarda del
gruppo Green/EFA. Il Rapporto è stato redatto dall’Istituto di Ricerche
Internazionali Archivio Disarmo, che ha selezionato le 25 migliori proposte
presentate nel mondo nei tre anni di guerra succeduti all’invasione russa
dell’Ucraina. Il Rapporto è stato inviato ai ministeri degli Esteri dei 27.
Il documento propone una Road Map dettagliata per una soluzione negoziata del
conflitto, articolata in quattro fasi e fondata sulla riduzione dell’uso della
forza e il rilancio del disarmo come strumento di cooperazione internazionale.
La prima tappa prevede un cessate il fuoco immediato, ratificato dal Consiglio
di Sicurezza dell’ONU e monitorato da una missione di peacekeeping
internazionale, eventualmente con il coinvolgimento anche dei Paesi BRICS
(Brasile e Cina si erano dichiarati disponibili).
Nella seconda tappa, con la partecipazione degli Stati Uniti e dell’Unione
Europea, Russia e Ucraina inizieranno a esaminare le questioni umanitarie,
economiche, ambientali e della sicurezza nucleare civile, per poi affrontare lo
status dei territori contesi e le garanzie per la sicurezza e la sovranità
dell’Ucraina.
La terza tappa mira a costruire una nuova architettura di sicurezza europea,
fondata sulla cooperazione multilaterale, nel solco dello spirito di Helsinki e
attraverso una riforma profonda dell’OSCE.
La quarta e ultima fase riguarda la ricostruzione post-bellica, non soltanto
materiale ma anche sociale e culturale, con programmi di reintegrazione dei
combattenti e coinvolgimento attivo della società civile nella prospettiva
“people-to people”.
Cristina Guarda, Eurodeputata dei Verdi Europei-AVS e promotrice del Rapporto,
sottolinea: “Presentando questo studio in Parlamento europeo vogliamo dare voce
a chi ragiona su come costruire una pace giusta e duratura, e non su quante
bombe deve produrre l’industria militare europea. Se la guerra diventa uno
slogan, l’Europa è al capolinea: fermiamoci, prima che sia troppo tardi. Per
evitare l’escalation è urgente investire in soluzioni diplomatiche e politiche,
come la road map per la pace in Ucraina proposta da Archivio Disarmo.”
Benedetta Scuderi, Eurodeputata dei Verdi Europei dichiara “Contributi
importanti come quello presentato oggi permettono di toccare con mano
l’alternativa alla prospettiva bellicista. La via per noi non è la corsa agli
armamenti, ma lo sforzo costante verso soluzioni di negoziazione e di
risoluzione dei conflitti. Diplomazia, corpi di pace e nuovi alleati, non
escalation delle guerre. In questo, il ruolo di un’Europa unita è fondamentale.
Spinelli diceva: ‘Un’Europa unita è il miglior modo per garantire libertà e
pace’. In Ucraina, come in Medio Oriente e negli altri luoghi dove si combattono
drammatici conflitti, si deve arrivare ad eque e reali condizioni per una pace
stabile”.
Laëtitia Sédou, di European Network Against Arms Trade-ENAAT afferma “La
capacità dell’UE di svolgere un ruolo di mediazione nei conflitti non deve
essere compromessa dalla militarizzazione. Le politiche dell’UE per la
prevenzione e la risoluzione pacifica dei conflitti rischiano di venire
marginalizzate e le già minime risorse finanziarie ad esse destinate stanno
subendo ulteriori tagli”.
Marco Tarquinio, Eurodeputato del gruppo Socialisti & Democratici afferma: “Il
ritorno alla politica di guerra la pretesa di legittimarla e accompagnarla con
grandi processi di riarmo rappresentano una sfida mortale per i popoli coinvolti
e per la convivenza globale basata sul primato dell’azione politico-diplomatica
e delle relazioni culturali ed economiche tra società diverse. Lo studio di
Archivio Disarmo dimostra l’esistenza di percorsi solidi e praticabili verso la
pace. È questione di volontà politica”.
Pasquale Tridico, Eurodeputato della Sinistra dichiara “Ripartiamo dal modello
della Conferenza di Helsinki del 1975, il cui cinquantenario cade proprio
quest’anno. Il Movimento 5 Stelle ha organizzato una grande manifestazione a
Roma contro il piano RearmEU e intende andare avanti in questa battaglia. È
sbagliato dare per scontata la pace, le politiche di disarmo diventino la
bussola di tutti i leader mondiali”.
Nell’esposizione della Road Map, Fabrizio Battistelli Presidente di Archivio
Disarmo ha osservato: “Gli sconvolgimenti degli ultimi tempi, a cominciare dai
conflitti in Ucraina e a Gaza, chiedono alla classe politica europea un grande
sforzo: sollevarsi dalle polemiche interne per concentrarsi sulle soluzioni
politiche. È ormai chiaro a tutti che dalla guerra in Ucraina si può uscire
unicamente perseguendo la via diplomatica. ln tre anni di dibattito
internazionale le proposte non mancano, il Rapporto “Diplomazia di pace” ne ha
censite 25. Le soluzioni ci sono, servono soltanto l’intelligenza, il realismo e
la volontà politica per trovare una mediazione che funzioni”.
Seguita da un nutrito gruppo di europarlamentari nella sede di Bruxelles, la
presentazione del Rapporto ha dato vita a un dibattito molto partecipato e
costituisce un contributo alla ricerca di soluzioni coerenti con la sua
vocazione di “spazio di libertà, giustizia e sicurezza” che sono i primi
requisiti per la pace.
Archivio Disarmo