Tag - levante

LEVANTE: IL GIAPPONE AI TEMPI DEL NEOGOVERNO NAZIONALISTA DELLA PREMIER SANAE TAKAICHI
Puntata di novembre 2025, su Radio Onda d’Urto, di Levante, approfondimento mensile dedicato all’Asia Orientale. La puntata di venerdì 21 novembre all’interno del ciclo “La Cassetta degli Attrezzi” (ore 18.45, in replica lunedì 24 novembre, ore 6.30)  è dedicata al Giappone, dove da poche settimane c’è un nuovo governo, quello guidato da Sanae Takaichi, esponente dell’ala più conservatrice, nazionalista e bellicista (quella del fu premier Shinzo Abe) del PLD, il Partito liberal-democratico nipponico. A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino, parlando di un possibile intervento militare nipponico in caso di attacco cinese a Taiwan. La Repubblica Popolare Cinese ha reagito annunciando il blocco delle importazioni ittiche dal Giappone ed emettendo un avviso di rischio per i turisti cinesi (prima nazionalità di questo settore) in procinto di viaggiare verso il Giappone, con la cancellazione di circa mezzo milione di prenotazioni. Per parlarne, in collegamento su Radio Onda d’Urto, Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di Levante, ricercatore alla Scuola Normale Superiore e docente a contratto di riforme economiche della Cina contemporanea all’università Orientale di Napoli e Felice Farina, già nostro ospite nell’aprile 2025, oggi docente di Lingua giapponese e Cultura e civiltà giapponese all’Università di Bari, autore di numerosi lavori sul Giappone, tra i quali segnaliamo “La via della soia. Una storia politica, economica e diplomatica del Giappone contemporaneo” del 2023, per Cierre Edizioni Nella conservazione di “Levante” – novembre 2025 su Radio Onda d’Urto; un quadro generale delle elezioni, con la vittoria di Takaichi e gli equilibri della nuova (e fragile) maggioranza, generalmente più spostata a destra rispetto al recente passato; il meeting di Takaichi con Trump e poi con Xi Jinping a margine del recente vertice Apec in Corea del Sud e l’asserita volontà della neopremier di accelerare ulteriormente sul fronte del riarmo, all’interno di una tendenza in realtà ormai più che decennale a Tokyo e dintorni. La puntata di novembre 2025 di “Levante” su Radio Onda d’Urto dedicata al Giappone, con Dario Di Conzo e Felice Farina, dedicata al Giappone. Ascolta o scarica
VERTICE XI JINPING – TRUMP: DUE ORE DI FACCIA A FACCIA IN COREA DEL SUD TRA DAZI, TERRE RARE E LE SPINE INTERNAZIONALI
Nelle prime ore della notte (italiana) di giovedì 30 ottobre, faccia a faccia al vertice Apec (il forum di Cooperazione economica Asia-Pacifico) di Busan, Corea del Sud, tra i presidenti di Usa e Repubblica Popolare Cinese, Trump e Xi Jinping. Era il primo meeting a due e in persona degli ultimi 6 anni. Due ore di confronto, terminato con sorrisi, strette di mano ma senza dichiarazioni congiunte. “Con Xi Jinping- ha detto il tycoon – abbiamo raggiunto un accordo sulle terre rare, valido per tutto il mondo”, con Pechino che continuerà a mantenere il flusso di esportazioni: l’intesa, annuale, sarà rinegoziata ogni anno. Pechino si impegna poi ad acquistare fin da subito la soia Usa. In cambio, i dazi Usa sui prodotti cinesi saranno ridotti al 47%, rispetto al 57%, mentre quelli sul fentanyl andranno dal 20% al 10%”, in cambio dell’impegno cinese a collaborare per fermare il traffico della sostanza, la cui diffusione è diventata una vera e propria piaga sociale negli States. Così Trump, mentre Xi Jinping sceglie una strada più prudente: “Usa e Cina devono essere partner e amici, anche se non sempre vedono le cose allo stesso modo. Nonostante le differenze, dovremmo mantenere la giusta rotta e garantire la navigazione costante della gigantesca nave delle relazioni Cina-Usa. Questo è ciò che la storia ci ha insegnato e ciò di cui la realtà ha bisogno…lo sviluppo e la rivitalizzazione della Cina vanno di pari passo con la visione di Trump di rendere di nuovo grande l’America”. Sul fronte internazionale, Xi Jinping ha lisciato il pelo all’ego trumpiano, “apprezzando il grande contributo al recente cessate il fuoco a Gaza“: così Xi Jinping, che poi ha aggiunto che “anche Pechino ha promosso colloqui di pace per altre questioni critiche”, con riferimento in particolare all’invasione militare russa dell’Ucraina. Fuori dalla porta, invece, il tema più spinoso, ovvero Taiwan, di cui non si è parlato.  Si è parlato invece dell’export dei chip Usa verso Pechino, che gli Usa avevano bloccato, “ma non del chip – ha precisato Trump – di intelligenza artificiale Blackwell”, considerato all’avanguardia e prodotto da Nvidia. Trump ha infine fatto sapere che andrà a Pechino ad aprile 2026; poi, sarà Xi Jinping a volare a Washington. Da Pechino una prima valutazione a caldo con il nostro collaboratore Dario Di Conzo, co-curatore della rubrica “Levante”, ricercatore alla Scuola Normale Superiore e docente a contratto di riforme economiche della Cina contemporanea all’università Orientale di Napoli. Ascolta o scarica
LEVANTE: CORRISPONDENZA DA PECHINO CON IL NOSTRO COLLABORATORE DARIO DI CONZO
Puntata speciale, su Radio Onda d’Urto, di Levante, il nostro approfondimento mensile dedicato all’Asia Orientale. Venerdì 26 settembre a Pechino, capitale della Repubblica Popolare Cinese, abbiamo raggiunto telefonicamente Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di Levante, ricercatore alla Scuola Normale Superiore e docente a contratto di riforme economiche della Cina contemporanea all’università Orientale di Napoli. In questa (prima) corrispondenza, abbiamo toccato diversi temi: * Le parole di Xi Jinping, videocollegato con l’80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, che ha annunciato l’obiettivo di ” riduzione delle emissioni di gas serra della Cina al 2035. Da qui a 10 anni la Repubblica Popolare taglierà le emissioni di gas serra tra il 7 e il 10%” rispetto a un (non meglio) definito “picco massimo”, atteso per i prossimi mesi. In attesa di fatti concreti, le parole di Pechino hanno comunque avuto vasta eco, soprattutto se paragonate a quelle di poche ore prima dal presidente negazionista climatico Usa, Trump, che sempre all’Onu ha definito “il cambiamento climatico…la più grande truffa” di questo periodo storico. * Gli effetti concreti, sul piano economico e politico, del vertice SCO Tianjin 2025, il 25esimo summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, tenutosi a inizio settembre nella città cinese di Tianjin. * A chiudere, uno sguardo interno, tra una breve rassegna stampa cinese e le differenze registrabili sul campo tra la Pechino del 2025 e quella subito successiva alla pandemia da Covid19.   Ascolta la corrispondenza da Pechino, su Radio Onda d’Urto, con Dario Di Conzo. Ascolta o scarica
LEVANTE: APPROFONDIMENTO SULLA SITUAZIONE POLITICA IN BANGLADESH A UN ANNO DALLA RIVOLTA DEL LUGLIO 2024. INTERVISTA A ROMANE CAUQUI
Levante: la puntata di luglio 2025 dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, in onda all’interno di “C’è Crisi”, trasmissione dedicata agli scenari internazionali in onda ogni giovedì dalle ore 20 alle ore 21. In collegamento Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di “Levante”, assegnista di ricerca alla Scuola Normale Superiore e docente a contratto all’Università Orientale di Napoli, e Romane Cauqui, dottoranda in Scienze politiche e sociali alla Scuola Normale Superiore, dove si occupa di condizioni di lavoro nel settore dell’abbigliamento nelle catene di produzione globali in Bangladesh e in Turchia. Romane Cauqui si è collegata con noi direttamente da Dacca. Con Romane Cauqui abbiamo parlato della storia recente e dell’attualità del Bangladesh, dove la ricercatrice si trova in questo momento proprio per condurre il proprio studio. In un primo momento le abbiamo chiesto una panoramica sulla realtà di questo paese del quale si sente parlare poco sui media alle nostre latitudini. L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo. Le manifestazioni, guidate dagli studenti, sono scoppiate in un primo momento per protestare prima contro un sistema di quote nei concorsi pubblici. Una repressione violenta da parte delle autorità ha però contribuito a trasformare la mobilitazione in un movimento nazionale contro l’autoritarismo. Il 5 agosto 2024, la prima ministra Sheikh Hasina, al potere da oltre 15 anni, ha lasciato il Paese. Questi eventi hanno aperto un nuovo capitolo nella vita politica del Bangladesh, che a distanza di un anno si sta ancora definendo. Da un anno, al potere c’è un governo provvisorio guidato da Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace e figura di spicco dell’opposizione ad Hasina. Il governo di transizione è incaricato di portare a termine alcune riforme strutturali e di creare delle commissioni tematiche (sul lavoro, sulle questioni di genere, sulla riforma strutturale). Il lavoro dell’esecutivo risulta però molto lento e sta ricevendo critiche da tutte le forze politiche. In generale, si registra una forte frammentazione politica e, mentre si preparano le celebrazioni del primo anniversario della rivolta dell’estate 2024, tensioni e violenze tra gruppi e fazioni politiche diverse sono in aumento. La puntata di luglio 2025 di “Levante” su Radio Onda d’Urto con Dario Di Conzo e Romane Cauqui, dedicata alla situazione politica in Bangladesh. Ascolta o scarica.
LEVANTE: LA PENISOLA COREANA TRA NORD, SUD E RELAZIONI INTERNAZIONALI. CONVERSAZIONE CON MARCO MILANI E DARIO DI CONZO
Levante: nuova puntata, a giugno 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno di “C’è Crisi”, trasmissione dedicata agli scenari internazionali in onda ogni giovedì dalle ore 20 alle ore 21. In collegamento Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di “Levante” e dottorando alla Normale di Pisa dove si occupa di Political economy cinese e Marco Milani, docente di Storia e istituzioni dell’Asia all’Università di Bologna, dove è ricercatore in Storia e società della Corea contemporanea, Storia e relazioni internazionali dell’Asia orientale, oltre che politica estera della Corea del Nord e della Corea del Sud. Con il professor Marco Milani ci concentriamo proprio sulla Penisola coreana, cercando di approfondire la situazione e le prospettive tanto nel Nord quanto a Sud, divise fin dai tempi della Guerra di Corea (1950-1953) e separata, tutt’ora, dalla Zona Demilitarizzata Coreana (DMZ), striscia di terra larga 4 chilometri stabilita dall’accordo di armistizio del 1953 ancora in vigore. Partiamo da Seoul, capitale della Corea del Sud. Qui, il 4 giugno 2025, è stato ufficialmente proclamato presidente Lee Jae-myung, del Partito democratico, chiudendo così – almeno formalmente – i sei mesi turbolenti seguiti alla dichiarazione della legge marziale, nel dicembre 2024, da parte dell'(ormai) ex presidente conservatore, Yoon Suk-yeol, poi deposto e attualmente incriminato per abuso di potere, insurrezione e alto tradimento.  A chiudere, invece, una riflessione su quanto accade a Pyongang, la capitale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, conosciuta generalmente come Corea del Nord, per capire se e come l’elezione a Seoul di un esponente progressista – tradizionalmente favorevoli a rapporti meno muscolari con il vicino settentrionale – possa modificare la postura, intracoreana e anche internazionale di Kim Jong-un, leader del Paese fin dal 2011. Primo passo concreto: la fine, unilaterale ma di fatto coordinata, dei messaggi di propaganda incrociata che venivano trasmessi da entrambi i lati della DMZ a ciclo continuo, attraverso giganteschi impianti di amplificazione. La puntata di giugno 2025 di “Levante” su Radio Onda d’Urto con Dario Di Conzo e Marco Milani, dedicata alla Penisola Coreana. Ascolta o scarica
LEVANTE: LE RELAZIONI CINA – USA NELLA CONTEMPORANEITA’. CONVERSAZIONE CON MARCO LANZA E DARIO DI CONZO
Levante: nuova puntata, a maggio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento sulle nostre frequenze Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di “Levante” e dottorando alla Normale di Pisa dove si occupa di Political economy cinese e – in corrispondenza da Pechino – Fabio Lanza, docente di Storia moderna e contemporanea della Cina all’University of Arizona, negli Usa. Nella puntata odierna ci occupiamo di Cina e del rapporto contemporaneo e biunivoco con l’Occidente e più nello specifico con gli Usa, partendo dal capitolo “What does “China” mean? La doxa americana e la “nuova guerra fredda” a firma dello stesso professor Lanza all’interno del libro “Leggere la Cina, capire il mondo. Narrazioni dominanti e discorso critico in un’era di competizione” (Mimesis, 2025). Un volume a più voci, che cerca in maniera inedita di costruire strumenti utili, dentro il confronto fra studiosi di ambiti disciplinari diversi, con l’intento di promuovere una “sinologia critica” capace di unire lo studio specialistico della Cina alle riflessioni sul presente. Nello specifico, il lavoro del professor Lanza si concentra sull’evoluzione storica e politica della relazione e delle modalità con cui Washington guarda Pechino (e viceversa), con un punto di rottura individuato nella reazione cinese alla crisi del sistema capitalista post-2008, individuata come minacciosa, per la prima volta a livello anche sistemico, per la stabilità interna di Pechino. In chiusura di puntata, cerchiamo di capire quale sia, oggi, la situazione a Pechino, anche dal punto di vista della vita di tutti i giorni nella Repubblica popolare cinese e di come questa sia cambiata tra il lungo post-pandemia da Covid19 e l’inizio della guerra commerciale lanciata da Donald Trump. La puntata di maggio 2025 di “Levante” con Fabio Lanza e Dario Di Conzo, dedicata al rapporto tra Cina e Usa. Ascolta o scarica