Roma, Trullo: la guerra non ci piace, vogliamo la pace
Si è tenuta venerdì 16 maggio, al Trullo (storica borgata popolare di Roma e
attualmente uno dei quartieri più multietnici della capitale) una iniziativa per
contrastare la cultura della guerra ed affermare il valore della Pace.
Le bambine ed i bambini della scuola dell’Infanzia e della scuola primaria (dai
tre ai dieci anni) sono scesi in piazza con le loro bandiere arcobaleno, i loro
striscioni e i loro slogan, insieme alle loro insegnanti e ai loro insegnanti.
Poi, guidati dai giovani della Murga, per il secondo anno consecutivo, i bambini
e le bambine della scuola primaria hanno dato vita ad una vera e propria marcia
per la pace, accolta positivamente dagli abitanti del quartiere, che ospita
famiglie provenienti da decine di Paesi e di differenti nazionalità di ogni
continente.
Le loro figlie e i loro figli sono quasi tutti nati in Italia e frequentano le
nostre scuole, ma è ancora loro negata la cittadinanza italiana. Molte persone
di passaggio o dai balconi delle case hanno applaudito o hanno scattato foto e
video, che probabilmente hanno condiviso con i loro parenti che vivono in ogni
angolo del pianeta. Il corteo ha quindi raggiunto la sede centrale dell’Istituto
Antonio Gramsci, accolti dalla Dirigente dai ragazzi e dalle ragazze della
scuola media, dalle loro professoresse e dai loro professori e dallo sguardo del
grande intellettuale impresso con un murales sulla parete della scuola.
Tutti insieme hanno gridato i loro slogan “La guerra non ci piace, vogliamo la
Pace!”, “Pace, subito!”, “Da tutta la Terra, non vogliamo più la guerra!”, hanno
sventolato le loro bandiere ed esposto i loro striscioni compreso quello
staccato per l’occasione dalla cancellata della scuola che espone pubblicamente
l’adesione della Istituzione scolastica alla campagna di Emergency ossia:
“Questa scuola R1PUD1A LA GUERRA”. Concetto questo ribadito dalla dirigente
dell’Istituto Comprensivo ricordando l’articolo 11 della Costituzione della
Repubblica Italiana. Una iniziativa quindi non solo giusta ma doverosa.
Tutti insieme poi hanno cantato “All we are saying is give peace a chance”
concludendo con allegri girotondi la manifestazione, danzando al ritmo dei
tamburi della Murga locale. L’iniziativa era stata proposta ed organizzata dalla
Funzione Strumentale e dalla specifica commissione che si occupa di promuovere
iniziative sulla Pace e sull’educazione interculturale. E’ stata quindi fatta
propria, con apposita delibera, dal Collegio dei Docenti.
Scrivo queste informazioni per indicare, ad insegnanti di altre scuole, un
possibile percorso per il prossimo anno, affinché queste iniziative si
generalizzino, diventando parte integrante della programmazione del Piano
dell’Offerta Formativa, costruendo così una rete che dal basso già ora esiste,
sta crescendo e diffondendosi in molte scuole della nostra penisola.
La scuola che ci piace, promuove la Pace!
Mauro Carlo Zanella