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LOTTE OPERAIE: ALLA GENERAL FRIGO DI MELZO IL DIRETTORE APRE I CANCELLI E MANDA UN’AUTISTA CONTRO GLI OPERAI IN PICCHETTO
Alla General Frigo di Melzo un autista ha provato a sfondare un picchetto con un camion, mandando in ospedale un operaio. Il direttore della fabbrica ha aperto un cancello che solitamente non veniva usato, e “ha chiesto all’autista di andare avanti nonostante il picchetto”, denunciano i Si.Cobas, “senza nemmeno aspettare l’intervento delle forze dell’ordine”. L’operaio ha riportato una frattura, “ma poteva andare molto peggio”. Da giorni sono in corso manifestazioni e picchetti, con il blocco di numerosi mezzi pesanti. I lavoratori delle società esterne che stanno effettuando i picchetti potrtebbero perdere dal 1 ottobre i diritti acquisiti, perché ci sarà un cambio di appalto. “Qua ci sono operai dal 1999 che potrebbero perdere gli scatti d’anzianità”, ha continuato Si Cobas. Sentiamo Alfred, rappresentante dei lavoratori alla General Frigo di MelzoAscolta o scarica
LOGISTICA: VITTORIA DEL SI COBAS A PIACENZA, “UN SEGNALE DI SPERANZA PER LA CLASSE LAVORATRICE”
Siglato nella serata di lunedì 9 giugno l’accordo fra Si Cobas, Sol Cobas e GI BPO, nuovo datore di lavoro entrante nell’appalto GLS a Piacenza. Il magazzino di GLS a Piacenza, così come l’intera filiera di GLS in Italia, è uno di quelli che storicamente è stato maggiormente interessato dal ciclo di lotta iniziato nel 2000. L’accordo verte essenzialmente sulla disapplicazione del Jobs Act e il mantenimento delle tutele derivanti dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Verranno mantenuti gli accordi migliorativi in occasione dei cambi appalto, ovvero il premio di produzione da 1500 euro l’anno, erogato mese per mese, premio natalizio di 700 euro e paga oraria rialzata in base alla mansione svolta. Ottenuta anche la possibilità di svolgere 45 giorni di ferie consecutivi, questione particolarmente sentita dai lavoratori di origine migrante. Alla mezz’ora di pausa pagata già prevista dal contratto, è stata concordata una mezz’ora aggiuntiva, divisa in 3 pause da 10 minuti, sempre pagata, durante l’orario di lavoro. Responsabilizzata anche la ditta appaltante, la GLS, che si impegna formalmente a garantire eventuali mancanze da parte della società uscente dall’appalto, nel caso non venissero garantite le retribuzioni e il TFR. “Non sarà socialismo però vi assicuro che di fronte a un colosso, a una multinazionale come GLS e di fronte a un altro colosso come GI BPO che impiega migliaia di lavoratori, non è davvero poco anche perché la situazione era molto scivolosa e si rischiava veramente di ritornare al passato” comunica ai nostri microfoni Carlo Pallavicini, sindacalista Si Cobas. Ascolta o scarica
WORKING CLASS HEROES: LE POSIZIONI DI DIVERSI SINDACATI CONFLITTUALI AI REFERENDUM DI GIUGNO
I cinque referendum dell’8 e 9 giugno trattano alcune regole del mercato del lavoro (4 referendum) e la legge del 1992 che regola la concessione della cittadinanza (un referendum). I quattro referendum sul mercato del lavoro sono stati ottenuti con la raccolta da parte del sindacato Cgil di oltre 4 milioni di voti. Il referendum sulla cittadinanza è stato proposto con una raccolta firme principalmente on-line da parte di +Europa. Come si pongono i sindacati di base e conflittuali nei confronti di questo appuntamento referendario? Lo abbiamo chiesto a diversi esponenti: in questa trasmissione sentiamo gli interventi di Vincenzo Miliucci (Confederazione Cobas), Pierpaolo Leonardi (Usb), Mattia Scolari (Cub), Arturo Gambassi (Sudd Cobas), Fiorenzo Campagnolo (Adl Cobas), Tiziano Loreti (Si Cobas). Ascolta o scarica la puntata