Tag - Si Cobas

WORKING CLASS HEROES: L’ASSOLUZIONE PER LE LOTTE AL PENNY MARKET E L’INTERVISTA A FRANCESCO LAURIA, LICENZIATO DALLA CISL
10 novembre 2025 – In questa nuova puntata di Working Class Heroes torniamo a occuparci dell’assoluzione nel processo d’appello per alcune delle lotte che si sono tenute attorno al Penny Market di Desenzano, in particolare un picchetto nel 2019. In primo grado le condanne erano state comminate contro Alessandro e Laura, due sindacalisti di Si Cobas, per due anni e mezzo con l’accusa di tentata estorsione e concorso in violenza privata, e altri 17 operai tra i 4 e i 6 mesi di reclusione per violenza privata. Ora invece sono stati tutti assolti. In occasione del presidio in concomitanza con l’udienza d’appello abbiamo raccolto voci tra chi era presente a esprimere solidarietà: lo stesso Alessandro, prima dell’udienza, ci ricorda come si erano svolti i fatti. Nella seconda parte della trasmissione il racconto di Francesco Lauria, sindacalista della CISL, per anni tra i dirigenti e i formatori del sindacato, ci racconta di come il sindacato guidato da Daniela Fumarola lo abbia licenziato. Ascolta o scarica
LOTTE OPERAIE: SI COBAS MOBILITATI NEI MAGAZZINI DI ZARA IN MEZZA ITALIA. “TOCCA UNO, TOCCA TUTTI”.
Lotte operaie. Oggi, martedì 21 ottobre al tribunale di Napoli sezione lavoro, via al processo per il reintegro dei licenziati Temi-Gls di Napoli. Presidio Si Cobas fuori dal Tribunale, con il sindacato di base e conflittuale a ricordare: “a un anno esatto dal licenziamento ritorsivo e antisindacale compiuto dal gruppo Tavassi contro 58 operai che hanno “osato” alzare la testa e ribellarsi a salari da fame e condizioni di lavoro schiavistiche, e dopo mesi di scioperi fuori ai cancelli e di mobilitazioni portate avanti contro tutto e tutti, la magistratura sarà chiamata a pronunciarsi…dagli inizi di settembre, a seguito di un accordo siglato al ministero del lavoro, il gruppo Tavassi ha avviato un processo di internalizzazione che sulla carta prevede il superamento della giungla di appalti e subappalti su cui finora si è fondato il sistema di sfruttamento nei magazzini Gls della provincia di Napoli, col passaggio di tutti i facchini dell’appalto Nextlog alle dipendenze della società Temi Servizi. Tale operazione di “ripulitura”, se vuole essere davvero tale, non può tuttavia non comportare la riassunzione di tutti i licenziati, che per primi hanno denunciato le irregolarità e le violazioni dei diritti negli appalti Temi”. Intanto da giorni va avanti la lotta nei magazzini di Zara, colosso dell’abbigliamento, che a Roma vorrebbe cambiare i turni – con conseguente riduzione di orari e salari – ai lavoratori. “Sappiamo benissimo – spiegano i Si Cobas – che se questo tentativo di fregare i lavoratori passerà a Roma, poi Zara proverà a farlo in tutti i posti di lavoro”. Da qui gli scioperi non solo nel Lazio, ma pure nei magazzini di Assago, Rozzano e Arese (Milano), Monza e Brescia. Sulla lotta a Zara l’intervista, su Radio Onda d’Urto a Gugliemo, compagno Si Cobas, da Roma. Ascolta o scarica
BRESCIA: PROCESSO PER DIRETTISSIMA AL LAVORATORE IN LOTTA DAVANTI ALLA SICPA. LE VOCI DAL PRESIDIO SOLIDALE SI COBAS
Si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Brescia il processo per direttissima al lavoratore arrestato durante il violento sgombero operato dalle forze dell’ordine ai danni del presidio operaio organizzato dai Si Cobas davanti alla Sicpa, azienda che offre servizi di magazzinaggio di prodotti surgelati sita a Verolanova, nella bassa bresciana. Il violento intervento poliziesco risale alla giornata di ieri, lunedì 29 settembre, quando le forze dell’ordine sono intervenute per sgombrare il picchetto organizzato in concomitanza del 5° sciopero di operai e operaie Si Cobas in lotta contro i licenziamenti voluti dai padroni e per il riconoscimento di 2,5 euro all’ora di “indennità freddo”, come già goduto dai loro colleghi della logistica dei surgelati nel piacentino. Si tratta di colleghi e colleghe che hanno attivamente partecipato al picchetto sgomberato, insieme ad altri sodali, per sostenere lo sciopero e le sue istanze. Il bilancio dell’intervento delle forze dell’ordine è stato di 4 lavoratori all’ospedale (di cui 3 donne e uno in stato di arresto) e altri 4 compagni ammanettati e fermati, di cui uno in stato di arresto per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale di cui questa mattina si è svolto il processo a Brescia. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, la ricostruzione della giornata di ieri, e della vertenza, di Abbas dei Si Cobas Brescia e di Mario dei Si Cobas Piacenza, entrambi presenti al presidio davanti al Tribunale. Ascolta o scarica Tanta la rabbia e l’indignazione da parte di operai e operaie intervenute al blindatissimo presidio solidale chiamato dai Si Cobas per sostenere il lavoratore arrestato. Ai nostri microfoni, le loro voci. L’intervento al megafono di uno dei lavoratori presenti Ascolta o scarica Altre voci dal presidio Ascolta o scarica
LOTTE OPERAIE: ALLA GENERAL FRIGO DI MELZO IL DIRETTORE APRE I CANCELLI E MANDA UN’AUTISTA CONTRO GLI OPERAI IN PICCHETTO
Alla General Frigo di Melzo un autista ha provato a sfondare un picchetto con un camion, mandando in ospedale un operaio. Il direttore della fabbrica ha aperto un cancello che solitamente non veniva usato, e “ha chiesto all’autista di andare avanti nonostante il picchetto”, denunciano i Si.Cobas, “senza nemmeno aspettare l’intervento delle forze dell’ordine”. L’operaio ha riportato una frattura, “ma poteva andare molto peggio”. Da giorni sono in corso manifestazioni e picchetti, con il blocco di numerosi mezzi pesanti. I lavoratori delle società esterne che stanno effettuando i picchetti potrtebbero perdere dal 1 ottobre i diritti acquisiti, perché ci sarà un cambio di appalto. “Qua ci sono operai dal 1999 che potrebbero perdere gli scatti d’anzianità”, ha continuato Si Cobas. Sentiamo Alfred, rappresentante dei lavoratori alla General Frigo di MelzoAscolta o scarica
LOGISTICA: VITTORIA DEL SI COBAS A PIACENZA, “UN SEGNALE DI SPERANZA PER LA CLASSE LAVORATRICE”
Siglato nella serata di lunedì 9 giugno l’accordo fra Si Cobas, Sol Cobas e GI BPO, nuovo datore di lavoro entrante nell’appalto GLS a Piacenza. Il magazzino di GLS a Piacenza, così come l’intera filiera di GLS in Italia, è uno di quelli che storicamente è stato maggiormente interessato dal ciclo di lotta iniziato nel 2000. L’accordo verte essenzialmente sulla disapplicazione del Jobs Act e il mantenimento delle tutele derivanti dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Verranno mantenuti gli accordi migliorativi in occasione dei cambi appalto, ovvero il premio di produzione da 1500 euro l’anno, erogato mese per mese, premio natalizio di 700 euro e paga oraria rialzata in base alla mansione svolta. Ottenuta anche la possibilità di svolgere 45 giorni di ferie consecutivi, questione particolarmente sentita dai lavoratori di origine migrante. Alla mezz’ora di pausa pagata già prevista dal contratto, è stata concordata una mezz’ora aggiuntiva, divisa in 3 pause da 10 minuti, sempre pagata, durante l’orario di lavoro. Responsabilizzata anche la ditta appaltante, la GLS, che si impegna formalmente a garantire eventuali mancanze da parte della società uscente dall’appalto, nel caso non venissero garantite le retribuzioni e il TFR. “Non sarà socialismo però vi assicuro che di fronte a un colosso, a una multinazionale come GLS e di fronte a un altro colosso come GI BPO che impiega migliaia di lavoratori, non è davvero poco anche perché la situazione era molto scivolosa e si rischiava veramente di ritornare al passato” comunica ai nostri microfoni Carlo Pallavicini, sindacalista Si Cobas. Ascolta o scarica
WORKING CLASS HEROES: LE POSIZIONI DI DIVERSI SINDACATI CONFLITTUALI AI REFERENDUM DI GIUGNO
I cinque referendum dell’8 e 9 giugno trattano alcune regole del mercato del lavoro (4 referendum) e la legge del 1992 che regola la concessione della cittadinanza (un referendum). I quattro referendum sul mercato del lavoro sono stati ottenuti con la raccolta da parte del sindacato Cgil di oltre 4 milioni di voti. Il referendum sulla cittadinanza è stato proposto con una raccolta firme principalmente on-line da parte di +Europa. Come si pongono i sindacati di base e conflittuali nei confronti di questo appuntamento referendario? Lo abbiamo chiesto a diversi esponenti: in questa trasmissione sentiamo gli interventi di Vincenzo Miliucci (Confederazione Cobas), Pierpaolo Leonardi (Usb), Mattia Scolari (Cub), Arturo Gambassi (Sudd Cobas), Fiorenzo Campagnolo (Adl Cobas), Tiziano Loreti (Si Cobas). Ascolta o scarica la puntata