“Solo la lotta paga” scrivono gli studenti di Palermo
In seguito alle proteste studentesche si dimettono dal progetto I-Tag i due
professori titolari dell’accordo di collaborazione con partner la Hebrew
University
Dopo settimane di mobilitazione a seguito della scoperta scandalosa del fatto
che uno dei due accordi sospesi, per effetto della mozione del Senato Accademico
dell’Università di Palermo dello scorso 3 giugno 2024, era stato in realtà
portato avanti sottobanco per tutto l’anno con diversi incontri internazionali,
abbiamo assistito a un vergognoso rimpallo di responsabilità tra la governance
universitaria (nella persona del rettore Midiri) che ha negato di esserne a
conoscenza, e i professori titolari del progetto, che hanno invece sostenuto fin
da subito che il rettore ne fosse perfettamente a consapevole.
Nella giornata di ieri ci è finalmente arrivata da parte dei professori la
notizia delle loro dimissioni ufficiali dal progetto, a testimonianza del fatto
che neanche l’asimmetria di potere tra noi e la governance universitaria avrebbe
potuto nascondere l’evidente verità.
Dinanzi al silenzio assordante da parte di tutte le istituzioni locali e
nazionali di fronte al Genocidio palestinese, dinanzi al silenzio di una grande
parte della comunità accademica alla scoperta del prosieguo sottobanco
dell’accordo, a distanza di un anno dall’inizio della mobilitazione affermiamo
che solo la lotta può aprire degli spiragli di solidarietà attiva verso i nostri
colleghi e le nostre colleghe (student3 e docent3) in Palestina, che chiedono
ancora a gran voce l’interruzione di ogni complicità con le Istituzioni
israeliane.
La nostra lotta non si ferma però di certo qui, dal momento che quanto accaduto
pone all’intera comunità studentesca l’esigenza di approntare delle modalità che
vigilino e rendano esecutive le disposizioni della mozione del senato accademico
del 3/6/24 ottenuta dopo un mese di Acampada: l’esempio del tavolo istituito con
la medesima mozione, che nonostante sia stato nominato non si è ancora mai
riunito, dimostra la poca serietà e deontologia con cui viene portato avanti;
inoltre le procedure orientate alla trasparenza del sito non sono mai state
implementate.
Noi non abbiamo mai pensato che le mozioni ottenute siano un fine né che possano
porre fine a logiche di potere e coloniali negli scenari internazionali: per
questo sappiamo bene che l’unico lavoro di controllo sugli accordi sarà quello
che svolgeremo ogni giorno noi student3 e membri della comunità universitaria.
Cercando con più attenzione data l’assenza di trasparenza e la sfiducia nelle
promesse che ci erano state fatte, si è scoperto nell’ultima settimana un nuovo
accordo PRO- WILD (https://www.pro-wild.eu/partners/unipa-it.html) stipulato
dall’Università di Palermo a settembre 2024 con ben due partner israeliani:
l’ARO – Agricultural Research Organizations of Israel, e la Weizmann Institute
of Science.
Ci troviamo di nuovo in aperta violazione della mozione che recita: “Non
verranno altresì stipulati nuovi accordi con università israeliane fino al
superamento dell’attuale crisi. Ogni eventuale successiva futura proposta di
accordo verrà valutata con particolare attenzione dall’istituendo tavolo tecnico
sul dual-use con la partecipazione di una componente studentesca”.
Contro gli accordi con le università israeliane e contro le aziende di guerra
all’università come Leonardo e Fincantieri, continueremo a mobilitarci senza
tregua.
INTIFADA FINO ALLA VITTORIA!
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leggi qui il testo originale:
scirocco collettivo universitario palermo
Redazione Palermo