A VENEZIA ARRIVANO MELONI E PIANTEDOSI, LA RETE NO DL SICUREZZA DARÀ LORO IL “BENVENUTO” IN CITTÀ
Nel quadro del festival delle Regioni e delle Province autonome in corso a
Venezia, arriveranno domani in laguna la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Per l’occasione il nodo veneziano
della rete “A Pieno Regime No DL Sicurezza” ha lanciato una mobilitazione
pubblica, “Meloni e Piantedosi: Welcome to Venice”.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio ciclo di proteste nazionali contro il
Decreto Sicurezza, la cui approvazione finale è attesa in Parlamento nei
prossimi giorni. La rete promotrice denuncia l’impianto autoritario e repressivo
del provvedimento e contesta la legittimità della presenza a Venezia dei due
esponenti del governo, accusati di rappresentare una politica fondata su
controllo sociale, negazione dei diritti e militarizzazione dei territori.
L’appuntamento per la contestazione veneziana è fissato per martedì 20 maggio,
alle 10:30 in Campo Sant’Angelo, come tappa di avvicinamento alle giornate di
mobilitazione nazionale del 26 e 31 maggio a Roma.
Ai nostri microfoni Federica del Laboratorio occupato Morion, ci racconta i temi
della mobilitazione, che vuole portare “le voci del territorio veneziano”
all’interno del quale, come in tutto il resto del paese, il DL sicurezza “avrà
delle conseguenze fortissime”. Venezia infatti “è una città in cui le battaglie
per l’ambiente hanno fatto si che non ci fossero più le grandi navi in Laguna,
una città in cui il tema della casa si fa sempre più forte e le occupazioni sono
ormai l’unico modo per le persone per poter continuare a vivere qui”.
A proposito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in corso
nel capoluogo Veneto, Federica ha sottolineato come lo stesso governo che elogia
“il Made in Italy, i territori, la sostenibilità, dall’altro lato sta tagliando
sul welfare, sui fondi alle regioni, alle provincie, ai servizi, alle scuole, i
finanziamenti per la salvaguardia dei territori dal cambiamento climatico,
quando invece preferisce spostare tantissimi soldi sul riarmo e per la guerra”.
L’intervista con Federica, del Laboratorio occupato Morion. Ascolta o scarica