Pini Lido di Savio: ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo
Sconcertati dalla totale assenza di interesse sul tema verde urbano evidenziata
nei diversi iter giudiziari, i cittadini del gruppo Salviamo i pini di Lido di
Savio e Ravenna non si arrendono, per i 39 pini superstiti vanto del Lido che il
“Parco Marittimo” vuole distruggere senza motivo. Alberi sani, come confermato
dall’inventore delle prove di trazione; incidenti zero, dichiarato dalla Polizia
Municipale; e sporadici dissesti della pavimentazione certamente risolvibili
senza devastare un patrimonio pubblico di rilievo.
Presentato il 25 luglio, tramite l’avvocata Virginia Cuffaro, un articolatissimo
ricorso – con quasi 1000 pagine di allegati – alla Corte Europea per i Diritti
dell’Uomo di Strasburgo, per violazione del diritto primario ed incomprimibile
alla salute. Il WWF Ravenna, che ringraziamo, ha sottoscritto insieme ai
cittadini.
Il ricorso illustra, con numerose relazioni tecniche firmate da professionisti,
i danni alla salute, all’ambiente, alla biodiversità e al benessere psicofisico
che l’abbattimento della storica alberata potrà causare. Quasi 200 mila euro
ogni anno i “servizi ecosistemici” forniti dai pini di viale Romagna, ovvero, in
poche parole, quanto la loro presenza evita il ricorso a cure mediche e ad
azioni di cura e protezione del territorio. Servizi svolti gratis, di cui il
Comune di Ravenna, plurialluvionato, si disfa senza batter ciglio.
Agghiaccianti le recenti parole di assessori e gruppi politici: non sanno che le
isole di calore producono in Italia decine di migliaia di morti accertati ogni
anno, e che solo i viali alberati storici di cui si sbarazzano con noncuranza
sono in grado di fornire, appunto, i servizi ecosistemici tanto preziosi per la
salute, il benessere e la sicurezza del territorio? Aggiungiamo che Lido di
Savio è una località turistica, dove l’attrattività dovrebbe essere preservata
ad ogni costo.
Gli alberi dei nuovi progetti, molti dei quali rinsecchiti dopo poche settimane,
impiegheranno almeno trent’anni per raggiungere la parvenza dei magnifici pini
del viale. Nel frattempo, gli amministratori pagheranno di tasca propria i danni
alla salute e all’economia cittadina conseguenti alle loro scelte? Chi viene in
vacanza nei lidi vuole vedere pini e non brutture e cemento. Le violenze contro
la natura e contro il decoro urbano si ripercuotono sugli abitanti e sulla
sicurezza delle città, rese inospitali e squallide da scelte improntate al più
sfrenato e cieco consumo dei luoghi “usa-e-getta”, dove gli alberi diventano il
bersaglio preferito.
Quale messaggio per il futuro possono lanciare amministratori e paludati tecnici
ai bambini che guardavano, il 17 luglio, l’abbattimento gratuito di 10 maestosi
e sanissimi pini cinquantennali del viale?
Ravenna, 26 luglio 2025
Il gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”
Redazione Romagna