Controvertice NATO: il 21 giugno l’Europa pacifista scende in piazza per dire no al riarmo e alla complicità con Israele
Un’alternativa al riarmo, ai missili europei, al silenzio complice della NATO su
Gaza
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Il prossimo 21 giugno in tutta Europa migliaia di cittadine e cittadini europei
scenderanno in piazza per un controvertice pacifista diffuso. Sarà la risposta
nonviolenta e determinata al prossimo vertice NATO, che si terrà a L’Aia dal 24
al 26 giugno 2025, con al centro un’agenda sempre più incentrata sul
rafforzamento bellico dell’Alleanza Atlantica che già ora dispone di un
potenziale bellico enormemente superiore alla Russia dal punto di vista delle
armi convenzionali.
Nel cuore delle discussioni dei leader NATO ci saranno:
* il rilancio del programma di riarmo europeo (nonostante l’Europa abbia una
superiorità militare sulla Russia pari a 3 volte),
* l’approvazione dei piani per l’installazione di nuovi euromissili in Germania
e altrove dal 2026,
* lo sviluppo del nuovo missile europeo ELSA (European Long-range Strike
Asset), con una gittata tale da raggiungere profondamente il territorio
russo,
* e, con un silenzio assordante, il prosieguo della collaborazione militare con
Israele, nonostante le sempre più gravi denunce di crimini di guerra a Gaza.
CONTRO TUTTO CIÒ, IL MOVIMENTO PACIFISTA HA IL COMPITO DI LANCIARE UN MESSAGGIO
CHIARO E ARTICOLATO.
No al riarmo europeo. L’Europa ha bisogno di investimenti nella giustizia
sociale, nella riconversione ecologica, nell’istruzione e nella salute, non in
arsenali militari. Il cosiddetto “pilastro europeo della NATO” non può diventare
la corsia preferenziale per le industrie belliche.
No ai nuovi euromissili. Tornano gli spettri della Guerra Fredda. Le nuove
testate tattiche statunitensi saranno ospitate in Germania e in altri Paesi
europei dal 2026, rendendo il nostro continente il primo bersaglio in un
eventuale conflitto nucleare. Rifiutiamo questa strategia suicida.
No al missile ELSA. Un’arma capace di colpire Mosca in 8 minuti non può che
innescare una corsa agli armamenti ancora più pericolosa. È un progetto
destabilizzante, contrario a ogni logica di disarmo e sicurezza condivisa.
Stop alla complicità con Israele. Le esercitazioni militari congiunte
NATO-Israele sono uno scandalo. Chiediamo alla NATO una presa di posizione netta
e pubblica contro i crimini di guerra commessi a Gaza, in linea con il diritto
internazionale e con i rapporti ONU.
UN AUTUNNO DI MOBILITAZIONE: APPUNTAMENTO AD OTTOBRE CONTRO L’ESERCITAZIONE
NUCLEARE STEADFAST NOON
Durante l’autunno, il movimento pacifista non potrà ignorare la necessità una
nuova mobilitazione in vista di Steadfast Noon, l’annuale esercitazione nucleare
della NATO che si svolgerà in ottobre. Data e luogo non sono per ora stati
comunicati. In quella esercitazione che durerà più giorni, verranno simulate
operazioni di attacco con ordigni nucleari. In quella esercitazione verranno
verificate le procedure della guerra nucleare. Di come funzioni la guerra
nucleare i parlamentari europei e nazionali non sanno praticamente nulla. Le
procedure sono decise senza alcun coinvolgimento democratico dei Parlamenti e
dei cittadini europei. Le procedure decisionali rimangono opache e
centralizzate, lasciando ogni potere di scelta all’apparato militare
statunitense. Il lancio delle armi nucleari non richiede il principio di
unanimità su cui teoricamente si dovrebbe fondare la NATO. Resta poco chiaro se
è come verrebbero consultati Mattarella e la Meloni in caso di uso delle bombe
di Ghedi (per gli F35 di Amendola) e di Aviano (per gli F-16 USA).
Ciò significa che anche Paesi non dotati di armi nucleari – ma membri della NATO
– verrebbero trascinati in un conflitto nucleare globale, senza alcuna
possibilità di dissentire, nel caso in cui il bottone venisse premuto.
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UN’EUROPA PER LA PACE, NON PER LA GUERRA
Quello del 21 giugno non sarà solo un giorno di protesta: sarà un momento di
proposta. Le reti pacifiste europee hanno il compito di lavorare a una
piattaforma comune per costruire una sicurezza condivisa basata sulla
negoziazione e non sul riarmo.
Sarà importante dotare i movimenti pacifisti europei di strumenti comuni fra cui
un calendario online per condividere le iniziative di mobilitazione.
In un tempo segnato da nuove guerre e vecchie logiche di potenza, tocca ai
movimenti civili indicare una via d’uscita.
Peacelink Telematica per la Pace