Tag - mesopotamia

MESOPOTAMIA: ISRAELE BOMBARDA L’IRAN E ANNUNCIA L’INIZIO DELL’OPERAZIONE “LEONE NASCENTE”. DECINE DI MORTI E CENTINAIA DI FERITI
In questa puntata di Mesopotamia – Notizie dal Vicino Oriente, ci siamo occupate dell’operazione “Leone Nascente”, nome con cui è stata definita la nuova agressione israeliana all’Iran, iniziata la notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2025. Israele dà così il via all’ennesima escalation in Medio Oriente: 200 aerei da guerra partiti da Tel Aviv hanno iniziato a bombardare il territorio iraniano nella notte e le operazioni proseguono ancora in queste ore, tanto che alti ufficiali dell’esercito israeliano hanno dichiarato: “Siamo in guerra. Non è un’operazione”. I raid stanno colpendo impianti nucleari e militari, fabbriche di missili, ma anche infrastrutture industriali, aeroporti – come quello di Tabriz – e abitazioni civili. Tra le vittime si contano scienziati impiegati nel settore nucleare e alti ufficiali, tra cui il comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Hossein Salami, il capo della forza Quds, Esmail Qaani, e il capo di stato maggiore delle forze armate, Mohammad Bagheri. I bombardamenti israeliani continuano in diverse località del paese mentre le autorità iraniane hanno diffuso un primo bilancio: almeno 78 morti e 376 feriti. Da Teheran, il nuovo comandante dei Pasdaran, Mohammad Pakpour, ha dichiarato: “Apriremo le porte dell’inferno a Israele.” Al momento, però, non si registrano risposte militari significative. Stamattina si è parlato dell’abbattimento di alcuni droni da parte dell’esercito giordano nello spazio aereo sopra Amman. Intanto, l’Iran ha chiesto e ottenuto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, prevista per stasera alle 21 (ora italiana). Su richiesta iraniana, si terrà anche una riunione straordinaria dell’Aiea, l’agenzia ONU per l’energia nucleare, convocata per lunedì. Come possiamo interpretare questo attacco? Cosa c’è dietro la scelta israeliana di attaccare ora? Quale è il clima tra la popolazione civile iraniana? Ne parliamo con Farian Sabahi, ricercatrice senior in Storia contemporanea all’Università di Insubria nel campus di Varese e Aram Ghasemy, regista teatrale e coreografa iraniana che vive in Italia da molti anni. Ascolta o scarica
MESOPOTAMIA: BEIRUT E ANP VOGLIONO DISARMARE LA RESISTENZA PALESTINESE NEI CAMPI PROFUGHI IN LIBANO
In questa puntata di Mesopotamia – Notizie dal Vicino Oriente, ci siamo concentrati sulle pressioni dell’Anp e del governo libanese per il disarmo della resistenza palestinese nei campi profughi in Libano. Il prossimo incontro tra il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, e i vertici del governo libanese, previsto per il 19 maggio, avrà come tema centrale la proposta di disarmare, anche con l’uso della forza, i gruppi della resistenza palestinese attivi nei campi profughi del Paese dei Cedri. La proposta trova il sostegno di attori regionali e internazionali, in primis Arabia Saudita e Stati Uniti, ma ha suscitato preoccupazione e opposizione in diverse aree del mondo arabo. L’iniziativa si inserisce in un contesto storico delicato per il Libano, segnato da un anno e mezzo di conflitto con Israele e dal ridimensionamento della forza militare del movimento sciitta Hezbollah. Gli appelli al disarmo delle fazioni palestinesi sono una questione di lunga data che ancora oggi divide un paese già frammentato su diversi temi, tra i quali proprio la relazione con i palestinesi, la loro lotta per l’autodeterminazione e, di conseguenza, la loro presenza massiccia in Libano, che dura sin dalla Nakba del 1948. Cosa significa, oggi, parlare di disarmo della resistenza palestinese in Libano? Quali potrebbero essere le conseguenze di una mossa simile? Ne abbiamo parlato con il giornalista palestinese Bassam Saleh e con Giovanni Sorbello, dell’associazione umanitaria e di solidarietà internazionale “Il Faro sul Mondo”, attiva in Libano dal 2012. Ascolta o scarica