MESOPOTAMIA: BEIRUT E ANP VOGLIONO DISARMARE LA RESISTENZA PALESTINESE NEI CAMPI PROFUGHI IN LIBANO
In questa puntata di Mesopotamia – Notizie dal Vicino Oriente, ci siamo
concentrati sulle pressioni dell’Anp e del governo libanese per il disarmo della
resistenza palestinese nei campi profughi in Libano.
Il prossimo incontro tra il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese,
Mahmoud Abbas, e i vertici del governo libanese, previsto per il 19 maggio, avrà
come tema centrale la proposta di disarmare, anche con l’uso della forza, i
gruppi della resistenza palestinese attivi nei campi profughi del Paese dei
Cedri.
La proposta trova il sostegno di attori regionali e internazionali, in primis
Arabia Saudita e Stati Uniti, ma ha suscitato preoccupazione e opposizione in
diverse aree del mondo arabo. L’iniziativa si inserisce in un contesto storico
delicato per il Libano, segnato da un anno e mezzo di conflitto con Israele e
dal ridimensionamento della forza militare del movimento sciitta Hezbollah.
Gli appelli al disarmo delle fazioni palestinesi sono una questione di lunga
data che ancora oggi divide un paese già frammentato su diversi temi, tra i
quali proprio la relazione con i palestinesi, la loro lotta per
l’autodeterminazione e, di conseguenza, la loro presenza massiccia in Libano,
che dura sin dalla Nakba del 1948.
Cosa significa, oggi, parlare di disarmo della resistenza palestinese in Libano?
Quali potrebbero essere le conseguenze di una mossa simile? Ne abbiamo parlato
con il giornalista palestinese Bassam Saleh e con Giovanni Sorbello,
dell’associazione umanitaria e di solidarietà internazionale “Il Faro sul
Mondo”, attiva in Libano dal 2012. Ascolta o scarica