Uno spazio in RAI per l’informazione indipendenteLettera inoltrata agli indirizzi Pec delle Istituzioni pubbliche, alla dirigenza
Rai, e, p.c., alle principali testate giornalistiche e televisive.
Illustrissimi Presidenti, Magistrati, Senatori, Deputati, Ministri, Direttori,
Con profondo rispetto per le Vostre cariche istituzionali, consapevoli del
servizio che, nel presente drammatico, potete rendere al Paese, avanziamo una
proposta concreta di collaborazione:
Individuiamo insieme all’interno del servizio pubblico, uno spazio televisivo
autogestito dedicato all’informazione indipendente.
Chi siamo
Siamo editori indipendenti, giornalisti e produttori di contenuti, cittadini
testimoni di esperienze sociali importanti. Non rappresentiamo partiti, comitati
o singole imprese.
Siamo realtà autonome, nate spontaneamente, che da anni portano avanti un lavoro
di informazione libera, spesso con risorse limitate ma con forte senso di
responsabilità civile.
Perché questa proposta
Viviamo un’epoca in cui è urgente ricostruire la fiducia tra cittadini e
istituzioni, indebolita dal lungo processo di svuotamento dei corpi sociali
intermedi.
La qualità dell’in-formazione, che dà forma all’opinione pubblica, è oggi un
punto chiave per favorire questo riavvicinamento.
Nella nostra realtà, convivono tre mondi informativi che raramente dialogano:
le grandi reti televisive private, dominate da capitali sovranazionali potenti,
in grado di determinare l’ordine del giorno e l’opinione “mainstream”, che
privilegiano l’audience a scapito della profondità;
il servizio pubblico, espressione delle Istituzioni ma segnato da dinamiche
politiche interne e dalla tendenza a adeguarsi ai format del mainstream;
l’informazione indipendente, espressione di una società civile attiva, creativa,
ma spesso marginalizzata o ostacolata nei canali che può usare.
Le difficoltà oggettive
I canali di informazione accessibili a chi dispone di fondi limitati sono poco
efficienti.
Lo spazio delle frequenze televisive periferiche è penalizzato da carenze
tecniche nella trasmissione del segnale, oltre che dalla “lontananza” dai
telecomandi.
Internet è solo apparentemente libero. In realtà i social più importanti sono
controllati dagli stessi interessi che influenzano le TV mainstream e che, sul
Web, non esitano a imporre forme di censura: a volte subdole (shadow banning); a
volte esplicite, fino alla rimozione selettiva dei contenuti.
Il ruolo della RAI
La RAI, in quanto servizio pubblico, è deputata a diventare il luogo
dell’incontro.
Luogo in cui coltivare insieme l’armonizzazione delle opinioni diverse che,
grazie all’ascolto, alla conoscenza e al rispetto, smettono di essere fonte di
contrasto e diventano ricchezza e profondità di Pensiero.
Insieme, rendiamo coerenti le chiavi di lettura con cui la popolazione
interpreta gli accadimenti drammatici che stiamo vivendo.
Il tempo presente
Non sembrano cadere come birilli, in un mondo un po’ meno globale, certezze che
sembravano eterne?
Mutano gli equilibri geopolitici, le forme della produzione e del commercio
internazionale. Si aprono opportunità, o minacce.
Il nuovo che viene sarà plasmato dall’abilità a negoziare, a mediare, più che da
muscoli e bombe atomiche.
Quale contributo di pensiero e di esperienza può dare l’Italia?
La cultura italiana viene ancora percepita nel mondo quale faro luminoso del
Pensiero: letterario e artistico, ma anche spirituale, storico, politico.
Uniti, possiamo dare orientamento all’Europa, che nel contesto globale appare
spaesata e lacerata dal pensiero di guerra, trasformando la paura dell’ignoto in
desiderio di conoscenza, dialogo, coesione.
Perché uno spazio autogestito
Proponiamo uno spazio autogestito, come segno concreto di apertura verso la
cittadinanza attiva, non per isolarci, ma per poter esprimere con linguaggi e
tempi alternativi il racconto del presente, visto da un’altra angolatura.
Desideriamo infatti collaborare con giornalisti e professionisti RAI e anche con
il mainstream, se disponibile, ma fuori da format e schemi attuali, poco adatti
alle nuove esigenze.
Condivideremo con orgoglio i contenuti autentici, gli esempi di impegno civile,
le esperienze che fioriscono nella società italiana, spesso invisibili. Creano
fiducia. Evidenzieremo bisogni che non hanno espressione.
Siamo abituati a fare molto con poco: quando si lavora per passione, il
risultato è spesso sorprendente.
Vogliamo dare vita a un esempio virtuoso, che possa contagiare anche il
mainstream, portando aria nuova, formati nuovi, uno stile nuovo. Ci auguriamo
infatti che questo spazio, raggiunto l’obiettivo, possa diventare superfluo.
La proposta
Chiediamo un’opportunità concreta:
uno spazio settimanale, autogestito, su ognuno dei tre canali principali della
RAI (Rai 1, Rai 2, Rai 3), in tre giorni differenti, in fascia tardo-pomeridiana
e serale.
Conclusione
Incontriamoci. Creiamo l’occasione di confronto sincero, civile e aperto.
Portiamo senza indugio l’opinione pubblica italiana all’altezza delle sfide dei
tempi.
Con fiducia e spirito di collaborazione
Per firmare:
https://forms.gle/ijKqXwygq93mtPmWA
Redazione Italia