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Lettera indignata alle consigliere che hanno votato Sì alla delibera sul nuovo San Siro
70 attiviste e cittadine ambientaliste milanesi hanno scritto una lettera aperta alle donne consigliere che hanno votato Sì alla delibera sul progetto del nuovo San Siro, manifestando la propria indignazione. In fondo al testo il link alla petizione su change.org per aggiungere la propria firma.  Lettera aperta alle consigliere Elena Buscemi, Monica Romano, Natascia Tosoni, Diana De Marchi, Alice Arienta, Angelica Vasile, Beatrice Uguccioni, Roberta Osculati, Simonetta d’Amico e Elisabetta Nigris del Partito Democratico; Marzia Pontone (ListaSala) e Giulia Pastorella (Riformisti con Sala). Care “compagne”, vogliamo esprimervi la nostra delusione, la nostra indignazione per il vostro voto che ha contribuito all’approvazione della delibera e la nostra intenzione di non lasciar cadere la questione San Siro. Pensavamo che voi, in quanto donne della sinistra, condivideste l’anelito a una Milano ambientalista, costellata di polmoni verdi e di parchi, giusta e attenta nella difesa della natura e del suolo. Alcune di noi – vostre elettrici e no – vi hanno inviato appelli affinché votaste la delibera con indipendenza di pensiero e di coscienza per il bene pubblico. Non riusciamo a trovare scusanti per il vostro avallo a questa operazione che defrauda la cittadinanza di una sua proprietà pubblica, tra le più iconiche e amate. Né riusciamo a giustificare perché vi siate assunte l’onere di votare una delibera che la stessa Giunta non ha votato, astutamente accollandone a voi consigliere e ai consiglieri la responsabilità. Non riusciamo a capire cosa vi abbia indotto a votare Sì essendo a conoscenza che: -i lavori di abbattimento dello stadio provocheranno danni pesantissimi per l’ambiente e per il quartiere; -il Parco dei Capitani sarà distrutto e l’area sarà cementificata con ulteriore consumo di suolo, inquinamento e distruzione di verde; -lo stadio Meazza, pur essendo dichiarato dal CIO idoneo per le Olimpiadi, sarebbe inadatto per eventi internazionali secondo una narrazione contraddittoria e assurda; -la capienza numerica dei posti in un nuovo stadio non sarà maggiore rispetto all’attuale, al contrario del costo dei biglietti e degli abbonamenti; -i Club sono già indebitati con il Comune e non possono firmare alcun contratto se prima non saldano il debito; -i fondi d’investimento proprietari delle squadre sono opachi e legati a finanziarie con sedi in paradisi fiscali; -il comitato antimafia, nelle persone di Nando Dalla Chiesa e di David Gentili, ha mostrato preoccupazione perché non è garantito che saranno bloccate eventuali infiltrazioni mafiose; -il contratto contiene una clausola leonina e ricattatoria, lo scudo penale per la società rappresentante delle squadre, assolutamente irricevibile da parte di un Ente pubblico; -il sottopasso Patroclo, costato milioni di soldi pubblici, sarà abbattuto e rifatto a scomputo degli oneri di urbanizzazione, per esigenze del nuovo stadio e della nuova proprietà privata. Con rammarico constatiamo che come donne avete dimostrato una subalternità al potere maschile e maschilista: è maschilista il metodo con cui è stata approvata questa delibera, impedendo un ampio confronto con la cittadinanza (la proposta di un doveroso Referendum è stata rigettata) e costringendo il Consiglio Comunale a decidere in poche ore, senza la possibilità di discutere e approvare gli emendamenti. Ci chiediamo: dove sono finite l’autonomia e l’indipendenza femminile e femminista delle donne di sinistra? Avete dimostrato che sono solo parole vuote utili a nascondere la subalternità al volere del vostro partito politico. Sottoscrivono le cittadine ambientaliste: -Nadia Boaretto, ecofemminista -Anita Sonego, già consigliera comunale -Adriana Berra, Facciamo l’appello – rete per Milano verde ed equa -Irene Pizzocchero, Facciamo l’appello – rete per Milano verde ed equa -Cristina Simonini, Facciamo l’appello – rete per Milano verde ed equa -Daniela Macchi, Facciamo l’appello – rete per Milano verde ed equa -Maria Castiglioni, Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere -Valeria Bacchelli, Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere -Carla Maragliano, Associazione Parco Piazza D’Armi – Le Giardiniere -Cristina Cusi, Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere -Erica Rodari, Comitato Milanese Acqua Pubblica -Carla Bottazzi, Comitato Milanese Acqua Pubblica -Serenella Fabiani, Baiamonti Verde Comune -Cinzia Massironi, Baiamonti Verde Comune -Marilena Mazzanti, Baiamonti Verde Comune -Elisabeth Bohr, Baiamonti Verde Comune -Susanna Sinigaglia, Rete dei Comitati della Città metropolitana di Milano -Elisabetta Panina, comitato Salviamo Parco Bassini -Alberta Cazzani, docente, comitato Salviamo Parco Bassini -Lucia Tozzi, studiosa di politiche urbane -Caterina Carati, Coordinamento tutela del Verde Cintura Urbana di Milano-Parco Ovest -Raffaella Latella, Italia Nostra Milano Nord Ovest -Silvana Galbusi, Associazione Gruppo Verde San Siro -Laura Leoni, Associazione Gruppo Verde San Siro -Isabella Barato, Comitato Proteggiamo Montestella -Serena Antolini, #BagnaMI (ForestaMI e poi DimenticaMI) -Edi Faoro, #BagnaMI (ForestaMI e poi DimenticaMI) -Sonia Monduzzi, #BagnaMI (ForestaMI e poi DimenticaMI) -Luciana Pellegreffi, Associazione Schierarsi Milano -Rossella Ruffolo, Associazioni Schierarsi Milano -Marialaura De Franceschi, Comitato Alberi per Boschiamo -Marina De Lorenzo -Lucia Hollstegge, Comitato Difesa Ambiente zona 5 -Floriana Lipparini, Città Benecomune -Luisa Bordiga, Torre Liprando -Barbara Bonazzi, medica e ambientalista -Emanuela Ronzone, attivista, Novegro -Margherita del Piano, fotografa e attivista -Cristina Maccarrone, giornalista -Mariella Cappelluti -Tiziana Riva -Patrizia Rossetti -Lidia Pola -Idanna Matteotti, attivista -Giovanna Frisoli, insegnante e attivista -Dilva Giannelli, art director e attivista -Luce Resinanti, artista -Paola Majerna, artista -Gaia Paola Brolis, attivista ambientale -Maria Vegeto, docente e architetto -Candida Felici, docente e musicista -Tiziana Colasanti, insegnante e scrittrice -Claudia Corvi -Gianna Bucci -Paola Messaglia -Paola Galloni -Barbara Schinaia -Sara Rapisca -Cesarina Damiani, femminista -Ross Cunzolo, femminista -Maria Pierri, femminista -Elena Cianci, femminista -Parisina Dettoni, femminista -Giuliana Peyronel, bibliotecaria -Valeria Piepoli -Graziella Sacchetti -Cinzia Tosi -Silvana Leone -Piera Vismara -Francesca Rossi Iniziativa promossa da Facciamo l’appello, rete per Milano verde ed equa https://www.facebook.com/facciamolappello Link per firmare la petizione Redazione Milano
Nella Milano di Sala la partecipazione… che delusione!
A Milano si apre il terzo Forum della Partecipazione della Giunta Sala, ma i comitati accusano: la partecipazione spontanea e scomoda per il Comune non piace e viene silenziata. In occasione dell’apertura del terzo Forum della Partecipazione organizzato dall’Assessora alla Partecipazione Gaia Romani, è piovuta anche nella sua casella email la lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi, con cui i firmatari della prima “DRI dei cittadini” lamentano di essere ancora in attesa – dopo un anno e mezzo! – di essere convocati in Consiglio per formulare la loro Domanda a Risposta Immediata (DRI) sul consumo di suolo nel milanese. La raccolta delle 100 firme necessarie per presentare la DRI fu organizzata nell’autunno 2023 da “Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo”, rete di una cinquantina di comitati e associazioni che aveva già protocollato a Palazzo Marino, due volte, un appello per l’azzeramento del consumo di suolo rivolto al Sindaco Sala e alla sua Giunta. L’ideatrice dell’appello, l’ex Consigliera Comunale Patrizia Bedori, qualche anno prima aveva fatto inserire nel Regolamento comunale della partecipazione la possibilità per i cittadini di presentare in Consiglio, direttamente e senza l’intermediazione di un consigliere, una Domanda a Risposta Immediata. Quella sul consumo di suolo sarebbe la prima DRI mai rivolta direttamente dai cittadini in Consiglio, un momento di vera partecipazione dal basso che l’Assessora Romani avrebbero dovuto sostenere e valorizzare. Invece, ci sono voluti solleciti scritti, una lettera al Difensore civico e un flash mob dei cittadini col bavaglio in Consiglio Comunale prima che, ben sette mesi dopo l’inoltro delle 100 firme con la domanda, il portavoce dei firmatari venisse convocato per porre la DRI in Consiglio, in un’unica data in cui aveva un importante impegno pregresso. Il portavoce però chiese subito di riprogrammare la convocazione. Da allora sono trascorsi altri dodici mesi e nulla è più successo, a parte altri solleciti dei cittadini caduti nel vuoto. Ma ora i cittadini con la loro lettera hanno fatto sapere a Buscemi e Romano che non intendono rinunciare al loro diritto di porre la DRI in Consiglio. Nella lettera vi è anche un accenno a un altro recente episodio di partecipazione “silenziata”: il blocco della petizione per la richiesta di un bonus del 30% sugli abbonamenti ATM pubblicata dai cittadini nell’area “Milano Partecipa” del Comune di Milano. Qui di seguito il testo della lettera, inviata anche al Sindaco e ai Consiglieri Comunali: Lettera aperta alla Presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi, e per conoscenza all’attenzione dell’Assessora alla Partecipazione Gaia Romani Gentile Presidente Buscemi, come lei ben sa, dalla scorsa consiliatura è possibile da parte dei cittadini porre delle domande a risposta immediata (DRI) ai componenti della Giunta, una nuova norma del “Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare” che permette ai cittadini di entrare nel Consiglio Comunale con diritto di parola alla pari delle consigliere e dei consiglieri. A novembre 2023 depositammo all’ufficio protocollo di Palazzo Marino una Domanda a Risposta Immediata sul consumo di suolo in città. Abbiamo sollecitato varie volte – anche scrivendo al Difensore civico – e lei l’ha infine calendarizzata a giugno 2024. Purtroppo il nostro delegato nel giorno da lei indicato era indisponibile, perciò abbiamo subito chiesto la ri-calendarizzazione e da allora siamo in attesa di nuova convocazione. Ora siamo giunti a maggio 2025 e stiamo ancora aspettando. Noi non intendiamo rinunciare al nostro diritto di porre la DRI al Consiglio Comunale e siamo quindi a chiederle di individuare una nuova data per la nostra convocazione. Con l’occasione, le ricordiamo che anche la proposta di delibera consiliare sul consumo di suolo depositata dal Consigliere Monguzzi giace in stand by da mesi. Venerdì 16/5 si aprirà il terzo Forum della Partecipazione, organizzato dall’Assessora Gaia Romani per dimostrare l’interesse della giunta verso la partecipazione dei cittadini. Tuttavia quando i cittadini si organizzano spontaneamente, utilizzando gli istituti (DRI) e i canali di partecipazione (area web “Milano Partecipa”) comunali, la loro richiesta di partecipare in realtà viene rimbalzata – come è accaduto con la DRI – o bloccata, come è avvenuto recentemente con la petizione per la richiesta di un bonus del 30% sul costo degli abbonamenti ATM che sul portale del Comune stava raccogliendo tantissime firme e per questo motivo è stata chiusa a 1.000 firme nonostante il regolamento permetta di raccoglierne molte di più. La partecipazione scomoda per il Comune, quella proposta dal basso dai comitati civici e dalla cittadinanza attiva, a Milano non sembra trovare spazio. Le inviamo nuovamente il testo della DRI, in allegato, confidando in una sua celere risposta per la nuova calendarizzazione. Cordialmente I cittadini che hanno sottoscritto la richiesta di DRI. Ufficio stampa di Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo facciamolappellocomunicazioni@gmail.com Redazione Milano