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FERRARA: 20 ANNI FA, L’OMICIDIO POLIZIESCO DEL 18ENNE FEDERICO “ALDRO” ALDROVANDI
20 anni fa, poche ore dopo il pestaggio poliziesco ai danni dell’ultras bresciano Paolo Scaroni nella stazione FS di Verona, a un centinaio di chilometri di distanza altri 4 poliziotti uccidono il 18enne Federico Aldrovandi. E’ la notte di sabato 25 settembre quando Aldro, 18 anni, rientra a piedi a casa sua attraversando il centro della sua città, Ferrara, dopo una serata trascorsa con alcuni amici. Aldro incrocia, suo malgrado, la volante Alfa 3, con a bordo i poliziotti Enzo Pontani e Luca Pollastri. Dopo poco tempo arriva la volante Alfa 2, con altri due poliziotti, Monica Segatto e Paolo Forlani. Il supposto “scontro” tra Federico e gli agenti si trasforma in un pestaggio, 4 contro 1. Federico muore così, sull’asfalto, schiacciato dalla forza dei 4 agenti per quella che in termini medici si chiama “asfissia da posizione” una forte compressione al torace. La famiglia sarà avvisata ore dopo. Pontani al centralinista del 113 dirà testualmente: ”abbiamo avuto una lotta di mezz’ora con questo”. E poi “cioè, l’abbiamo bastonato di brutto”. Federico rimane a terra, privo di vita, sfigurato in volto, col cranio sanguinante e 54 lesioni: tante ne certificherà la perizia medico legale di parte civile. Il 6 luglio 2009 i 4 poliziotti vennero condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”. Il 21 giugno 2012 la Cassazione ha confermato la condanna Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, poi in gran parte indultati grazie una legge pensata per quegli appartenenti alle forze di polizia morti o rimasti invalidi…in servizio. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Patrizia Moretti, mamma di Federico  “Aldro” Aldrovandi, 20 anni dopo.  Ascolta o scarica La ricostruzione di quanto accadde, il 25 settembre 2005, a Ferrara con l’omicidio poliziesco di Federico Aldrovandi nella puntata di “Storia di Classe”, trasmissione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica    
CRESCONO I RAPPORTI MILITARI ITALIA-ISRAELE: APPROVATO L’ACQUISTO DI FORNITURE PER 1,6 MILIARDI
Passato in sordina un nuovo accordo tra Italia e Israele in tema di cooperazione militare: lo scorso 6 maggio è stato approvato dalla maggioranza di governo, in Commissione Bilancio della Camera, lo schema di decreto ministeriale SMD 19/2024 dal valore di oltre 1,6 miliardi di euro per implementare una piattaforma aerea di ultima generazione: sarà utilizzata per condurre attività di diversa natura, in primo luogo di spionaggio. La tecnologia israeliana di questi sistemi è stata testata in decenni di occupazione ed ora potrà essere utilizzata dall’Italia. Gli aerei che saranno coinvolti, i Gulfstream G-550, sono aeromobili civili che verranno convertiti in aerei spia, dotandoli proprio dei sistemi tecnologici prodotti da Israele. L’Atto del Governo n. 264, sottoposto a parere parlamentare, cui esame è durato cinque minuti, rafforza di fatto i già strettissimi legami militari tra l’Italia e la macchina genocida sionista. Altra questione in tema di cooperazione militare tra Italia e Israele riguarda un Memorandum d’intesa tra i due governi. L’accordo è stato siglato a Parigi nel 2005 e si rinnova automaticamente ogni cinque anni. Il prossimo rinnovo è previsto per l’8 giugno. Il governo italiano sarebbe ancora in tempo per annullare il rinnovo. Ai nostri microfoni Domenico Gallo, già magistrato e già presidente di sezione di Cassazione. Ascolta o scarica