PAVIA: BLOCCATO LO SFRATTO DI UNA FAMIGLIA CON MINORI, “LA PROPRIETÀ UNO DEI PALAZZINARI PIÙ RICCHI” DELLA CITTÀQuesta mattina alle ore 8 presso via Cardano, nel centro di Pavia, si sono
presentati attiviste e attivisti dell’Assemblea per il diritto alla casa di
Pavia per impedire uno sfratto. La famiglia che avrebbe dovuto lasciare
l’appartamento, è composta da una coppia di origini egiziane con un bambino di 3
anni e una bambina di 5 mesi: il padre ha perso il lavoro da qualche mese e non
è più riuscito a pagare l’affitto.
La famiglia aveva fatto domanda per ottenere un contributo per morosità
incolpevole, “che il proprietario dovrebbe accettare”. Tuttavia
l’amministrazione “non è riuscita, in ben sette mesi, a prendere in carico la
domanda di contributo presentata dalla famiglia lo scorso ottobre”.
Come raccontato ai nostri microfoni da Stefano, attivista anti sfratti pavese,
“la proprietà è di uno dei palazzinari più ricchi della città, che gestisce
centinaia di case in affitto, come in questo caso piene di muffa e a prezzi
esorbitanti”.
In occasione del quinto accesso previsto per oggi, poco dopo l’arrivo dei
solidali, si sono presentate la polizia, i vigili urbani, la Digos, l’assistente
sociale, il rappresentante della proprietà e l’ufficiale giudiziario che si è
rifiutato di dialogare con i solidali dell’Assemblea per il diritto alla casa.
“Ci siamo barricati nella palazzina, la polizia ha tentennato, non si aspettava
questa mossa e non ha cercato di entrare”, quindi dopo una mezzoretta
l’ufficiale giudiziario ha rinviato lo sfratto alla fine del mese.
La famiglia ha diritto ad una casa popolare, ma attualmente né Comune né ALER le
hanno assegnato l’alloggio che le spetta. Attiviste e attiviste pretendono casa
e diritti per tutti, in particolare chiedono al Comune che “i diversi milioni di
euro avanzati dal bilancio comunale vengano destinati alla ristrutturazione
delle case popolari attualmente vuote”. A Pavia ci sono “seicento case vuote, lo
stesso numero di persone che sono in lista per la casa popolare. Se
ristrutturassero, ci sarebbe una casa per tutte”.
Il racconto di Stefano, dell’Assemblea per il diritto alla casa di Pavia.
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