Questa Europa non siamo noi
Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa: si celebra infatti il 75º anniversario
della dichiarazione presentata il 9 maggio 1950 dall’allora Ministro degli
Esteri francese Robert Schuman. Nel documento si proponeva la creazione di una
Comunità europea del carbone e dell’acciaio, i cui membri avrebbero messo in
comune la produzione di questi materiali. La CECA è stata la prima di una serie
di istituzioni europee sovranazionali.
Il testo esordiva con queste parole: “La pace mondiale non potrà essere
salvaguardata se non con sforzi creativi….Il contributo che un’Europa
organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il
mantenimento di relazioni pacifiche.”
Pace mondiale, sforzi creativi, contributo al mantenimento di relazioni
pacifiche sono queste le prime parole e propositi per quella che doveva essere
un’Europa determinata a non entrare mai più in guerra e a ricercare pace e
prosperità per la propria comunità.
Per commemorare questo evento si svolgeranno celebrazioni in Italia un po’
ovunque; Milano non è da meno, decidendo di associare questa ricorrenza
all’edizione 2025 della Milano Civil Week. Il titolo della manifestazione è
“L’Europa siamo noi”.
Il terzo settore e i volonterosi cittadini milanesi, ossia la parte migliore
della nostra comunità, sono stati chiamati con la loro operosità e centinaia di
laboratori, conferenze, attività sul campo ad essere, loro malgrado, testimonial
nel promuovere “i valori di democrazia, inclusione e solidarietà che fondano
l’Unione Europea” così come recita il manifesto della Civil Week.
Ma qualcuno non sembra essere d’accordo, non tanto sui principi e i valori,
quanto sull’associazione che i promotori della manifestazione (Comune di Milano
con il Sindaco Sala e il Corriere della Sera) hanno operato.
Un gruppo di attivisti si è chiesto: “Ma di quali principi e valori stiamo
parlando?” L’Europa nella quale viviamo è quella idealizzata dai media e da
queste “celebrazioni”, o siamo in una dimensione distopica dove parole di verità
racchiudono una realtà di menzogna?
La risposta non lascia alcun dubbio. Il volantino che verrà distribuito in
Piazza Mercanti, dove si terranno gli incontri istituzionali, è chiaro ed invita
a un risveglio dall’incantesimo delle belle parole, dal vuoto di senso di queste
rispetto alla realtà dei fatti.
Recita il volantino “Associare il concetto dell’Europa (per ciò che l’Europa sta
esprimendo e non per quello che dovrebbe essere) alla manifestazione della
Milano Civil Week è una chiara operazione di propaganda… L’Europa siamo noi non
è che l’ultimo goffo tentativo, rispetto ad altre recenti e patinate
manifestazioni, di associare “(o meglio strumentalizzare) il buono, il bello, il
giusto, in questo caso l’operosità, con il meno buono spirito guerrafondaio del
Rearm Europe, che sottrae risorse fondamentali ai veri bisogni dei cittadini…”
Gli attivisti del CLN Resistenza di Milano non ci stanno e dicono:
“QUESTA EUROPA NON SIAMO NOI”
– Non siamo l’Europa che chiama al riarmo per una prossima guerra
– Non siamo l’Europa che censura e reprime ogni pensiero ed espressione non
allineata
– Non siamo l’Europa che gira le spalle con un silenzio mortale al genocidio che
si sta compiendo a Gaza
Loretta Cremasco