Milano, VI Commissione Ambiente all’esame del progetto Montello Spa: “II territorio bergamasco è sull’orlo del collasso ambientale. L’incenerimento non è economia circolare”
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una Mozione n. 355 del PD
(Davide Casati) del 23 settembre 2025 che esprime contrarietà al progetto
d’incenerimento di Montello, impegnando la Giunta Regionale a trasmettere la
posizione negativa alla Conferenza dei servizi. Tale mozione ha previsto che la
VI Commissione Ambiente, Energia, Clima, Protezione Civile (Commissione
regionale) avvii un percorso di audizioni entro 60 giorni per valutare
l’inserimento, nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, di criteri che
tengano conto delle emissioni cumulative territoriali come criterio per
escludere o penalizzare nuovi impianti. La “VI Commissione Ambiente” è la
commissione regionale competente per ambiente, energia, clima, protezione
civile. Nel caso del progetto dell’inceneritore di Montello, la mozione
approvata ha previsto che l’Ufficio di Presidenza della VI Commissione
promuovesse audizioni (interviste, incontri) entro 60 giorni allo scopo di
valutare come modificare il Piano Regionale dei Rifiuti includendo criteri
ambientali più rigorosi, ad esempio le emissioni cumulative e non solo quelle
del singolo impianto.
Ecco le appartenenze politiche (gruppi / liste) per alcuni dei componenti della
VI Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Lombardia:
Alessandro Cantoni, Lombardia Ideale – Fontana Presidente
Riccardo Pase, Lega – Lega Lombarda Salvini
Michela Palestra, Patto Civico
Giorgio Bontempi, Fratelli d’Italia
Giuseppe Licata, Azione – Italia Viva – Renew Europe
Paola Pollini, Movimento 5 Stelle
Alfredo Simone Negri, Partito Democratico – Lombardia Democratica e Progressista
Pietro Luigi Ponti, Partito Democratico – Lombardia Democratica e Progressista
Roberta Vallacchi, Partito Democratico – Lombardia Democratica e Progressista
Giacomo Zamperini, Fratelli d’Italia
Riccardo Vitari, Lega – Lega Lombarda Salvini
La Commissione deve fungere da organismo di analisi tecnica/politica, ascoltando
cittadini, enti, esperti, per formulare proposte che potrebbero condizionare
l’iter autorizzativo o la legislazione regionale su nuovi impianti simili.
Alle audizioni hanno partecipato:
• la Direzione Generale Ambiente e Clima della Regione Lombardia,
• ARPA Lombardia,
• la Provincia di Bergamo,
• il Comune di Montello,
• la società Montello S.p.A.
Riportiamo di seguito i contenuti delle tre udienze della VI Commissione
Ambiente che, in modo graduale, hanno portato risultati soddisfacenti.
13 OTTOBRE 2025 – PRIMA UDIENZA DELLA VI COMMISSIONE: POSIZIONI FERME SUL CASO
MONTELLO
Nella prima udienza della VI Commissione regionale, avvenuta il 13 ottobre 2025
a Milano, presso le sedi di Regione Lombardia, dedicata al progetto
dell’inceneritore di Montello, le posizioni delle parti sono rimaste immutate.
La Montello S.p.A. ha ribadito la propria intenzione di procedere con la
realizzazione dell’impianto, mentre il Comune di Montello ha confermato con
decisione il proprio no al progetto.
Durante la seduta sono intervenuti diversi consiglieri regionali, tra cui Paola
Pollini (Movimento 5 Stelle), che ha ricordato come in Lombardia siano già
presenti 24 inceneritori e oltre 70 impianti di trattamento e coincenerimento
dei rifiuti, sottolineando quindi la mancanza di necessità di nuove strutture di
questo tipo nella regione.
Per il resto, durante la Prima Udienza sono stati formulati giudizi nettamente
favorevoli nei confronti dell’azienda, ancora prima che si procedesse
all’ascolto, in primis, dei tecnici con competenze indispensabili per
un’adeguata valutazione, nonché di tutti i soggetti coinvolti, cittadini
compresi, che da anni subiscono gravi disagi a causa delle emissioni e dei
miasmi prodotti dall’impianto.
Durante la seduta sono state pronunciate affermazioni che, per tono e contenuto,
hanno assunto i tratti di un elogio nei confronti dell’azienda, come ad esempio
il riferimento del Presidente Cantoni a un “grandissimo lavoro da parte
dell’azienda Montello” e la frase, dallo stesso pronunciata, “non penso che
siate dei pazzi scatenati che vogliate inquinare voi stessi prima degli altri”.
Tali espressioni, unitamente ad altri giudizi analoghi del Vicepresidente Pase,
appaiono difficilmente conciliabili con il ruolo di garanzia e imparzialità che
la Commissione è chiamata a esercitare.
In particolare, risulta centrale la questione relativa all’ipotesi di
realizzazione, presso l’impianto Montello S.p.A., di una nuova linea di
trattamento termico, la cui costruzione sarebbe autorizzata esclusivamente in
virtù di una deroga normativa, in un’area in cui tale tipologia di impianto non
sarebbe normalmente consentita.
Un simile approccio, che antepone elogi e valutazioni premature all’esame
puntuale e scientifico delle problematiche ambientali e sanitarie, rischia di
apparire non solo fuori luogo, ma anche come una palese sottovalutazione delle
sofferenze delle comunità locali, che attendono risposte concrete e trasparenti.
Non si può ignorare che la nascita di questa Commissione è stata dettata proprio
dall’esigenza di affrontare e risolvere criticità documentate e gravi, non certo
per celebrare l’operato di chi è stato oggetto di numerose segnalazioni per
problematiche che da anni destano forte preoccupazione nel territorio.
Si ritiene pertanto necessario ribadire che la funzione istituzionale della
Commissione deve essere quella di assicurare un’indagine rigorosa, imparziale e
approfondita, capace di restituire ai cittadini e ai decisori pubblici un quadro
chiaro, fondato su dati certi e analisi scientifiche, e non una vetrina per
proclami favorevoli e di parte. Sarebbe indispensabile che il Presidente e il
Vicepresidente della VI Commissione chiariscano in modo puntuale le modalità e i
criteri che hanno guidato la conduzione della seduta del 13 ottobre, affinché
sia garantita la massima trasparenza e correttezza procedurale nello svolgimento
dei lavori consiliari.
La VI Commissione, che avrebbe dovuto individuare una possibile soluzione
condivisa, non è riuscita a far convergere le posizioni delle parti. Sono state
fissate altre due udienze, previste per il 23 ottobre e il 29 ottobre. In
quest’ultima data saranno ascoltati i consiglieri regionali, tra cui Onorio
Rosati, che sarà accompagnato da due consulenti forniti dal comitato “Aria
Pulita Tomenone”. Dopo le due sedute, la decisione definitiva sarà rimandata
alla Conferenza dei Servizi, chiamata a valutare il progetto e le relative
osservazioni.
La seduta, presieduta da Alessandro Cantone (gruppo Fontana Presidente), si è
conclusa con un ampio elogio alla Montello S.p.A., un commento che ha suscitato
non poche perplessità tra chi teme il pesante impatto ambientale che
l’inceneritore potrebbe avere sul territorio.
29 OTTOBRE 2025 – SECONDA UDIENZA DELLA VI COMMISSIONE: INSOSTENIBILITÀ DI UN
PROGETTO
La seconda seduta della VI Commissione Ambiente di Regione Lombardia, dedicata
al progetto di realizzazione di un nuovo inceneritore (termovalorizzatore)
presso la Montello S.p.A. nel Bergamasco, ha messo in luce una saturazione
impiantistica insostenibile e sollevato forti dubbi tecnici, sanitari e
strategici sul futuro della gestione dei rifiuti in Lombardia. Il dibattito ha
evidenziato come la necessità di regolamentare con urgenza la concentrazione di
impianti sia una priorità.
Montello: Un Impianto Troppo Grande per Essere “Solo” un Residuo Aziendale
L’analisi tecnica dell’ing. Perotti, esperto del Comitato Tecnico-Scientifico,
ha posto in evidenza un nodo cruciale: il nuovo impianto, con una potenza
termica che si stima intorno ai 154 MW, è un’opera di dimensioni enormi, circa
due terzi dell’inceneritore Silla 2.
L’ingegnere ha sottolineato come non abbia senso costruire un’opera per poi non
esercirla a piena potenzialità. La conseguenza è chiara: se l’impianto venisse
realizzato, richiederebbe l’incenerimento a pieno regime delle sue 250.000
tonnellate annue di capacità.
II Paradosso dell’Importazione: Come ricordato dalla Consigliera Pollini, questo
dimensionamento rischia di imporre alla Regione di importare ancora più rifiuti
(da Campania, Sicilia, Roma, Calabria) per far funzionare l’impianto, aggravando
una condizione ambientale già fragile. Già oggi, 900.000 tonnellate della
capacità operativa lombarda provengono da fuori Regione.
Il Carico Nazionale: Il Dott. Enzo Favoino, coordinatore scientifico di Zero
Waste Europe, ha confermato che l’impianto di Montello coprirebbe circa il 50%
del plasmix (scarti di plastica) incenerito oggi in Italia.
Incenerire non è Economia Circolare
É emersa una forte critica alla narrazione che inquadra l’incenerimento come
parte dell’economia circolare. Il Dott. Favoino ha ribadito che, secondo il
diagramma europeo a farfalla, il recupero energetico (o incenerimento) è
classificato come “perdita netta” (leakage), un intervento lineare per
definizione perché distrugge il materiale e la risorsa in esso contenuta.
Violazione del Principio DNSH: Il principio europeo “Do No Significant Harm”
(DNSH) esclude l’incenerimento dai finanziamenti, poiché crea danno sia alle
strategie di decarbonizzazione (emette CO2 fossile, paragonabile al carbone) sia
all’agenda dell’economia circolare, provocando un “ingessamento del sistema” che
blocca il potenziale di riciclo.
Direttiva Imballaggi: In risposta a un Consigliere, Favoino ha precisato che il
Regolamento UE 40/2025 sugli imballaggi, pur prevedendo eccezioni per gli scarti
non riciclabili, non rende l’attività “circolare.” L’incenerimento rimane
un’attività lineare.
Gli Impatti Sanitari: I Dubbi Tecnici di ATS
L’ATS Bergamo ha segnalato che non sussistono al momento le condizioni per
esprimere una valutazione tecnica definitiva sull’impianto. Rispetto
all’approccio tossicologico, ATS osserva che «la costruzione degli scenari
emissivi … risulta non esaustivamente definita e non adeguatamente integrata».
Rispetto all’approccio epidemiologico, ATS indica «criticità rilevanti» fra cui:
* la limitata inclusione di inquinanti nell’assessment quantitativo;
* modalità non chiare nella definizione della popolazione esposta;
* l’utilizzo di dati sanitari non aggiornati (ad esempio mortalità e ricoveri
fino al 2019; incidenza tumori fino al 2017) ;
* una «scarsa considerazione del principio di precauzione».
ATS fa quindi presente che, in considerazione degli elementi istruttori finora
disponibili, vi sono delle criticità evidenti. ATS Bergamo ha confermato il suo
ruolo di supporto tecnico, richiedendo approfondimenti per poter esprimere una
valutazione conclusiva. Il Dott. Giupponi e il Dott. Del Brocco hanno
evidenziato la necessità di ulteriori integrazioni, tra cui
Valutazione Epidemiologica: ATS ha chiesto di estendere la valutazione con un
approccio epidemiologico per considerare lo stato di salute attuale della
popolazione e gli effetti cumulativi con la situazione ambientale preesistente,
integrando l’approccio tossicologico.
Criticità Aperte: Sono state sollevate criticità sulla definizione degli scenari
emissivi e l’esclusione dalla valutazione tossicologica dei potenziali impatti
sulla catena alimentare animale-uomo, in un territorio con attività zootecniche.
La Dott.ssa Mattioni di Rete Ambiente Lombardia ha rincarato la dose, citando i
dati ARPA che mostrano un livello massimo di inquinamento (livello 5 per ossidi
di azoto e PM2.5) proprio nell’area di Montello. Ha poi segnalato che la
provincia di Bergamo è già interessata dalla presenza di sei grossi impianti di
incenerimento.
La Consigliera Pollini ha rilevato l’impressionante alta concentrazione di
impianti in un’unica provincia, richiamando la responsabilità di normare anche
il numero e la distribuzione degli inceneritori, come già avviene per le
discariche.
Bilanciare Economia e Salute: L’interesse Pubblico al Primo Posto
Il Presidente della Commissione ha sottolineato la necessità di mediazione,
ricordando che un’impresa deve poter generare lavoro ed economia.
Tuttavia, il Consigliere Rosati ha concluso che, sebbene sia giusto provare a
bilanciare gli interessi, l’interesse generale passa “prima di tutto da quello
dei cittadini”. La prioritá, ha aggiunto, è la tutela delle comunitá locali
rispetto al legittimo interesse del privato.
La Prospettiva: Urgente Revisione della Pianificazione Rifiuti
La vicenda Montello S.p.A. si conferma un campanello d’allarme che richiede una
riflessione normativa di ampio respiro.
La Commissione ha preso atto che l’assenza di un tetto massimo di inceneritori
in Lombardia è un segnale critico che merita un urgente intervento nel Piano
Regionale di Gestione dei Rifiuti (PNGR) per introdurre condizioni più chiare
per questi impianti.
3 NOVEMBRE 2025 – TERZA UDIENZA DELLA VI COMMISSIONE: EMERSE FORTI CRITICITÀ
SULL’INCENERITORE
Lunedì 3 novembre 2025 alle ore 14:00 si è tenuta la terza audizione della VI
Commissione Ambiente, relativa alla mozione 355 “Inceneritore
Montello”. L’Associazione Aria Purita Tomenone ha portato all’attenzione dei
presenti tramite il proprio tecnico tutte le criticità e problematiche legate al
progetto dell’inceneritore.
Durante la seduta, esperti ambientali, medici dell’ISdE e tecnici qualificati
hanno espresso in modo chiaro e documentato il proprio parere contrario alla
realizzazione dell’impianto, evidenziando i rischi ambientali e sanitari
connessi a tale scelta.
Alla luce delle relazioni e dei contributi scientifici presentati, riteniamo che
l’inceneritore non rappresenti alcun vantaggio né per la salute pubblica né per
il territorio, ma piuttosto una fonte di potenziale danno per l’ambiente e la
qualità della vita dei cittadini.
Aria Purita Tomenone ribadisce la necessità di puntare su politiche sostenibili
di gestione dei rifiuti, basate sulla riduzione, il riuso e il riciclo, in linea
con i principi dell’economia circolare e con le direttive europee in materia. Si
evidenziano un incremento delle emissioni ed in particolare ossidi di azoto,
acido cloridrico e metalli pesanti e il peggioramento delle concentrazioni degli
inquinanti nelle colture considerate come lattuga e uva e senza tenere conto che
il nuovo impianto si insedia in zone di pregio vinicolo DOC e DOCG.
https://www.bergamonews.it/2025/10/14/termovalorizzatore-montello-prima-audizione-in-regione-il-consiglio-ha-preso-degli-impegni-si-rispettino/839038/
https://www.bergamonews.it/2025/10/30/inceneritore-montello-secondo-ats-dati-incompleti-impossibile-valutare-gli-impatti-sulla-salute/843412/
Gli esperti: «Non servono altri inceneritori. L’impatto del progetto della
Montello? Non riusciremmo a calcolarlo» – Prima Bergamo
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Redazione Sebino Franciacorta