MEDIO ORIENTE: DALL’OCCUPAZIONE TOTALE DI GAZA ALLE BOMBE IN YEMEN E SIRIA. ALBERTO NEGRI COMMENTA I PIANI DI ESPANSIONE ISRAELIANANetanyahu aspetta solo il “via libera” di Trump per attuare il piano annunciato
per l’occupazione militare totale della Striscia di Gaza a tempo indeterminato
con deportazione nel sud della Striscia di oltre 2 milioni di
palestinesi. Intanto l’esercito israeliano prosegue il genocidio del popolo
palestinese. Nel pomeriggio di martedì 6 maggio 2025 un bombardamento ha colpito
una scuola-rifugio ad al-Bureji uccidendo 16 persone. Da inizio marzo, poi, non
entra un solo aiuto umanitario a Gaza, con gli ospedali nuovamente al collasso.
Nella Cisgiordania occupata i coloni sono scatenati e impuniti, con nuove
provocazioni anche a Gerusalemme, mentre l’esercito israeliano lancia un’ondata
di demolizioni a Tulkarem, assediata da 100 giorni esatti. A Nablus scontri
nella notte, ferito un giovane. Poco più a sud, l’esercito israeliano ha raso al
suolo il villaggio di Khalet a-Duqayqa, a Masafer Yatta, a Hebron. Intanto il
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp) ha rilasciato un
comunicato nel quale dichiara di ritenere lo stato di Israele responsabile della
vita del segretario generale Ahmat Saadat, detenuto nelle carcerei israeliane da
vent’anni e ora in gravi condizioni di salute. Il Fplp, nel comunicato, rinnova
il suo impegno per i prigionieri politici e rilancia la campagna per la loro
liberazione.
Le bombe israeliane, infine, sono state lanciate di nuovo anche sullo Yemen.
Stavolta sull’aeroporto internazionale della capitale Sanaa, dopo che nella
notte era stato distrutto lo scalo di Hodeida in una serie di raid che avevano
fatto 4 morti e 39 feriti in tutto il paese. “Le operazioni militari
continueranno, il sostegno dello Yemen alla Palestina non si fermerà fino alla
fine dell’aggressione e dell’assedio di Gaza”, risponde il governo guidato dal
movimento Ansar Allah, cioè gli Houthi, in un comunicato ufficiale. Nei giorni
scorsi l’Idf era tornato a bombardare la Siria con il pretesto di difendere la
minoranza drusa dagli attacchi delle milizie jihadiste ora al potere a Damasco.
Sui piani di guerra ed espansione israeliana in tutto il Medio oriente Radio
Onda d’Urto ha intervistato Alberto Negri, giornalista ed editorialista de Il
Manifesto. Ascolta o scarica.