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[2025-12-11] Cineforum: "Smetto Quando Voglio" @ De Lollis Underground
CINEFORUM: "SMETTO QUANDO VOGLIO" De Lollis Underground - Via Cesare De Lollis, 20 (giovedì, 11 dicembre 18:00) Proiezione “Smetto quando voglio” + aperitivo 📆 Giovedì 11 dicembre, 18.00 📍De Lollis Underground (Via Cesare de Lollis, 20) 🎓 La commedia italiana mette in luce le difficoltà che chi fa ricerca nel nostro paese si trova ad affrontare, dalla fuga dei cervelli alla precarietà come condizione di vita. L’Università italiana viene mostrata per ciò che è realmente, il luogo dove vince il baronismo, dove il contratto a tempo indeterminato diventa un sogno nel cassetto destinato a rimanere tale, dove le decisioni riguardo ai fondi di ricerca diventano affare della Politica più che di chi fa ricerca. Insomma alla fine in questo paese è meglio essere ricercati che ricercatori. 📣Il cineforum é parte della preparazione al prossimo ecolab che si terrà in Sapienza la prossima settimana: Università neoliberale, fucina di guerra. Il laboratorio sarà la seconda tappa del ciclo sull estrazione di valore 🏴‍☠️ Ci vediamo giovedì !
[2025-09-27] La ricerca è di chi la fa - Assemblea nazionale contro guerra e precarietà @ La Sapienza Università
LA RICERCA È DI CHI LA FA - ASSEMBLEA NAZIONALE CONTRO GUERRA E PRECARIETÀ La Sapienza Università - Piazzale Aldo Moro, 5, 00185 Roma RM, Italia (sabato, 27 settembre 09:30) PROGRAMMA: __Sabato 27 Settembre__ - ore 10:00-13:30 - Contro l'università in guerra: Bilancio e Prospettive il percorso delle assemblee precarie universitarie in dialogo con le lotte per lo sciopero del lavoro culturale e intellettuale precario, i movimenti contro la guerra, in solidarietà con il popolo palestinese - ore 13:30-15:00 - Pranzo Precario - ore 15:00-17:30 - Tavoli di Lavoro: . Pratiche di sciopero . Un punto tecnico: Tagli e Riforme . Contro la guerra, precarietà in convergenza . Laboratorio studentesco - ore 18:00-19:30 - Verso l'autunno caldo restituzione dei tavoli e aggiornamento del manifesto APU per immaginare e organizzare insieme le prossime mobilitazioni - ore 19:30-20:00 - Diritto allo studio è diritto alla casa dalle borgate alle università alziamo la voce, alziamo la testa __Domenica 28 Settembre__ - ore 9:30-13:00 - Quale sciopero per l'università? confronto in plenaria in vista di sciopero e mobilitazioni in autunno in dialogo con le sigle sindacali che hanno seguito il percorso delle assemblee precarie universitarie - ore 13:00-14:30 - Pranzo Precario - ore 14:30-16:30 - La ricerca è di chi la fa! sintesi e restituzione finale per le prossime lotte contro tagli, guerra e precarietà L'ASSEMBLEA E' PUBBLICA per facilitare l'organizzazione compilare il form al link COMUNICATO «Un paese che crede nel futuro investe nell’Università e nella ricerca». Con queste parole la ministra Bernini va fregiandosi in giro per l’Italia di aver «invertito la tendenza» e aumentato i fondi di finanziamento ordinario su cui fanno perno i bilanci di tutte le Università pubbliche. Tecnicamente, la ministra ha ragione: l’FFO per il 2025 è aumentato di 366 milioni di euro rispetto al 2024. Si tratta però di un aumento solo nominale, che avviene all’interno di una più generale politica di tagli che ha già prodotto un abbassamento dei fondi effettivi destinati al comparto Università e ricerca di 551 milioni. In ogni caso, è una misura del tutto insufficiente: queste risorse infatti non sono destinate a stabilizzazioni o nuove assunzioni, ma servono solo a tamponare i bilanci in rosso degli atenei, ancora schiacciati dal vincolo del pareggio di bilancio che rende impossibile investire sul personale non stabilizzato. La ministra, dunque, “dà i numeri”: mistifica la realtà per non assumersi la responsabilità politica delle sue scelte, nonostante le rivendicazioni di precarie e precari in mobilitazione tutto l’anno. Il definanziamento dell’Università italiana è strutturale, e non dipende da piccole variazioni annuali; la modifica del pre-ruolo fatta passare quest’estate, dopo che un anno di mobilitazioni aveva contribuito a bloccare la proposta di riforma della ministra Bernini, consegna a chi fa lavoro di ricerca un labirinto normativo le cui uniche certezze sono la precarietà e la povertà. Decine di migliaia di precari e precarie in questo momento lavorano con borse di studio e contratti che la normativa italiana non prevede più: assegni di ricerca, posizioni di ricercatore o ricercatrice di tipo A - molti dei quali finanziati con i fondi PNRR ormai esauriti - posizioni senza previsione né di stabilizzazione, né di proroga, né di accesso a nuovi contratti. Le nuove figure, inoltre, dagli incarichi di ricerca a quelli post-doc, ancora non possono essere attivate, perché mancano i decreti attuativi necessari. Le riforme avanzate da Bernini, dalla riconfigurazione del pre-ruolo all'abolizione del sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), minano alla base la prospettiva di una progressiva stabilizzazione delle nostre posizioni dopo il conseguimento del dottorato. Il messaggio è piuttosto chiaro: dal lavoro accademico non bisogna aspettarsi altro che precarietà e impoverimento. Le Assemblee precarie universitarie sono nate per respingere questa logica: una logica che precarizza il lavoro di ricerca, definanzia l’università pubblica e la ricerca scientifica, e allo stesso tempo destina miliardi alla spesa militare e alla guerra. Denunciamo quindi con forza questo intreccio e chiediamo il raddoppio delle risorse destinate all’FFO per raggiungere la media europea. Vogliamo inoltre che queste siano indirizzate in modo chiaro alla stabilizzazione del personale precario e alla creazione di percorsi di reclutamento certi, non a coprire i buchi di bilancio degli atenei e a sostenere l’economia di guerra. Per questo continuiamo ad organizzarci, ritrovandoci a Roma il 27 e 28 settembre in una grande assemblea nazionale, che sarà occasione di incontro e confronto anche per le studentesse e gli studenti in mobilitazione: la precarietà non può essere il nostro destino! Contro chi trincera i nostri atenei e imbavaglia le nostre voci critiche, contro chi ci silenzia, privandoci delle nostre libertà d'azione, continueremo a lottare. Mai più sotto il ricatto della precarietà: la ricerca è di chi la fa!
[2025-06-03] Ricerca è Lavoro - Presidio-Speakers' Corner @ Piazza Capranica
RICERCA È LAVORO - PRESIDIO-SPEAKERS' CORNER Piazza Capranica - Piazza Capranica, 00186 Roma RM (martedì, 3 giugno 15:30) ✊MARTEDÌ 3 GIUGNO SI TORNA IN PIAZZA Portiamo alla Camera dei Deputati l’Appello contro l’emendamento Occhiuto-Cattaneo e per il reclutamento straordinario: facciamo sentire la voce di migliaia di firme raccolte in pochi giorni! ⚠️ La scorsa settimana l’offensiva del Governo e della maggioranza contro l’Università pubblica ha visto un’accelerazione con precedenti rari. Il 19 maggio, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo Schema di Disegno di Legge che riforma il reclutamento; il giorno successivo, la Commissione VII del Senato ha approvato l’emendamento Occhiuto-Cattaneo al DL 45 in conversione. Con il primo, si elimina l’ASN e si estende il meccanismo premiale nella distribuzione delle risorse agli Atenei; con il secondo, si ritorna invece al DdL 1240, semplicemente sfoltito. In modo frammentato ma sistematico, saltando il confronto democratico con le parti sociali e in Parlamento, la Ministra Bernini completa il lavoro di demolizione avviato da Gelmini tra il 2008 e il 2010. ✂️ Questi interventi normativi, infatti, vanno letti alla luce dei tagli al FFO: 173 milioni solo per il 2024; la Legge di Bilancio del 2025, inoltre, prevede tagli per l’Università di 246 milioni per il 2025, 238 milioni per il 2026, 216 milioni per il 2027; nonché il limite del 75% della spesa destinata al rinnovo del turnover del personale che va in pensione. Colpisce negativamente, quindi, il giubilo della CRUI e dell’Accademia dei Lincei, che pensano che siano i diritti (del Contratto di Ricerca), e non l’assenza di risorse, a sfavorire i nostri Atenei. ✍️ L’Appello “La ricerca è lavoro” - sottoscritto in prima battuta da 140 tra Ordinarie/i e Associate/i e arrivato oggi a oltre 2000 firmatari - rovescia la narrazione dominante: testimonia che la comunità accademica è dalla nostra parte. 🗣️ Chi ci ha descritto come gli utili idioti di un’operazione sindacale e politica, «sulla pelle dei ricercatori», ci denigra perché ci teme: è scomoda l’autonomia con cui organizziamo conflitto per dare parola a chi chiede la fine dello sfruttamento di Stato, perché la ricerca È lavoro. 📣 Difendiamo l’Università pubblica con rabbia e con amore - il 3 giugno e in ogni dove!
[2025-05-12] Sciopero del Precariato @ Roma
SCIOPERO DEL PRECARIATO Roma - Roma (lunedì, 12 maggio 08:00) ✍️ Come Assemblee Precarie Universitarie, abbiamo indetto una giornata di sciopero a partire dalle nostre esperienze e dalle nostre condizioni materiali, fatte di contratti a termine, perenne incertezza e ricatti quotidiani. Siamo assegnistɛ, dottorandɛ, docenti a contratto, e persone che di un contratto invece sono in attesa. Ma non siamo solɛ: accanto a noi ci sono il personale tecnico amministrativo e quello bibliotecario, lɛ lavoratorɛ dei servizi dal portierato, alle pulizie, a chi lavora nei bar delle università, il personale esternalizzato e lɛ lavoratorɛ degli appalti. Figure contrattuali molto diverse da loro ma unite tutte dal filo rosso della precarietà contro cui abbiamo deciso di scioperare. ✂️ Scioperiamo contro i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, che penalizzano la ricerca di base e favoriscono i fondi competitivi e privati. Scioperiamo perché conosciamo le gravi ripercussioni che questi esercitano su didattica, diritto allo studio, condizioni di lavoro e libertà della ricerca: scioperiamo perché sappiamo che tutto ciò che sta succedendo oggi implicherà la chiusura di interi corsi di laurea, di intere linee di ricerca e il licenziamento in massa della maggior parte di noi domani. 🎯 Scioperiamo perché i tagli, l’attacco alla libertà accademica e la precarizzazione del lavoro universitario fanno parte di un progetto politico più ampio di questo governo, che continua a tagliare welfare e servizi mentre aumenta la spesa militare. Scioperiamo perché riteniamo inaccettabile che la nostra ricerca venga strumentalizzata e asservita alla guerra e per questo chiediamo una didattica e una ricerca svincolate dagli interessi bellici. ✊Scioperiamo contro la precarietà che viene imposta a ciascunə di noi dai nostri diversi inquadramenti contrattuali e contro una proposta di riforma che punta a frammentare ulteriormente il precariato della ricerca rendendolo una volta di più manodopera ricattabile e a basso costo per gli atenei. Scioperiamo per opporci a tutto questo. Chiediamo a precariɛ, personale esternalizzato, studenti e strutturatɛ solidali di unirsi a noi. Non accettiamo più questa idea di università. Ne vogliamo costruire insieme una nuova. 📆 12 MAGGIO: CONTRO TAGLI, GUERRA E PRECARIETÀ — SCIOPERO PRECARIO DELL’UNIVERSITÀ
[2025-05-07] Assemblea Interateneo - Coordinamento Assemblee Precarie Università di Roma @ ESC Atelier Autogestito
ASSEMBLEA INTERATENEO - COORDINAMENTO ASSEMBLEE PRECARIE UNIVERSITÀ DI ROMA ESC Atelier Autogestito - Via dei Volsci, 159 (mercoledì, 7 maggio 19:00) 🗓️ Mercoledì 7 maggio ore 19 a ESC Atelier Autogestito: chiamiamo a raccolta collettivi, associazioni e movimenti per costruire insieme lo sciopero del precariato del 12 maggio! ✍️ Come Assemblee Precarie Universitarie, abbiamo infatti indetto una giornata di sciopero a partire dalle nostre esperienze e dalle nostre condizioni materiali, fatte di contratti a termine, perenne incertezza e ricatti quotidiani. Siamo assegnistɛ, dottorandɛ, docenti a contratto, e persone che di un contratto invece sono in attesa. Ma non siamo solɛ: accanto a noi ci sono il personale tecnico amministrativo e quello bibliotecario, lɛ lavoratorɛ dei servizi dal portierato, alle pulizie, a chi lavora nei bar delle università, il personale esternalizzato e lɛ lavoratorɛ degli appalti. Figure contrattuali molto diverse da loro ma unite tutte dal filo rosso della precarietà contro cui abbiamo deciso di scioperare. ✂️ Scioperiamo contro i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, che penalizzano la ricerca di base e favoriscono i fondi competitivi e privati. Scioperiamo perché conosciamo le gravi ripercussioni che questi esercitano su didattica, diritto allo studio, condizioni di lavoro e libertà della ricerca: scioperiamo perché sappiamo che tutto ciò che sta succedendo oggi implicherà la chiusura di interi corsi di laurea, di intere linee di ricerca e il licenziamento in massa della maggior parte di noi domani. 🎯 Scioperiamo perché i tagli, l’attacco alla libertà accademica e la precarizzazione del lavoro universitario fanno parte di un progetto politico più ampio di questo governo, che continua a tagliare welfare e servizi mentre aumenta la spesa militare. Scioperiamo perché riteniamo inaccettabile che la nostra ricerca venga strumentalizzata e asservita alla guerra e per questo chiediamo una didattica e una ricerca svincolate dagli interessi bellici. ✊Scioperiamo contro la precarietà che viene imposta a ciascunə di noi dai nostri diversi inquadramenti contrattuali e contro una proposta di riforma che punta a frammentare ulteriormente il precariato della ricerca rendendolo una volta di più manodopera ricattabile e a basso costo per gli atenei. Scioperiamo per opporci a tutto questo. Chiediamo a precariɛ, personale esternalizzato, studenti e strutturatɛ solidali di unirsi a noi. Non accettiamo più questa idea di università. Ne vogliamo costruire insieme una nuova. 📆 12 MAGGIO: CONTRO TAGLI, GUERRA E PRECARIETÀ — SCIOPERO PRECARIO DELL’UNIVERSITÀ