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MIMMO LUCANO DICHIARATO DECADUTO DA SINDACO DI RIACE (RC): “NARRAZIONE CRIMINALE DELLE DESTRE. NON MI TIRO INDIETRO, PRONTO IL RICORSO”
Il Tribunale di Locri ha dichiarato la decadenza di Mimmo Lucano da sindaco di Riace. I giudici hanno accolto il ricorso presentato al Tribunale civile dalla prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna a 18 mesi comminata a Mimmo Lucano nell’ambito nel processo “Xenia” che ha preso di mira il lavoro sull’accoglienza dei migranti svolto dalla sua giunta comunale a Riace. Oggi Mimmo Lucano é anche parlamentare europeo, eletto da indipendente con la lista Alleanza Verdi e Sinistra. “Si tratta di un nuovo tentativo, dopo la vicenda giudiziaria, di far saltare il mio ruolo di sindaco”, commenta Mimmo Lucano ai microfoni di Radio Onda d’Urto. “Essere sindaco per me è molto importante – aggiunge Lucano – perché mi dà la possibilità di alimentare il ruolo di una politica che passa attraverso un rapporto diretto con le persone, e non solo da una teorizzazione”. Per Lucano “Riace è la cartina tornasole di quello che è l’attuale momento politico a tutti i livelli“. “Credo che tutto nasca dall’aver indicato una via, questo ha dato fastidio anche all’area progressista che è stata all’inizio un pò complice di una degenerazione dell’etica della politica, dei valori sociali, dei valori in generale”, specifica Mimmo Lucano. Dopo anni di lotte giudiziarie “Riace ha indicato una via anche per una intenzionalità politica: i paesi che si stanno spopolando, circondati dall’oblio sociale, a volte dal peso di oppressioni antiche e nuove… l’arrivo dei migranti è stato una speranza che si scontra completamente con la narrazione criminale del pensiero delle destre“, chiarisce Lucano. Sul fronte giudiziario “secondo gli avvocati nel mio caso non si applica la legge Severino, ma il Tribunale di Locri ha stabilito il contrario”, spiega Mimmo Lucano che poi assicura: “non mi tirerò indietro, ormai è una questione di principio che vale per la vita, non vale per un giorno o per una sentenza in più o in meno. Il potere delle destre mi ha dato una motivazione molto forte”. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare di Avs. Ascolta o scarica.
TRENTINO: MANGANELLATE E PIOGGIA DI LACRIMOGENI SUI PARTECIPANTI DI ‘FREE SPRING’
Violento sgombero dell’evento “Free Spring”, free party di musica ed socialità iniziato giovedì 1 maggio sui prati di Malga Lomasone, nei pressi di Comano Terme, provincia di Trento. La festa sarebbe dovuta durare fino a domenica 4 maggio, ma dopo la denuncia lanciata dal sindaco Fabio Zambotti già nella prima giornata di inizio del Free Spring, venerdì, sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili urbani e vigili del fuoco per sgomberare i partecipanti in base alla norma approvata a inizio mandato del Governo Meloni, quella anti-rave. Tra i partecipanti alla festa a nord del Lago di Garda, oltre duecento persone, erano presenti anche “bambini, anziani”, sottolinea l’organizzazione in un comunicato diffuso a seguito degli scontri. I manifestanti hanno affermato di aver prontamente comunicato alle forze di polizia la volontà di collaborare pacificamente. “Le forze dell’ordine hanno intimato di smontare immediatamente il tendone e l’impianto audio, altrimenti li avrebbero presi con la forza”. “Dopo qualche ora”, riferiscono i manifestanti, “finito di smontare il tendone, abbiamo iniziato a smontare il palco. Con l’arrivo del buio la situazione ha continuato a scaldarsi: è arrivata una camionetta dei vigili del fuoco. Illuminati da quest’ultima, quaranta guardie armate sono avanzate senza comunicare nulla, spingendoci contro le impalcature del bar, manganellando persone disarmate e creando una situazione di panico”. “Mentre ci picchiavano e sparavano gas lacrimogeni hanno rubato un furgone vuoto, supponendo che ci fosse l’impianto audio all’interno. Sfruttando la confusione hanno violentemente sequestrato tre persone. Sotto una pioggia di lacrimogeni durata una trentina di minuti, sparando anche ad altezza uomo, hanno cominciato ad allontanarsi seguendo il furgone rubato. Nel frattempo è stata chiamata un’ ambulanza, a cui inizialmente hanno impedito di scendere”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto la testimonianza di un partecipante che preferisce restare anonimo. Ascolta o scarica Il commento dell’avvocato penalista trentino Nicola Canestrini. Ascolta o scarica