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Rewind Roma, luglio 2025 # Brucia la città
(disegno di peppe cerillo) Il 4 luglio alle otto di mattina un enorme boato scuote la città: è l’esplosione di un distributore Gpl a Torpignattara – tra la piscina di Villa de Sanctis e la scuola materna Romolo Balzani, a ridosso del quartiere di case cooperative Casilino 23 e a due passi dalla via Casilina. Prima dell’esplosione avevano preso fuoco anche un deposito di bombole di ossigeno della Croce Rossa e uno sfasciacarrozze, creando una nube tossica di diossina; miracolosamente, la zona non si era ancora riempita dei bambini che frequentano i campi estivi. Questa parte di Roma fin dagli anni Sessanta doveva essere una zona per la logistica. I proprietari dei terreni l’hanno però riempita di palazzine residenziali e così oggi le industrie pericolose e inquinanti convivono con scuole, asili nido, centri sportivi, zone archeologiche e quartieri densissimi (si veda qui). La sera divampa un altro incendio nel parco del Forte Prenestino. Il 6 a Parioli esercitazione antiterrorismo della polizia italiana intorno all’ambasciata israeliana (non nei confronti di militari e civili israeliani attivi nel terrorismo contro la popolazione di Gaza). Scendono le temperature: l’8 luglio fa quasi freddo. Il Tar boccia le opposizioni della fu giunta Raggi a un grande progetto di settemila metri quadri residenziali intorno alla Vela di Tor Vergata, che quindi inizierà a breve, sempre giustificato dell’idea che costruire nuove case fa sempre bene, anche in una città con centomila appartamenti vuoti. Il 9 alla manifestazione Sports beats borders dell’Esquilino partecipa una squadra di bambini palestinesi arrivati dal campo profughi di Chatila. Muore l’ispettore ustionato dall’esplosione del deposito di Gpl del 4 luglio: fortunatamente è l’unica vittima mortale, ma ci sono decine di ustionati gravi, centinaia di feriti, e un migliaio di bambini senza scuola. Il 10 al centro congressi La Nuvola (Eur) si celebra una Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, che blocca il traffico del centro: tra i partecipanti anche l’attore Zelensky. Nel frattempo, a Torbellamonaca prende fuoco un palazzo: settantadue nuclei familiari vengono evacuati. L’11 un aereo della polizia porta a Roma dalla Grecia un uomo statunitense, accusato del duplice femminicidio della moglie e della figlia trovate morte a inizio giugno a Villa Pamphili. All’Idroscalo di Ostia inizia il festival del cinema Alice nella Città: il maxischermo è montato proprio dove c’erano le case rase al suolo da Alemanno nel 2010. Un motociclista muore in incidente vicino Ostia Antica. Domenica 13 un forte nubifragio spazza Roma con vento e pioggia: l’acqua entra anche nell’ospedale Grassi di Ostia. Lunedì 14 arrivano a Roma i familiari di Satnam Singh, il bracciante sikh di Latina mutilato sul lavoro e lasciato morire dissanguato dal suo padrone. Una consigliera Pd di Garbatella dichiara il passaggio a Fratelli d’Italia. Il Tribunale di Roma sospende quattro poliziotti implicati nel traffico di droga di San Lorenzo: anche loro erano strumenti della gentrificazione del quartiere, che estrae valore dal territorio rendendo impossibile la vita a chi lo abita. Muore un operaio kurdo investito da un’auto a Centocelle: è la settantottesima vittima delle strade a Roma dall’inizio dell’anno. Il 15 il Comune stanzia due milioni per riaprire la scuola Romolo Balzani, devastata dall’esplosione del deposito di Gpl. Il 17 la polizia irrompe in casa di Chef Rubio e sequestra computer e Usb, trattenendolo nel commissariato di Frascati fino a sera. Intanto, retata razzista a piazza Vittorio: la Celere circonda un gruppo di migranti africani, chiede documenti a tutti, li carica sul furgone e se li porta via. Il sindaco di Roma è agli Stati generali della bellezza, nell’incantevole location di Cava de’ Tirreni, impegnato a dichiarare che “le periferie di Roma fanno schifo”. Venerdì 18 il Tar respinge il ricorso contro l’abbattimento del bosco di Pietralata per la costruzione dello stadio privato dell’imprenditore Friedkin, mentre un picchetto antisfratto evita l’espulsione di un’anziana da un palazzo di proprietà dell’Inps occupato da decenni. La guardia di finanza mette i sigilli allo stabilimento balneare per vip V-Lounge di Ostia, che disponeva di ottocento lettini. Il 19 un gruppo di attivisti di Ostia manifesta sulla spiaggia, rivendicando il “mare libero” dalla privatizzazione rappresentata dalle concessioni balneari. A Ostia tutta la parte centrale della spiaggia è privatizzata, e le spiagge libere sono solo a molti chilometri dal centro, difficili da raggiungere e mal collegate con i mezzi pubblici. Il 20 un passante trova il cadavere di una donna al Mandrione, vicino ai binari del treno: era scomparsa cinque giorni prima dalla zona di Ponte Mammolo. Il 21 un gruppo di lavoratrici dello spettacolo occupa simbolicamente il Circolo degli Artisti, chiuso dal commissario Tronca nel 2015 e mai più riaperto. Chiude per una settimana la linea C della metropolitana, per i test delle nuove stazioni di Colosseo e Porta Metronia. Il 22 alla Camera dei deputati si inaugura un congresso sul Nuovo ruolo geopolitico di Israele: Maccabi World Forum, Istituto Milton Friedman, Unione delle Associazioni Italia-Israele (UAII), Israel’s Defend & Security Forum (ISDF) e Alleanza per Israele premiano Matteo Salvini davanti a militari e deputati italiani, soprattutto della Lega, con importanti rappresentanti dello stato genocida. Presidio intanto in piazza Capranica contro l’assedio della fame a Gaza. Il 23 il Comune annuncia l’acquisto del palazzo occupato in via Bibulo, a Cinecittà-Don Bosco, che era stato già requisito anni fa dall’allora presidente del municipio Sandro Medici: i proprietari erano un monsignore, un camorrista e una contessa che lo tenevano vuoto. Il 24 un uomo incendia due macchine della polizia davanti al commissariato di via Farini; un altro spara contro il buttafuori di una discoteca all’Eur, ferendolo alla testa; un incendio distrugge il chioschetto di piazza Vittorio. Intanto il Comune approva la qualifica di “interesse pubblico” per uno studentato privato da seicento euro al mese su terreni pubblici dei mercati generali di Ostiense: la corporazione immobiliare Hines lo avrà in concessione per sessant’anni senza neanche un limite ai canoni d’affitto. La “città dei giovani” immaginata da Veltroni è un regalo ai privati ancora più grande dei vecchi piani di zona. Il 25 presidio solidale davanti al Cpr di Ponte Galeria, dove continuano a essere rinchiuse persone che non hanno commesso alcun crimine: l’anno scorso un ragazzo di vent’anni rinchiuso lì dentro si era suicidato. Il 28 luglio inizia il temuto giubileo dei giovani, il grande evento estivo per il quale si attendono decine di migliaia di giovani pellegrini da tutto il mondo: all’evento analogo del Duemila, oltre due milioni di ragazzi e ragazze cattoliche avevano inondato la zona di Tor Vergata che il Comune aveva costruito con novantuno miliardi di vecchie lire. L’area è la stessa oggi. Nella stessa giornata spari a Cinecittà, e anche ad Acilia, dove una ragazza egiziana viene colpita per errore ad una gamba. Il 29 otto attiviste e attivisti del movimento per il diritto all’abitare subiscono perquisizioni domiciliari e il sequestro dei dispositivi elettronici da parte di carabinieri e digos: ennesima operazione di criminalizzazione legittimata con un’inchiesta sui “contributi da 3/5 euro” (cit.) per le spese di manutenzione delle occupazioni abitative in cui vivono. Il 30 un incendio distrugge uno stabilimento balneare a Maccarese. Il 31 inizia la demolizione dell’ex Fiera di Roma: il progetto prevede di trasformarla in una Città della gioia: né più né meno che trentacinquemila metri quadri di nuove palazzine di proprietà del Fondo Orchidea di Banca Finint, e intorno la zona verde obbligatoria per gli standard urbanistici. (stefano portelli)
Rewind Roma, maggio 2025 # Giubilei chiacchierati, proteste contro il riarmo e per la Palestina libera
(disegno di peppe cerillo) Il mese si apre e si chiude con grandi manifestazioni di piazza, da quelle del 1 maggio in preparazione del referendum, a quelle del 31 contro il Decreto Sicurezza, e continue proteste contro il genocidio a Gaza. Il Giubileo va avanti come se niente fosse, morto un Papa se ne fa un altro, mentre la strada per l’estate è interrotta da frequenti temporali, freddo e vento. Il 3 sera un uomo, forse un borseggiatore in fuga, viene ucciso da un treno della Metro A; il 4 c’è un incendio nella rimessa Atac di via Candoni: un autobus in dismissione finisce in fiamme. La notte un turista statunitense che cercava di entrare nel Colosseo rimane infilzato, lo portano in pronto soccorso. Intanto in Vaticano si celebra il “Giubileo degli imprenditori” subito dopo quello dei lavoratori – forse per ribadire che l’imprenditoria non è un lavoro. Il 5 a Ostia una ruspa per il ripascimento della spiaggia si mette a lavorare a pieno regime in mezzo alle sdraio e gli ombrelloni. Protesta degli avvocati penalisti contro il Decreto Sicurezza a piazza Cavour. Il 6 ci sono due incidenti mortali causati da automobili, uno a San Basilio e uno al Foro Italico, viene ferita gravemente anche una bimba di due anni. Il 7 inizia il conclave nella Cappella Sistina, e l’8 si elegge il nuovo Papa. Venerdì 9 manifestazione “antidegrado” a Cinecittà-Don Bosco, con il prete antispaccio don Coluccia e i comitati di quartiere di destra – tutte organizzazioni che non si sono mai interessate alla svendita degli appartamenti degli enti previdenziali né alla gentrificazione forzata del quartiere, ma ora se la prendono con i più poveri. Il 10 una manifestazione a Garbatella esprime solidarietà contro la vandalizzazione di una statua autogestita per la Palestina a largo Sette Chiese. L’11 la S.S.Lazio (i cui ultras sono noti in Europa, tra le altre cose, per il loro antisemitismo) firma un accordo di collaborazione con il Maccabbi Israel, la squadra sionista i cui tifosi avevano già dato prova di aggressività l’anno scorso a Amsterdam. Lunedì 12 il comune di Roma tenta di recintare il parco di Pietralata per iniziare i lavori del nuovo stadio, ma trova la resistenza di un centinaio di abitanti che si sdraiano davanti ai camion per impedire l’ingresso. La celere trascina via, malmena, spinge, ma alla fine è costretta a ritirarsi. Il giorno dopo il Comune convoca il comitato a un tavolo di discussione, e mentre gli attivisti sono riuniti, a Pietralata arrivano i camion a recintare il parco. Continuano gli abbattimenti di alberi, tra le proteste degli abitanti e degli ambientalisti: cinque grossi pioppi sono demoliti su viale Quattro Venti, il giorno dopo altrettanti a Montesacro. Il 14 c’è una conferenza stampa contro le grandi opere all’assessorato all’ambiente, in via di Porta Metronia. Intanto, alcuni consiglieri chiedono formalmente al sindaco di restituire al Comune le centinaia di migliaia di euro spesi per finanziare la piazza per il riarmo europeo del 15 marzo. In Vaticano si celebra il “Giubileo delle Chiese Orientali”, proprio a ridosso dell’anniversario della Nakba palestinese. Nel pomeriggio, manifestazione per la Palestina a Torpignattara; durante la notte, ignoti vandalizzano il centro sociale La Strada, a Garbatella. Il 15 maggio, anniversario della Nakba, l’AMA fa una piccola pulizia etnica a piazza Vittorio, buttando tutti i materassi, le coperte e le valigie dei senzatetto che ci vivono. Interventi in diretta connessione con la promozione di uno sguardo disumanizzante rivolto a chi vive in strada. Sempre il 15, in una villetta di Fregene, i carabinieri trovano il corpo di una donna di cinquantotto anni uccisa con quindici coltellate. Il giorno dopo a Civitavecchia un uomo uccide a coltellate la compagna di quarantacinque anni, lasciando il corpo nell’androne del palazzo. Il 16 inizia il convegno dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università nell’occupazione abitativa Spin Time su viale Manzoni. Il 17  presidio in Campidoglio contro le grandi opere e le devastazioni ambientali; nel pomeriggio manifestazione per la Palestina, e festa di Ciro Principessa alla Certosa, in memoria del giovane comunista ucciso dai fascisti mezzo secolo fa. Diluvio improvviso sulla città. Il 19 mattina arrivano le ruspe nel parco di Pietralata, e cominciano a tagliare alberi. Un presidio di abitanti si scontra con le guardie. Il 20 in un incidente mortale sulla Cassia Bis muore un cinquantacinquenne sullo scooter. Il 22 c’è un presidio davanti al carcere di Regina Coeli per Tarek, detenuto arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre per la Palestina. Il 26 durante il presidio a piazza Barberini, in occasione della votazione sul Decreto Sicurezza in Parlamento, un gruppo di duecento manifestanti tenta di sfondare il cordone di polizia che impedisce l’accesso alla piazza di Montecitorio: la polizia manganella e provoca diversi feriti, tra cui anche il presidente del Terzo municipio. Il 29 c’è una “passeggiata rumorosa” a San Giovanni, contro il femminicidio di Afragola, in cui un diciottenne ha ucciso una ragazza di quattordici anni a pietrate in testa: il Vaticano intanto inaugura il “Giubileo delle famiglie“. Il mese si chiude con la manifestazione contro il Decreto Sicurezza del 31 maggio, a Roma arrivano cento pullman da tutta Italia. Decine di migliaia di persone, forse più di centomila, sfilano per il centro, intorno al Colosseo, con cinque tir che accompagnano il corteo, che termina con un accampamento per la Palestina a Caracalla. Una trentina di tende rimangono tutta la notte in attesa del passaggio del Giro d’Italia la mattina del 1 giugno. (stefano portelli)
Rewind Roma, aprile 2025 # Cadaveri eccellenti
  (disegno di peppe cerillo) Il primo aprile senza sapere dell’imminente morte del papa il sindaco annuncia il blocco degli sfratti, l’esproprio delle case vuote, l’annullamento dei maxiprogetti del Porto di Fiumicino, dello Stadio di Pietralata e dell’inceneritore di Santa Palomba, nonché la fine del Giubileo in protesta contro il patriarcato e la gerarchia vaticana. Purtroppo il 2 tutto torna alla normalità: una studentessa di ventidue anni viene trovata uccisa e infilata morta in una valigia, il femminicida è un coetaneo che viveva sulla Nomentana; muore anche il turista scozzese ustionato nell’esplosione del palazzo di Monteverde; e anche una ragazza ventunenne degli Usa per uno shock anafilattico da street food del Pigneto. Il Comune intanto affida la manutenzione della pineta di Ostia a una società già indagata per truffa negli appalti pubblici. Il 3 una fiaccolata a Ostia protesta contro la diffamazione causata dal commissariamento “per mafia” del Municipio dieci anni fa, di recente definito “una supercazzola” dal prefetto Gabrielli. Intanto a Ostiense si inaugura “La Dolce Vita Orient Express”, un treno di lusso che attraverserà l’Italia al modico prezzo di 3.500 euro a notte. Il 4 una ruspa demolisce l’iconico ponticello del Pigneto con cui si attraversavano i binari che tagliano il quartiere, pronti a essere sommersi da una nuova colata di cemento. Nel pomeriggio presidio di un centinaio di liceali e universitari al Pantheon contro il DDL sicurezza, le guardie circondano la piazza e manganellano sulla folla. Il 5 grande manifestazione contro il riarmo: arrivano centinaia di pullman da tutta Italia, e centoventimila persone sfilano in corteo da piazza Vittorio fino ai Fori Imperiali. Domenica 6 nel viterbese migliaia di persone sfilano in protesta contro un deposito di scorie nucleari previsto a Vulci; alla scuola Di Donato dell’Esquilino grande assemblea di insegnanti e genitori contro le linee guida sulla scuola firmate da Ernesto “Solo l’occidente” Galli della Loggia. Lunedì 7, mentre atterra a Roma re Carlo d’Inghilterra con la reale consorte, a Torpignattara un ragazzo viene aggredito da un gruppo di coetanei, forse perché del Bangladesh; era successa la stessa cosa alcuni giorni prima. Intanto nel ghetto ebraico un ragazzo di tredici anni si spara alla testa, per suicidio o per errore ma sicuramente giocando con una pistola. Gualtieri inaugura l’Hotel extra-lusso Orient Express a piazza della Minerva (Pantheon). Martedì 8 sul muro dell’Ex Snia Viscosa appare una scritta in cirillico inneggiante al battaglione Azov, mentre scritte contro il 25 aprile appaiono in altre parti del quartiere Pigneto. Il 9 il Tar autorizza il Comune ad affidare la manutenzione di Villa Ada a una società privata già indagata per truffa negli appalti. La notte del 10 la Banda Robin Hood tira vernice bianca sulla facciata dell’albergo privato Social Hub a San Lorenzo, costruito sui terreni pubblici dell’Ex Dogana. L’11, giorno della firma del decreto sicurezza, un insegnante di liceo e membro di Ultima Generazione inizia uno sciopero della fame davanti Montecitorio. Arrivano a Roma i genitori di Wissem, ragazzo tunisino morto nel 2021 durante la detenzione nel Cpr di Ponte Galeria, per chiedere giustizia per loro figlio. A piazza del Popolo inizia il “Villaggio della legalità”, grande festa della polizia. La notte di sabato 12 veglia per la Palestina durante la notte a Montecitorio, mentre a Milano il corteo viene attaccato dalla polizia: alcuni agenti portano simboli di estrema destra sulle felpe. Il 13 c’è il derby in notturna: nel pomeriggio un gruppo di circa cinquecento ultras romanisti tentano di raggiungere i laziali radunati a Ponte Milvio, tirando bombe carta e attaccando la polizia intorno all’Olimpico: tredici agenti feriti. Ma l’attenzione dei giornali, è sui “facinorosi” pro-Palestina, in vista del 25 aprile, quando l’Anpi nazionale lascerà la piazza alla Brigata ebraica. Un altro ragazzo morto in strada, trentesima vittima delle auto del 2025. Duplice omicidio la notte di lunedì 14 al Pigneto, sotto la Tangenziale: gli assassini sono arrivati in moto e hanno sparato alla testa di un uomo e di una donna che lavoravano nel tessile. Martedì 15 grande assemblea di movimento alla Sapienza, si decide di non permettere che piazzale dei Partigiani il 25 aprile sia monopolizzato dai sionisti. Il 16 protesta degli inquilini Ater di via Pincherle e Colli Portuense contro la privatizzazione del patrimonio pubblico. Il 17 vento e pioggia; l’assessore all’urbanistica convoca i concessionari dei lidi di Ostia in Campidoglio e decide di allungare la stagione fino al 30 ottobre nonostante la scadenza delle concessioni. Intanto all’Infernetto una commessa del Todis sferra un pugno in faccia alla giornalista Federica Angeli di Repubblica, che le aveva chiesto di servirla con più lena. Venerdì 18 manifestazione a piazza Vittorio per la Giornata dei prigionieri palestinesi; enorme preghiera collettiva dei bangladesi romani contro il genocidio a Gaza. A Roma c’è anche il vice di Trump, JD Vance, che incontra la presidentessa del consiglio; chiede udienza anche al papa ma gli viene negata. Il 19 all’ambasciata dell’Oman alla Camilluccia si incontrano il primo ministro iraniano e il delegato degli Usa per l’accordo sul nucleare. Intanto il Colosseo viene fatto chiudere un’ora prima, lasciando fuori centinaia di turisti che avevano già pagato, per lasciare entrare il vicepresidente Usa Vance, che però non viene.  Il 20 è Pasqua, ultimo giorno del pontificato di Bergoglio, che muore il 21 mattina, la pasquetta del Giubileo e Natale di Roma. Il 22 si espone la salma del papa in Vaticano, accorrono i capi di stato tra cui Trump e Zelensky, di cui il pontefice aveva detto “sono dei pazzi”. Duemila poliziotti intorno al Vaticano, tra cui sistemi antidroni e tiratori scelti sui tetti di via della Conciliazione, a proteggere il cadavere di uno che aveva appena invocato il disarmo. Il 24 arriva a Roma Francesca Albanese, relatrice Onu per la Palestina, e parla nell’Aula magna di Lettere della Sapienza. Il 25 aprile tra morte del papa e cortei per la Liberazione ci sono trentamila agenti schierati in città. Il primo presidio è già alle otto di mattina a Piazzale Ostiense, per evitare di lasciare la piazza all’ambasciata di Israele e alla Brigata ebraica; poi un grande corteo da Garbatella si divide sull’Ostiense, con l’Anpi e il Pd verso Parco Schuster e i movimenti verso Ostiense; poi un corteo da una decina di migliaia di persone a Centocelle, concerti pranzi e cene ovunque, anche nel bosco di Pietralata minacciato di distruzione dal progetto dello stadio. Il 26 si tengono i funerali di Bergoglio: tra i partecipanti anche Assange con la sua famiglia. Trump e Zelensky ne approfittano per farsi una foto insieme nella basilica di San Pietro, novelli mercanti nel tempio. Il 27 mentre Bergoglio viene seppellito a Santa Maria Maggiore, si tiene la celebrazione annuale per Gramsci al cimitero acattolico: proibite le bandiere rosse. Lunedì 28 in una grossa fabbrica abbandonata sull’Aurelia muore una ragazza di diciannove anni cadendo dal settimo piano mentre fotografava i graffiti con un gruppo di amiche, e il 29 una molotov distrugge una sede ultras al Quadraro. Infine, il 30 viene resa pubblica la lettera di cinque relatori speciali Onu che chiedono al governo italiano spiegazioni su sette sfratti o tentati sfratti illegali a Roma: l’Onu aveva chiesto misure cautelari per evitare danni irreparabili, ma il governo aveva intimato al Tribunale di ignorare le richieste. L’amministrazione capitolina, perfettamente al corrente della situazione, ora si arrampica sugli specchi. (stefano portelli)