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Serve confronto reale, non accuse generalizzate. No alla violenza, sì al dialogo democratico
La Coalizione ambientale Tess si dissocia fermamente da qualsiasi forma di violenza a persone o a cose in ordine ai fatti occorsi sui crinali di Villore Corella dichiarati dalla Società dell’impianto industriale Monte Giogo di Villore, AGSM di Verona. È tuttavia doveroso constatare come gli organi di stampa, dopo anni di indifferenza mediatica alle reiterate istanze ricevute,  si interessino delle sorti dell’Appennino Mugellano solo in occasione di fatti di cronaca come quello dei giorni scorsi, senza aver mai dato spazio alle riflessioni e alle voci di dissenso su una programmazione territoriale che viene contestata dalle Associazioni, dai Comitati e dalle comunità locali. Inoltre, respingiamo fermamente il tentativo di far passare ogni forma di dissenso ai mega impianti industriali eolici in Appennino come frutto di “disinformazione” o, peggio, di “deriva pericolosa”. Le comunità locali e le realtà associative che da anni pongono domande, sollevano criticità e chiedono trasparenza, non possono essere strumentalizzate né stigmatizzate in blocco per episodi che nulla hanno a che vedere con le modalità democratiche con cui hanno sempre operato proprio per contrastare la violenza di imposizioni dall’alto. Il vero problema, infatti, è l’assenza di confronto, la mancanza di un’informazione chiara e accessibile, e una gestione dei progetti impattanti – come quello del Monte Giogo di Villore sul confine del Parco Nazionale Foreste Casentinesi– che spesso procede ignorando voci, osservazioni e richieste dei territori, violando la convenzione di Aarhus. Chiediamo con urgenza l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto pubblico e partecipato, che veda coinvolte le amministrazioni, le associazioni e le comunità, con l’obiettivo di ristabilire un clima di dialogo costruttivo, sollecitate una revisione seria delle attuali normative, isolare ogni forma di violenza, e assicurare che le scelte energetiche, anche quelle legate alle rinnovabili, si basino su trasparenza, partecipazione, democrazia e giustizia ambientale. La transizione ecologica può e deve essere un processo condiviso. Ma senza partecipazione non c’è sostenibilità, e senza confronto non c’è democrazia. Coalizione TESS Redazione Toscana
Sul monte Giogo di Villore Corella non è green: è disastro ambientale
Il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi informa la popolazione del grave scempio ambientale operato a inizio luglio presso il torrente del Solstretto, Villore, Vicchio, FI, Appennino Mugellano, per i lavori all’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore dove è stata tagliata la faggeta di cui grandi esemplari attorno all’area e perfino i faggi sulle rive dell’impluvio del torrente che è costeggiato dal Sentiero Cai 16 dissestato e allargato dai mezzi del trasporto dei tronchi che, nonostante le continue proteste dei cittadini, verbali e multe, transitano sui due ponticini di Villore. Il torrente del Solstretto è habitat di importanti specie protette attestate e monitorate fino al momento attuale con Segnalazioni a tutti gli Enti preposti alla salvaguardia e alla protezione ambientale.  Vi si trova la Salamandrina perspicillata, la Salamandra pezzata e l’importante crostaceo Austropotamobius pallipes, bioindicatore di acque di eccellente qualità. Il Solstretto alimenta le marronete IGP del marrone biondo, specialità di Villore e l’acquedotto pubblico del Comune di Vicchio. Secondo il progetto di impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore l’impluvio del torrente verrà riempito e il torrente tombato nel cemento per farvi passare sopra una strada che copre 14 km di Sentieristica Nazionale ed Europea per il trasporto delle megapale di 170 metri, di cui una è prevista proprio sul passo dell’avifauna protetta in migrazione proveniente dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi. Il Monte Giogo di Villore è areale di rapaci come l’Aquila reale, il Biancone, il Grifone e l’area Giogo di Villore e Corella è popolata da numerose colonie di ben 7 specie di chirotteri protetti che subirebbero insieme all’avifauna un impatto negativo sia diretto che indiretto. Secondo il parere contrario subito espresso dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi, sul Parco Nazionale stesso si avrebbe una ricaduta negativa causata dalla  realizzazione delle mega pale al suo confine. L’ampio basamento di cemento in larghezza e profondità sopra la rete idrografica del Solstretto costituisce un serio rischio di compromissione della sua integrità.  Invitiamo la popolazione a interessarsi di ciò che accade nel proprio territorio e alle autorità preposte alla tutela ambientale di intervenire per fermare il disastro ambientale, in attesa che si concludano le indagini dell’istruttoria della Procura e pervenga la Sentenza del Consiglio di Stato. L’Appennino è un bene comune che non si svende per nessun motivo.  Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi Redazione Toscana
Domenica 22 giugno Cerchio del Solstizio
Domenica 22 giugno il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi e la Coalizione ambientale TESS invitano tutti al Cerchio del Solstizio in località Fiera dei Poggi nel Comune di San Godenzo. Ci ritroveremo per celebrare nella natura la vita e la pace in un luogo dove si abbracciano insieme il Falterona e i Crinali di Villore e Corella con uno stesso sguardo. I crinali dell’Appennino Mugellano sul confine del Parco Nazionale Foreste Casentinesi con le sue foreste, i suoi corsi d’acqua, i suoi ecosistemi e habitat protetti, i produttori e le comunità locali sono minacciati e attaccati dal degrado a siti industriali per l’arrivo dell’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore, su Vicchio, Dicomano e San Godenzo, Firenze. Già nella fase iniziale della sua realizzazione, il progetto ha messo in evidenza molteplici criticità e il pesante costo ambientale dei lavori: abbattimento di foreste, ettari di consumo di suolo e cementificazione, interruzione della Sentieristica CAI Nazionale ed Europea, compromissione di habitat di importanti specie protette, realizzazione di strade prima inesistenti. Aree vocate ad essere riconosciute come zone protette, cuscinetto del Parco Nazionale, saranno invece trasformate in siti di impianti industriali, magnificati per essere esportati su tutto l’Appennino. In Mugello sta crescendo il dissenso già esistente verso la Regione Toscana che ha autorizzato il progetto, man mano che diventano evidenti le conseguenze dei lavori: perdita del patrimonio forestale, distruzione irreversibile della Sentieristica CAI, modifiche degli impluvi dei torrenti, tombati nel cemento, per realizzarvi sopra una strada che consenta il trasporto delle pale proprio sul passo dell’avifauna del Parco e sull’areale stabile dell’Aquila reale, dove adesso stanno volando anche coppie di Grifoni. L’energia prodotta dall’impianto sarà convogliata tramite un cavidotto di 20 km alla cabina di Contea nel Comune di Rufina e destinata alla rete, verso la città. Il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi, attivo dal 2019, ha partecipato alle osservazioni per il Progetto, pur in tempo di pandemia, ha fatto opera di sensibilizzazione e di informazione realizzando video, opuscoli, volantinaggi, banchini durante iniziative pubbliche, camminate sui crinali, assemblee pubbliche, mostre fotografiche, presidi e cene sia a Firenze che nei Comuni del Mugello e nelle frazioni di Villore e Corella. Dal 2019 ad oggi il Comitato ha dato vita a moltissime iniziative, riportate dai media del Mugello e della Toscana, e ha realizzato iniziative facendo parte del Coordinamento delle Cinque Montagne sia sui crinali che in ultimo in Piazza Duomo a Firenze, di fronte alla Presidenza della Regione, il 28 settembre scorso. Il 22 Maggio 2024 a Roma il Comitato ha preso parte agli Stati Generali organizzati dalla Coalizione Art.9 nel Convegno Contro l’eolico e il fotovoltaico a terra, essendo presente nella scaletta degli interventi; ha quindi partecipato all’organizzazione del Convegno della Coalizione ambientale TESS del 25 febbraio 2025 a Borgo San Lorenzo (FI) e al Convegno di Confluenza del 29-30 marzo 2025 a Livorno con un intervento sull’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore. Il Comitato ha rilasciato interviste a Radio e Televisioni locali e nazionali e ha costantemente collaborato con le Associazioni Italia Nostra, CAI e Atto Primo nell’azione di difesa legale del Monte Giogo di Villore fornendo supporto per le Relazioni sulle specie protette e Relazioni su altri temi specifici, con continui e sistematici sopralluoghi, come sentinelle dell’ambiente, allegando documentazioni riguardanti il territorio. Il Comitato ha preso anche iniziative indipendenti dalle Associazioni effettuando segnalazioni per la difesa del Monte Giogo di Villore e di Corella. IL Comitato ha inviato Lettere e Petizioni pubbliche alla Regione Toscana e a partire dal 6 settembre 2024, unitamente alla Coalizione ambientale TESS Transizione Energetica Senza Speculazione, ha inviato alla Regione Toscana e alla stampa Lettere, Appelli e Petizioni pubbliche con raccolta di firme in cartaceo e on line. Il Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi, certo di operare per la buona causa all’Appennino e del Mugello, invita tutti al Cerchio del Solstizio per celebrare e vivere insieme la bellezza dei crinali; crinali che devono rimanere inviolati, per proteggere la conservazione della biodiversità, la purezza dell’acqua, l’assetto idrogeologico della montagna, le foreste per la mitigazione climatica e il contenimento delle frane, le preziose produzioni agricole di questi territori, la loro vocazione al turismo escursionistico e naturalistico. Dopo il Cerchio del Solstizio di domenica 22 giugno, il Comitato organizzerà un evento libero e gratuito il 10 agosto prossimo, quando tutti saranno invitati a una Camminata con partenza dalle Foreste Sacre di Colla della Maestà. Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi Aderente alla Coalizione Ambientale TESS Transizione Energetica Senza Speculazione. Redazione Toscana
TESS non parteciperà all’incontro pubblico de Le Bordigaie sul progetto eolico
Comunicato di TESS in merito alla proposta di Progetto eolico LE BORDIGAIE. Visto che la ditta proponente, ha convocato un Incontro pubblico il 24 maggio 2025, per presentare il progetto, incontro fatto fuori dai tempi inizialmente previsti per la produzione, da parte della ditta stessa, delle integrazioni richieste dagli enti, in accordo con il comitato locale ( La Faggeta di Bruscoli – Pian di Balestra-Valserena), anche noi della coalizione TESS, abbiamo deciso di disertare l’incontro, in quanto riteniamo che questo incontro avrebbe dovuto  essere tenuto PRIMA della presentazione del progetto e comunque PRIMA del termine utile per proporre le osservazioni da  parte dei cittadini e degli enti locali. Infatti, i cittadini di Bruscoli, quelli di Pian di Balestra-Valserena nel Comune di San Benedetto val di Sambro e noi della coalizione TESS (di cui fa parte anche il comitato “No Eolico Industriale-Firenzuola) ci siamo dovuti studiare molto attentamente il progetto, e non abbiamo bisogno di sentirci dire cose ormai già note, di parte, e comunque inerenti un progetto lacunoso e con criticità insuperabili (come rilevate da esperti geologhi, naturalisti, archeologhi, artisti), vista anche la mancata rilevazione puntuale del vento, senza poi considerare il grave impatto economico che questo progetto avrebbe su tutto l’indotto turistico della via degli Dei. Oltretutto, in occasione dell’assemblea pubblica, tenutasi il 9 aprile 2025 nella sala parrocchiale di Bruscoli, dove oltre 300 persone hanno manifestato la contrarietà al progetto, la ditta proponente poteva, se voleva fare una presentazione dello stesso, parteciparvi. Per questo, nonostante l’iniziale disponibilità manifestata, come coalizione TESS non parteciperemo, e invitiamo a non partecipare, a questa inutile assemblea. Ogni tipo di attività ha un momento opportuno e, per la presentazione del progetto, questo non lo è affatto! Comitati Territoriali Riuniti dell’Appennino Mugellano Toscoromagnolo Emiliano: Comitato La Faggeta Comitato No eolico industriale Firenzuola Comitato I nostri crinali Comitato Tutela Crinale Mugellano Crinali Liberi Coalizione Ambientale TESS www.coalizionetess.com Redazione Toscana
La Falterona abbraccia i crinali di Corella e Villore. Parlare di eolico industriale è pericoloso, non parlarne molto di più
Partecipata, coinvolgente e interessante giornata a Corella, organizzata dal Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano Crinali Liberi e Coalizione ambientale TESS, alla quale hanno aderito e partecipato molte Associazioni, come il CAI, Italia Nostra, Atto Primo salute ambiente cultura, Altura, Apuane libere e tutti i Comitati del Mugello che sono impegnate per una transizione ecologica senza speculazione contro l’eolico industriale sui crinali dell’Appennino Mugellano. La giornata è stata introdotta dal Comitato e subito dopo hanno preso la parola i due consiglieri comunali di Dicomano, Laura Barlotti e Saverio Zeni, che stanno portando avanti a livello comunale la battaglia per la salvaguardia del crinale appenninico di Monte Giogo di Villore e Corella, che hanno raccontato la loro esperienza e i tanti ostacoli incontrati. I successivi relatori hanno illustrato tutte le criticità del progetto eolico industriale del Monte Giogo di Villore, dall’aspetto idrogeologico al taglio massiccio di ettari ed ettari di boschi dove sono presenti alberi ad alto fusto e di pregio naturalistico. Alessandro Bottacci, già Direttore del Parco nazionale Foreste Casentinesi, ha evidenziato la ricchezza del patrimonio storico, del paesaggio e della biocomplessità, con un approfondimento sull’impatto climatico del taglio dei boschi. Raoul Fiordiponti, Presidente delle Terapie forestali Foreste italiane, ha illustrato le attività dell’Ass. Teffit riguardanti i benefici ecosistemici delle foreste sulla salute umana e del pianeta, soffermandosi anche sugli scempi ambientali dell’eolico industriale. Aldo Cucchiarini del GRIG e di Mountain Wilderness ha raccontato la situazione di degrado delle aree in cui sono state installate pale eoliche e il loro impatto non solo ambientale ma anche sociale, illustrando con foto e video la condizione di alcuni territori declassati ad area industriale dell’Appennino centrale. Donatella Gasparro ha illustrato con slides molto interessanti, riportando anche dati scientifici attraverso tabelle e grafici, l’impatto negativo della transizione energetica industriale calata dall’alto con una modalità antidemocratica, proponendo allo stesso tempo esempi di vera decrescita per una transizione che rispetti le comunità e l’ambiente, in un’ottica rivoluzionaria del sistema capitalistico. Marco Bastogi, geologo e membro del CAI Firenze, ha relazionato approfonditamente su tutte le situazioni critiche dal punto di vista idrogeologico di questo progetto, spiegando dal punto di vista scientifico quanto i crinali di Corella e di Villore siano esposti a rischi di frane, dissesti e compromissioni del suolo, che non sono mai stati presi seriamente in considerazione, nonostante i molti segnali che indicano la fragilità geologica del territorio. Erica Tedino di Atto Primo ha introdotto il tema del paesaggio riflettendo sull’articolo 9 della Costituzione e informando anche sulle azioni della Coalizione ambientale TESS, con una forte critica verso la dualità paesaggio-ambiente che in realtà sono due aspetti strettamente collegati e inseparabili perché non si può difendere veramente l’ambiente distruggendo l’ambiente e senza tenere conto del paesaggio. Pier Paolo Mattioni infine ha approfondito il tema del paesaggio illustrando cosa ancora si può fare a livello legale e amministrativo come Comunità attiva e propositiva che ha il diritto e il dovere costitutivo di difendere e promuovere la tutela del proprio territorio. La Giornata si è conclusa con laboratori e pratiche di  co-creazione con la natura e di meditazione e canti di Tich Nhat Hanh per una riconnessione spirituale all’ambiente naturale con Isabella Guerrini, Laura Sicuteri e Franco di Corella. I prossimi appuntamenti annunciati saranno in prossimità del Solstizio d’estate con un incontro sul Sentiero bioregionale dell’aquila Gaia e il Convegno a Settembre della Coalizione ambientale TESS su “ Biodiversità e Transizione Ecologica” entrambi aperti a tutti. Redazione Toscana
“La Falterona abbraccia i crinali di Corella e Villore”: giornata contro l’eolico industriale
Un’intera giornata, Domenica 11 maggio 2025, per i crinali liberi del Monte Giogo di Villore a Corella (Dicomano, Firenze) dedicata a scienza, informazione e benessere sull’Appennino Mugellano a contatto con gli ecosistemi naturali da preservare dall’industrializzazione di mega impianti eolici. Organizza l’evento il Comitato Tutela Crinale Mugellano – Crinali Liberi – Coalizione Ambientale TESS con il titolo La Falterona abbraccia i crinali di Corella e Villore. Parlare di eolico industriale è pericoloso, non parlarne molto di più, che intende accendere i riflettori sull’impatto ambientale, paesaggistico e umano degli impianti eolici industriali, promuovendo al contempo una riflessione collettiva sulle alternative concrete e possibili. Il programma della giornata è ricco di interventi autorevoli tra cui l’intervento dell’ex direttore del Parco Nazionale Foreste Casentinesi Alessandro Bottacci, che parlerà del valore sacro delle foreste, l’intervento del Presidente delle Terapie Forestali Foreste italiane Raoul Fiordiponti e quello dell’architetto Paolo Mattioni, esperto di paesaggio. Non mancheranno voci significative del territorio appenninico, come quella di Aldo Cucchiari di Mountain Wilderness e del GRIG sull’impatto ambientale e sulla biodiversità e di Donatella Gasparro del Movimento della Decrescita che affronterà il tema dell’ecologia politica. Il pomeriggio sarà dedicato ad esperienze rigenerative nella natura, come le attività di co-creazione con la natura proposte da Isabella Guerrini, il Bioregionalismo con Luca Vitali, i percorsi di consapevolezza legati alla pratica del Tai Chi e agli insegnamenti di spiritualità e nonviolenza di Thich Nhat Hanh. Sarà allestita una Mostra con le foto aggiornate dei recenti lavori per l’impianto industriale eolico Monte Giogo di Villore. Tantissime le realtà che hanno dato adesione all’evento: dalle Associazioni ambientaliste come Italia Nostra, ALTURA e Mountain Wilderness, ai gruppi escursionistici come il CAI Firenze, Mugello e Scandicci, fino ai Comitati dell’Appennino Mugellano “No Eolico Industriale Firenzuola”, “I nostri crinali” e il Comitato “La Faggeta” aderenti alla Coalizione Ambientale TESS, Transizione Energetica Senza Speculazione, oltre ai gruppi consiliari del Comune di Dicomano quali “Dicomano che verrà” con Laura Barlotti e “Insieme per Dicomano” con Saverio Zeni. L’ingresso è libero e aperto a tutti. Vi aspettiamo numerosi! Per informazioni è possibile contattare i seguenti contatti via WhatsApp: 3392637865 o 3208866199. Comitato Tutela Crinale Mugellano – Crinali Liberi – TESS Transizione Energetica Senza Speculazione Redazione Toscana
Maxi eolico Badia del Vento: la Toscana non può devastare il Montefeltro
La posizione della Regione Toscana di approvare il maxi impianto eolico denominato Badia del Vento, con impatto devastante sulla Valmarecchia e sulle Marche, è un atto di prevaricazione che non possiamo accettare. Le recenti reazioni dell’Emilia Romagna e del suo Presidente Michele De Pascale nei confronti del Presidente della Toscana Eugenio Giani e dell’Assessore all’Ambiente Monia Monni, sono un chiaro segnale di quanto questa scelta sia inammissibile sotto ogni punto di vista. La Valmarecchia, un territorio di grande valore ecologico e paesaggistico, rischia di essere devastata: boschi abbattuti, sbancamenti dei crinali, trivellazioni profonde, infrastrutture invasive e tonnellate di cemento armato per sostenere gigantesche torri eoliche di 180 metri che sarebbero oltretutto impiantate in zone prospicienti dissesti. Il Prof. Gian Battista Vai, geologo e già direttore del Museo Geologico dell’Università Alma Mater di Bologna, nell’ambito di questo procedimento aveva evidenziato che «le stesse ditte proponenti presentano i loro progetto con aerogeneratori di enormi proporzioni, con vaste aree di fondazione che andrebbero ad insistere su un territorio tra i più franosi d’Italia e tra i più inadatti a ospitare infrastrutture, soprattutto di grande peso e dimensioni, che necessitano di fondazioni profonde che, a loro volta, vanno ad attivare o riattivare piani di scivolamento e di distacco». Non è accettabile voler realizzare impianti di energia a fonti rinnovabili ad ogni costo, ovunque e comunque, senza il rispetto delle regole! L’Italia contribuisce per lo 0,71% alle emissioni globali e il settore dell’industria delle energie rinnovabili riceve miliardi di incentivi, puntualmente scaricati sulle bollette dei cittadini e delle imprese. È vero, ciascuno deve fare la propria parte per la lotta al cambiamento climatico e le rinnovabili sono necessarie, ma devono essere sviluppate nelle aree già urbanizzate come certificato da ISPRA e non in territori di grande valore ambientale e paesaggistico come l’alta Valmarecchia foraggiando l’industria del settore energetico. L’abbattimento di boschi di altissimo pregio necessario per installare queste enormi pale con tutto il loro indotto, non solo è un insulto al buon senso, ma è un totale controsenso rispetto agli obiettivi delle cosiddette fonti rinnovabili che dovrebbero contenere le emissioni. In ambito procedurale, inoltre, devono essere chiariti alcuni aspetti relativi all’iter autorizzativo. La richiesta di superare la Valutazione di Incidenza negativa sulle aree naturali protette attraverso misure compensative, è stata pubblicata dalla Regione Toscana ad un anno di distanza dalla trasmissione al proponente, dopo ripetuti solleciti e accessi agli atti da parte del Comune di Casteldelci e di alcune associazioni che hanno evidenziato, tra l’altro, potenziali situazioni di conflitti di interesse. Anche il comportamento del Comune di Badia Tedalda (AR), che ha voluto fin dall’inizio questo impianto, desta forti perplessità per il fatto di aver sottoscritto con il Proponente un accordo con l’impegno di rilasciare tutte le autorizzazioni a fronte di misure compensative di tipo economico, ancor prima di aver eseguito le necessarie valutazioni tecniche e ambientali. Infine la secretazione dello studio anemologico desta dubbi sulla trasparenza della procedura amministrativa. Risulta infatti che la Regione Toscana abbia negato l’accesso agli atti da parte di Italia Nostra Valmarecchia sullo studio di ventosità del crinale, dando seguito alla volontà del proponente di non rilevare dati che invece dovevano essere resi pubblici anche a fronte di osservazioni secondo cui il vento nei nostri Appennini ha una forza nettamente inferiore rispetto ai paesi del nord Europa. La Regione Toscana dovrà fornire diverse spiegazioni sul proprio operato, anche per le proprie istruttorie tecniche in procedimenti che riguardano zone toscane dello stesso valore ambientale e paesaggistico che portano puntualmente alla bocciatura degli impianti, mentre per Badia del Vento, il maxi eolico in faccia alla Romagna e alle Marche, si deve per forza autorizzare e andare avanti. TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione) www.coalizionetess.com Redazione Toscana