Tag - popolo

Il Venezuela unito e stabile sfida le minacce Usa
Qui a Caracas il clima è di grande tranquillità e serenità. Il popolo sciama per le strade per godere i frutti della ripresa economica in atto ormai da qualche tempo, risultato a sua volta della stabilità politica raggiunta con la conferma di Nicolas Maduro a presidente, avvenuta a larga maggioranza […] L'articolo Il Venezuela unito e stabile sfida le minacce Usa su Contropiano.
Moltitudine e individuazione  – di Paolo Virno
Pubblichiamo uno dei testi più importanti e chiarificatori del pensiero di Paolo Virno. Si tratta della postfazione al testo di Gilbert Simondon “L’individuazione psichica e collettiva”, Derive Approdi, 2001 (nuova edizione, 2021). Un testo che più di molti altri, come ci suggerisce Christian Marazzi, condensa molto del pensiero di Paolo Virno e della sua rottura [...]
Riflessioni a partire dalla sciopero
I. Problemi di costruzione di un’identità politica di classe Nonostante i deliri dello ius sanguinis e il “patriottardismo” del ventennio in nero, la stessa nozione di “popolo italiano” è un costrutto storico in divenire e, nonostante più di centocinquantanni di esistenza istituzionale, tutt’altro che consolidato. La frantumazione secolare, le differenze socio-economiche, […] L'articolo Riflessioni a partire dalla sciopero su Contropiano.
Il sionismo è una forma di nazionalismo esasperato per una etnia che non c’è mai stata?
Per via della peculiare concezione nazionalistica del sionismo, lo Stato di Israele, a sessant’anni dalla sua fondazione (*), rifiuta di considerarsi come una repubblica per i suoi cittadini. Come tutti sanno in questo quarto di questi ultimi non è considerato ebreo e, nello spirito delle leggi statali, lo Stato non […] L'articolo Il sionismo è una forma di nazionalismo esasperato per una etnia che non c’è mai stata? su Contropiano.
Soggettività politica e antagonismo sociale
Il testo analizza la politica come tentativo di suturare l'incompletezza del campo sociale, utilizzando il pensiero di Ernesto Laclau, che unisce psicoanalisi lacaniana e filosofia politica gramsciana. La società viene concepita come un non-Tutto, attraversato da antagonismi irriducibili, quali articolazioni simboliche di un linguaggio, strutturalmente non in grado di ricoprire integralmente il Reale. La politica opera attraverso significanti vuoti, ovvero simboli che unificano domande sociali eterogenee, costruendo il popolo come entità discorsiva contingente. Il populismo è interpretato non come ideologia, ma come logica politica emergente in momenti di crisi istituzionali, dove fronti antagonisti si formano attorno a catene di domande insoddisfatte. Il testo riflette inoltre sulla frammentazione contemporanea, in cui la difficoltà di creare identità politiche stabili, apre a rischi di destrutturazione psicotica del campo sociale. Continua a leggere→