Tag - movimenti

Compagno cittadino, fratello partigiano…
Credo siano pochi i lettori di Contropiano che non hanno familiarità con la canzone Per i morti di Reggio Emilia, colonna sonora di tante manifestazioni e cortei dagli anni sessanta a oggi. Una canzone di forte valore politico e di grande impatto emotivo che ha scolpito nella memoria di generazioni […] L'articolo Compagno cittadino, fratello partigiano… su Contropiano.
A 52 anni dal Golpe del 1973: l’attualità del potere operaio dei Cordoni
Una nuova commemorazione del colpo di stato militare del 1973 ci chiama. Sono trascorsi 52 anni da quando la controrivoluzione, sostenuta dall’imperialismo statunitense e eseguita dalla borghesia cilena attraverso le sue forze armate, ha sanguinosamente stroncato la più profonda ondata rivoluzionaria della nostra storia. Quell’11 settembre non è stato abbattuto […] L'articolo A 52 anni dal Golpe del 1973: l’attualità del potere operaio dei Cordoni su Contropiano.
Sarà vero embargo? Pedro Sánchez annuncia la fine del commercio d’armi con Israele
Grazie alla breve conferenza stampa tenuta ieri alla Moncloa, Pedro Sánchez è tornato a catturare l’attenzione sia dei propri sostenitori che dei critici con un nuovo annuncio, atteso da quasi due anni e reclamato caparbiamente da tutto il movimento di solidarietà con la Palestina. Secondo quanto affermato dal presidente del […] L'articolo Sarà vero embargo? Pedro Sánchez annuncia la fine del commercio d’armi con Israele su Contropiano.
Palestina, un nuovo Vietnam per l’Ocidente?
La Palestina – a mio avviso – è il nuovo Vietnam. La formula non vuole essere una boutade, ma una chiave di lettura materialista della fase storica che attraversiamo. Essa indica il luogo in cui si concentrano le contraddizioni dell’imperialismo e dove si misura la capacità dei popoli oppressi di […] L'articolo Palestina, un nuovo Vietnam per l’Ocidente? su Contropiano.
La risposta giusta – di Effimera
La giornata di manifestazioni che ha attraversato Milano il 6 settembre 2025, in risposta allo sgombero del centro sociale Leoncavallo, è stata un avvenimento di grande valore che ha spezzato, almeno per un attimo, la narrazione negativa che ci circonda da ogni lato con i suoi corollari di impotenza e di paura. A nostro [...]
Francia, la legge di bilancio accende la miccia: il 10 settembre “Bloquons tout”
Un breve resoconto cronologico degli eventi: il 15 luglio il governo del repubblicano Bayrou ha proposto una legge di bilancio sui binari dell’austerità, con tagli sociali che si aggirano intorno ai 44 miliardi di euro: due giorni festivi cancellati, tagli massicci alla sanità, congelamento delle pensioni e la soppressione di […] L'articolo Francia, la legge di bilancio accende la miccia: il 10 settembre “Bloquons tout” su Contropiano.
Renoize: il festival verso le lotte dell’autunno
Anche quest’anno parco Schuster, a San Paolo, sarà la cornice di Renoize, Festival antifascista di 3 giorni, nella memoria di Renato Biagetti, giovane attivista del laboratorio sociale Acrobax, ucciso a coltellate da un gruppo di fascisti a termine di una serata musicale nella spiaggia di Focene, il 27 agosto del 2006. Giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 settembre saranno pertanto i giorni del festival, costruiti con un ricchissimo programma che include musica, dibattiti, teatro, laboratori, cucina e molto altro ancora. Il festival, anche quest’anno, sarà totalmente autogestito e autofinanziato e si svolgerà solo grazie all’enorme sforzo volontario di decine di persone che durante mesi lavorano all’organizzazione delle serate. Negli anni infatti la costruzione del festival si è sempre più allargata in un’ampia assemblea di differenti gruppi e collettivi territoriali e cittadini che desiderano ricordare Renato e organizzare un festival che riesce a esprimere in modo simbolico e concreto che può esistere un mondo dove non c’è spazio per il fascismo. Ogni anno il festival permette un confronto e uno scambio sui temi politici principali che animeranno la stagione di movimento che si appresta a iniziare. Quest’anno invece molti temi in qualche modo già attraverseranno il festival e non saranno solo lo spunto dei dibattiti, in primis il genocidio in Palestina e in particolare la partenza della Global Sumud Flotilla dall’Italia. > Presso Renoize, infatti sarà attrezzato un vero e proprio Media Center per > seguire e supportare passo passo le vicende della flotta che in quei giorni ha > in programma la partenza dal porto di Catania. Similmente sabato 6 il festival si collegherà idealmente e concretamente con il corteo di Milano in difesa del Leoncavallo e degli spazi autogestiti. Guardando nel dettaglio i dibattiti organizzati, giovedì 4 alle 18.00 vi sarà un incontro a tema scuola ed educazione. Il dibattito “Dentro e fuori la scuola: pratiche di rottura e autonomia nel mondo dell’educazione” vedrà la presentazione di due libri Dietro la cattedra, sotto al banco di Lea Melandri e Cattive Maestre, Prospero edizioni, 2024 ed Educazione Autonoma in Messico – esperienze urbane, a cura di Nodo Solidale. I due libri verranno presentati in modalità world cafè, per permettere a chi partecipa di contribuire con impressioni ed esperienze a partire dalla lettura di stralci di libri. Viene infatti spiegato nella presentazione della iniziativa che «Per rafforzare i percorsi di mobilitazione, l’autodifesa, la convergenza e la cura, abbiamo pensato di articolare il confronto attraverso un cerchio fatto di più cerchi, che dia modo a chi sta dentro e fuori dalla scuola, e con ruoli e posture diversi, di confrontarsi politicamente sulle pratiche di rottura, autonomia e possibilità che si sono sperimentate e si possono sperimentare dal basso per costruire il sistema educativo di cui sentiamo il bisogno. Un’alternativa in opposizione a quello calato dall’alto, condizionato dall’economia di guerra e dalla deriva autoritaria che stiamo vivendo». Si continua venerdì 5 alle 18.00 con il dibattitoo “Quando il fascismo si fa istituzione, costruiamo nuove reti di resistenza globali“. Dinamopress sarà moderatore di un confronto sul tema con un’ampia platea di esperienze internazionali. Nel comunicato di invito si legge: «Le destre hanno sempre utilizzato la repressione istituzionale e di piazza come strumento per imporre il proprio potere. A questo oggi si aggiunge un tentativo strutturale di stravolgere il quadro normativo preesistente al fine di rendere insufficienti gli strumenti giuridici a tutela della persona, svuotando così molti dei tratti che erano distintivi della democrazia liberale. Abbiamo sempre ferocemente criticato i limiti di quel quadro normativo, ma sarebbe miope non riconoscere che ormai sta venendo meno. Se viene meno la democrazia liberale dobbiamo utilizzare nuovi strumenti di comprensione della realtà e costruire nuove forme di resistenza. Siamo convinte che quanto avviene all’interno dei confini nazionali è il riflesso simmetrico della guerra come strumento di governo, nuovo paradigma del (dis)ordine mondiale che sta emergendo e che ha la sua massima espressione nel genocidio in corso in Palestina». > Sempre venerdì 5, al termine del dibattito, alle h. 20.00, ci sarà una > assemblea pubblica cittadina a sostegno della Global Sumud Flotilla. Sabato 6 alle 18.00 invece il tema sarà la guerra al centro del dibattito “Scioperare contro guerre e genocidio”, organizzato in collaborazione con la rete Reset. Nell’invito all’incontro si legge «Lo slogan di Renoize è “un mondo in cui il fascismo semplicemente non è previsto”, con lo stesso spirito immaginiamo che incrociando le lotte possiamo moltiplicarne la potenza e auspicare di alimentare un processo in grado di bloccare il paese e aprire un conflitto generale contro il Governo italiano e le alleanze internazionali che alimentano il regime di guerra. Proprio perché le lotte si muovono ma in un nuovo scenario, sentiamo l’urgenza di raccontarci come “funziona” e come disinnescarlo e sabotarlo. Vogliamo confrontarci insieme sul bi-sogno di disertare, scioperare e sabotare la guerra. La guerra contro la vita che hanno scatenato non è ineluttabile. Il genocidio può essere fermato. Il capitalismo non è il nostro destino». La parte artistica culturale inoltre quest’anno vede nomi importanti tra attori, band e cantanti. Nei differenti giorni si alterneranno dal palco Ascanio Celestini, Queen of Saba, i Meganoidi le Hi-Shine e molto altro ancora come si può leggere nel programma. Il festival vedrà infine la collaborazione consolidata con la fondazione Tetrabondi che aiuterà a rendere la tre giorni più inclusiva e che ricorderà che non c’è antifascismo senza antiabilismo, e viceversa. Immagine di copertina dalle pagine social di Ionondimentico SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress si può donare sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Renoize: il festival verso le lotte dell’autunno proviene da DINAMOpress.
Figli della stessa rabbia
Una festa ma anche una proposta, un progetto, una scommessa. Il 5 e il 6 settembre al parco Concetto Marchesi, nel cuore di Tiburtino III, ci saranno Il Muro del Canto e gli Assalti Frontali, ci sarà da bere e da mangiare, stand, artisti e dibattiti. Insomma una festa in […] L'articolo Figli della stessa rabbia su Contropiano.
Il Leoncavallo e la sfida del 6 settembre – di Emanuele Braga
Lo sgombero del Leoncavallo è colpa del governo fascista e dell’incapacità del governo locale di centrosinistra di sostenere nei fatti la cultura critica e indipendente, uccidendo sempre più l’anima vera di Milano. I fascisti fanno ciò che la destra fa da sempre, e se ne vantano; la sinistra di governo, invece, è debole, prona [...]
C’è un’idea di città dietro lo sgombero del Leoncavallo – di Paolo Punx
È quella stessa idea che chiama rigenerazione urbana la desertificazione, delle relazioni, delle vite, delle esistenze, da sacrificare e piegare ai supremi interessi  degli affaristi, dei palazzinari, delle arrampicate verticali, del tripudio degli Arbinb!   Gongolano Meloni, Piantedosi, Salvini, Taiani e tutto il carrozzone nazionalgovernativo che in un gioco di simboli un po' desueto [...]