Renoize: il festival verso le lotte dell’autunnoAnche quest’anno parco Schuster, a San Paolo, sarà la cornice di Renoize,
Festival antifascista di 3 giorni, nella memoria di Renato Biagetti, giovane
attivista del laboratorio sociale Acrobax, ucciso a coltellate da un gruppo di
fascisti a termine di una serata musicale nella spiaggia di Focene, il 27 agosto
del 2006.
Giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 settembre saranno pertanto i giorni del
festival, costruiti con un ricchissimo programma che include musica, dibattiti,
teatro, laboratori, cucina e molto altro ancora. Il festival, anche quest’anno,
sarà totalmente autogestito e autofinanziato e si svolgerà solo grazie
all’enorme sforzo volontario di decine di persone che durante mesi lavorano
all’organizzazione delle serate.
Negli anni infatti la costruzione del festival si è sempre più allargata in
un’ampia assemblea di differenti gruppi e collettivi territoriali e cittadini
che desiderano ricordare Renato e organizzare un festival che riesce a esprimere
in modo simbolico e concreto che può esistere un mondo dove non c’è spazio per
il fascismo.
Ogni anno il festival permette un confronto e uno scambio sui temi politici
principali che animeranno la stagione di movimento che si appresta a iniziare.
Quest’anno invece molti temi in qualche modo già attraverseranno il festival e
non saranno solo lo spunto dei dibattiti, in primis il genocidio in Palestina e
in particolare la partenza della Global Sumud Flotilla dall’Italia.
> Presso Renoize, infatti sarà attrezzato un vero e proprio Media Center per
> seguire e supportare passo passo le vicende della flotta che in quei giorni ha
> in programma la partenza dal porto di Catania.
Similmente sabato 6 il festival si collegherà idealmente e concretamente con il
corteo di Milano in difesa del Leoncavallo e degli spazi autogestiti.
Guardando nel dettaglio i dibattiti organizzati, giovedì 4 alle 18.00 vi sarà un
incontro a tema scuola ed educazione. Il dibattito “Dentro e fuori la scuola:
pratiche di rottura e autonomia nel mondo dell’educazione” vedrà la
presentazione di due libri Dietro la cattedra, sotto al banco di Lea Melandri e
Cattive Maestre, Prospero edizioni, 2024 ed Educazione Autonoma in Messico –
esperienze urbane, a cura di Nodo Solidale. I due libri verranno presentati in
modalità world cafè, per permettere a chi partecipa di contribuire con
impressioni ed esperienze a partire dalla lettura di stralci di libri. Viene
infatti spiegato nella presentazione della iniziativa che «Per rafforzare i
percorsi di mobilitazione, l’autodifesa, la convergenza e la cura, abbiamo
pensato di articolare il confronto attraverso un cerchio fatto di più cerchi,
che dia modo a chi sta dentro e fuori dalla scuola, e con ruoli e posture
diversi, di confrontarsi politicamente sulle pratiche di rottura, autonomia e
possibilità che si sono sperimentate e si possono sperimentare dal basso per
costruire il sistema educativo di cui sentiamo il bisogno. Un’alternativa in
opposizione a quello calato dall’alto, condizionato dall’economia di guerra e
dalla deriva autoritaria che stiamo vivendo».
Si continua venerdì 5 alle 18.00 con il dibattitoo “Quando il fascismo si fa
istituzione, costruiamo nuove reti di resistenza globali“. Dinamopress sarà
moderatore di un confronto sul tema con un’ampia platea di esperienze
internazionali. Nel comunicato di invito si legge: «Le destre hanno sempre
utilizzato la repressione istituzionale e di piazza come strumento per imporre
il proprio potere. A questo oggi si aggiunge un tentativo strutturale di
stravolgere il quadro normativo preesistente al fine di rendere insufficienti
gli strumenti giuridici a tutela della persona, svuotando così molti dei tratti
che erano distintivi della democrazia liberale. Abbiamo sempre ferocemente
criticato i limiti di quel quadro normativo, ma sarebbe miope non riconoscere
che ormai sta venendo meno. Se viene meno la democrazia liberale dobbiamo
utilizzare nuovi strumenti di comprensione della realtà e costruire nuove forme
di resistenza. Siamo convinte che quanto avviene all’interno dei confini
nazionali è il riflesso simmetrico della guerra come strumento di governo, nuovo
paradigma del (dis)ordine mondiale che sta emergendo e che ha la sua massima
espressione nel genocidio in corso in Palestina».
> Sempre venerdì 5, al termine del dibattito, alle h. 20.00, ci sarà una
> assemblea pubblica cittadina a sostegno della Global Sumud Flotilla.
Sabato 6 alle 18.00 invece il tema sarà la guerra al centro del dibattito
“Scioperare contro guerre e genocidio”, organizzato in collaborazione con la
rete Reset. Nell’invito all’incontro si legge «Lo slogan di Renoize è “un mondo
in cui il fascismo semplicemente non è previsto”, con lo stesso spirito
immaginiamo che incrociando le lotte possiamo moltiplicarne la potenza e
auspicare di alimentare un processo in grado di bloccare il paese e aprire un
conflitto generale contro il Governo italiano e le alleanze internazionali che
alimentano il regime di guerra. Proprio perché le lotte si muovono ma in un
nuovo scenario, sentiamo l’urgenza di raccontarci come “funziona” e come
disinnescarlo e sabotarlo. Vogliamo confrontarci insieme sul bi-sogno di
disertare, scioperare e sabotare la guerra. La guerra contro la vita che hanno
scatenato non è ineluttabile. Il genocidio può essere fermato. Il capitalismo
non è il nostro destino».
La parte artistica culturale inoltre quest’anno vede nomi importanti tra attori,
band e cantanti. Nei differenti giorni si alterneranno dal palco Ascanio
Celestini, Queen of Saba, i Meganoidi le Hi-Shine e molto altro ancora come si
può leggere nel programma.
Il festival vedrà infine la collaborazione consolidata con la fondazione
Tetrabondi che aiuterà a rendere la tre giorni più inclusiva e che ricorderà che
non c’è antifascismo senza antiabilismo, e viceversa.
Immagine di copertina dalle pagine social di Ionondimentico
SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS
Per sostenere Dinamopress si può donare sul nostro conto bancario, Dinamo Aps
Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per
sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le
redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno
L'articolo Renoize: il festival verso le lotte dell’autunno proviene da
DINAMOpress.