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Sulle carceri la politica è subalterna al populismo
Il Presidente della Repubblica, il 30 giugno, rivolgendosi al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (D.A.P.) ha espresso un richiamo forte rivolto al Governo e alla Politica in generale con cui, espressamente, ha sottolineato che le carceri non possono calpestare i diritti dei detenuti e “non devono essere una fabbrica di criminalità”. D’altronde, […] L'articolo Sulle carceri la politica è subalterna al populismo su Contropiano.
Rizomatica 25-02-2025
Infosfera, 25/02/2025 Per questa uscita di rizomatica, abbiamo chiesto ai nostri collaboratori di delineare le forme delle possibili organizzazioni politiche che potrebbero aiutarci a esprimere e soddisfare i nostri bisogni, evoluti come l’intera società si evolve in questa epoca di … Continua a leggere→
Rappresentanza politica e partecipazione democratica nel contesto della post-democrazia.
La democrazia rappresentativa, nella sua forma moderna, è stata un pilastro fondamentale delle società occidentali. Durante il periodo noto come “capitalismo democratico” (1945-1975), ha consentito progressi significativi nel benessere economico, nei diritti civili e sociali, e nella stabilità politica. Tuttavia, dalla metà degli anni Settanta, questo modello ha subito una progressiva erosione, aprendo la strada alla fase della post-democrazia, caratterizzata da una riduzione della partecipazione politica e da un crescente controllo delle élite economiche e tecnocratiche. Continua a leggere→
Soggettività politica e antagonismo sociale
Il testo analizza la politica come tentativo di suturare l'incompletezza del campo sociale, utilizzando il pensiero di Ernesto Laclau, che unisce psicoanalisi lacaniana e filosofia politica gramsciana. La società viene concepita come un non-Tutto, attraversato da antagonismi irriducibili, quali articolazioni simboliche di un linguaggio, strutturalmente non in grado di ricoprire integralmente il Reale. La politica opera attraverso significanti vuoti, ovvero simboli che unificano domande sociali eterogenee, costruendo il popolo come entità discorsiva contingente. Il populismo è interpretato non come ideologia, ma come logica politica emergente in momenti di crisi istituzionali, dove fronti antagonisti si formano attorno a catene di domande insoddisfatte. Il testo riflette inoltre sulla frammentazione contemporanea, in cui la difficoltà di creare identità politiche stabili, apre a rischi di destrutturazione psicotica del campo sociale. Continua a leggere→