L’intervento di Belquis Roshan alla conferenza stampa presso la Camera dei DeputatiSaluto le amiche del CISDA, le mie compagne in Italia, e gli onorevoli membri
del Parlamento italiano, che hanno consentito lo svolgersi dell’incontro
odierno.
Rappresento le donne dell’Afghanistan e apprezzo il vostro impegno e senso di
responsabilità per aver voluto far sentire il grido di chi sottostà alle leggi
del governo più medievale, misogino e malvagio della storia. Vi sono
immensamente grata per avermi invitata all’evento di oggi. Le donne afghane da
quasi quattro anni sono sotto l’ombra sinistra dei talebani; la loro libertà è
repressa con le pratiche più barbare.
I governi occidentali, in particolare quello degli Stati Uniti, hanno tradito il
popolo e le donne dell’Afghanistan consentendo ai talebani, quattro anni fa, di
riprendere il potere. I talebani ricevono segretamente sempre più sostegno
finanziario e diplomatico, e questo garantisce la continuazione del loro regime
degenerato.
Gli interessi strategici ed economici dei governi occidentali in Afghanistan
hanno la netta prevalenza rispetto al destino del popolo, specialmente delle
donne. La maggior parte di questi governi, e anche le Nazioni Unite, si dicono
preoccupati per i diritti delle donne in Afghanistan, ma non hanno simpatia per
il nostro popolo e hanno fatto accordi vergognosi con i terroristi talebani.
In questa situazione, qualsiasi voce si alzi da parte delle forze libere e
progressiste dei Paesi del mondo, specialmente dell’Occidente, a sostegno delle
donne afghane è lodevole e preziosa. Avete fatto il vostro dovere umano e di
base, diventando così buoni amici delle donne afghane.
Ciò che accade alle donne afghane non rientra soltanto nella categoria “gender
apartheid”. Contro di loro vengono commessi crimini brutali e barbarie; le donne
non sono considerate esseri umani, sono private di tutti i diritti e non possono
svolgere alcuna attività sociale. Non solo il lavoro e l’istruzione sono
vietati, ma la maggior parte delle ragazze viene privata della scuola e deve
sottostare alle leggi maschili; in molti casi, le ragazze sono costrette a una
vita terribile.
I talebani, come tutti i gruppi fondamentalisti e aggressivi, vogliono
cancellare le donne, la metà della popolazione, confinandola in casa, in modo
che per l’altra metà della popolazione, gli uomini, sia più facile reprimerle e
ridurle in schiavitù, ma la maggior parte delle donne afghane si è finora
opposta ai talebani in vari modi. Le donne non si sono arrese.
Avete fatto molto per riconoscere l’apartheid di genere contro le donne afghane
e avete creato un documento prezioso. Questi sforzi, pur non avendo un impatto
diretto e duraturo sulla situazione delle donne afghane sono un esempio di
solidarietà del popolo occidentale e dimostrano che, a differenza dei loro
governi, ci sono persone che nutrono una sincera simpatia e mostrano solidarietà
nei confronti delle donne afghane. In questi quattro anni, le donne afghane
hanno cercato di fare sentire la loro voce nella maggior parte dei Paesi in cui
sono presenti amici come voi. Speriamo che in questa lotta sarete i
primi, speriamo che il vostro governo riconosca l’apartheid di genere.
Sappiamo che anche se l’apartheid di genere verrà riconosciuto questo non
impedirà ai governi occidentali di cooperare con i talebani. Nella pratica
vediamo che i governanti guerrafondai dell’Occidente non hanno minimamente
rispettato le leggi e i trattati universali che hanno firmato, e li hanno
calpestati ogni volta che avevano necessità di tutelare i loro interessi. In
molti casi abbiamo visto che non hanno rispettato e hanno fatto carta straccia
delle risoluzioni dell’ONU. Proprio adesso, con lo sgomento e la rabbia di tutti
coloro che vedono ciò che accade, il fascista Netanyahu, il macellaio di un
popolo sofferente, nonostante sia stato emesso un mandato d’arresto nei suoi
confronti da parte della Corte Penale Internazionale, ha viaggiato
tranquillamente in Europa, e nessun governo europeo osa alzare la voce contro
questo criminale di guerra.
Questi sono i giochi dei governanti occidentali con i diritti umani. E nel mondo
sono molti gli esempi di queste pratiche. Serajaldin Haqqani, il leader degli
attentatori suicidi e assassino del popolo afghano, che gli Stati Uniti avevano
messo nella lista nera, con una taglia di milioni di dollari per la sua cattura,
negli scorsi tre anni ha viaggiato liberamente nei Paesi arabi per fare accordi
vergognosi con i Paesi occidentali e con gli Stati Uniti. Sapeva che in seguito
i suoi crimini sarebbero stati perdonati dall’alleato americano.
Ma se il vostro lavoro darà buoni frutti e l’apartheid di genere dei talebani
verrà riconosciuto come tale, sarà un risultato prezioso per l’alleanza globale
in difesa delle donne afghane e le incoraggerà a proseguire la lotta per i
diritti contro il fondamentalismo e il terrorismo talebano. Il successo di
questo lavoro dimostrerebbe che c’è una distanza profonda tra i governi
oppressivi e il popolo occidentale che ama la libertà.
Devo però mettere in guardia i veri amici delle donne oppresse dell’Afghanistan:
gli Stati Uniti, l’Occidente e le sue istituzioni hanno cercato negli ultimi
quattro anni di introdurre un certo numero di donne che si fanno passare come
rappresentanti delle donne afghane e promuovono invece gli interessi degli Stati
imperialisti. Tra queste Fawzia Kofi, Habiba Sarabi, Sima Samar, Mahboubeh
Seraj, Fatemeh Gilani, Shakriyeh Barakzai Shahrzad Akbar e altre, che sono
manovrate dall’intelligence occidentale e cercano di deviare la lotta delle
donne afghane dal cammino verso la libertà. Durante i colloqui di Doha, in cui
il potere è stato restituito ai talebani, queste donne erano tra i lobbisti che
hanno favorito il ritorno al potere di questi criminali sanguinari.
Sono stata con alcune di queste donne per molti anni in Afghanistan perché
facevo parte del Parlamento, so che queste sono le nemiche delle donne oppresse
e hanno fatto dei diritti delle donne uno strumento per raggiungere le loro mire
ambiziose. Ma poiché sono diventate competenti e capaci, l’America e l’Occidente
ne hanno beneficiato per oltre vent’anni. Sono certa che in occasione di
importanti conferenze mondiali, presso le Nazioni Unite e il Parlamento Europeo,
e ovunque esse abbiano degli interessi, verranno assegnati loro premi
internazionali. Nessuna di loro rappresenta le donne afghane; rappresentano solo
l’imperialismo e i governi occidentali, quindi non hanno posto nella lotta per
la liberazione delle donne.
Anche alcune delle donne che ho citato parlano di apartheid di genere, ma
bisogna essere consapevoli che c’è una differenza tra voi e loro. Voi, con la
formalizzazione dell’apartheid di genere, dovreste anche denunciare e prendere
una posizione chiara contro il sostegno ai fondamentalisti talebani e agli
jihadisti da parte dell’imperialismo, in modo che la vostra campagna sia
distinta dalla loro e mostri la vostra reale volontà di difendere le donne
afghane. Dovreste essere molto decise.
Qui voglio sottolineare un altro punto importante, anche se va al di là del
disastro afghano. Quando si tratta di tutelare i propri interessi gli Stati
imperialisti del mondo non esitano ad allearsi con fascisti e fondamentalisti
massacratori di popoli; parlo ad esempio dell’orribile genocidio del regime
sionista di Israele a Gaza, parlo dell’aver portato al-Qaeda e ISIS al potere in
Siria, oggi guidata da Jolani, parlo delle guerre in Yemen, Iraq, Ucraina
condotte grazie alle armi e al sostegno finanziario delle potenze mondiali.
È una necessità storica e politica incredibilmente importante che i movimenti
decoloniali dichiarino che l’imperialismo, il fondamentalismo e il terrorismo
sono facce della stessa medaglia e pericolosi nemici dell’umanità; fino a quando
non ci sarà un’alleanza globale e popolare contro questi gravi pericoli il
futuro dell’umanità e del pianeta sarà a rischio.
Vi invito a creare questa alleanza. Infine vi chiedo, in quanto rappresentanti
del popolo italiano nel Parlamento, di unire il popolo italiano e le donne
afghane nella lotta contro l’apartheid di genere in Afghanistan. Non dimenticate
la lotta contro i fondamentalisti e non lasciate che il governo dei talebani in
Afghanistan sia riconosciuto dai vostri governi.
Ancora una volta, stringo la mano del vostro onorevole e umano sostegno e mi
inchino a ciascuno di voi per il vostro lavoro e la vostra solidarietà con le
donne oppresse dell’Afghanistan. Viva l’unità dei popoli del mondo.
Belquis Roshan, ex parlamentare dell’Afghanistan, è ora rifugiata in Europa.
CISDA - Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane