Il Coordinamento No Riarmo esprime il proprio pieno sostegno ai cittadini e alle
cittadine di Taranto e Genova, che si stanno mobilitando per la difesa della
salute, dell’ambiente e della dignità del lavoro, contro decenni di inquinamento
industriale.
Gli organizzatori della manifestazione, che da anni riunisce produttori e
appassionati di caccia, tiro sportivo e armi, avrebbero motivato la scelta con
la volontà di "trovare un clima più sereno" per l’evento, dopo due edizioni a
Verona segnate dal monitoraggio critico della società civile.
La presenza militare statunitense a Vicenza è stata fortemente contestata e ha
visto l’opposizione di comitati e cittadini. Vi è poi la base di Istrana, vicino
a Treviso, con caccia Eurofighter, coinvolti in scenari NATO di “difesa
avanzata” nell'Est Europa.
La presenza militare statunitense a Vicenza è stata fortemente contestata e ha
visto l’opposizione di comitati e cittadini. Vi è poi la base di Istrana, vicino
a Treviso, con caccia Eurofighter, coinvolti in scenari NATO di “difesa
avanzata” nell'Est Europa.
A Ghedi, in provincia di Brescia, c'è una base con le bombe atomiche B61-12. A
Solbiate Olona, in provincia di Varese, c'è un quartier generale delle forze
NATO. Ma esiste anche un'altra Lombardia: quella delle associazioni che si
oppongono al riarmo.
In Piemonte sono presenti diverse basi e caserme militari, oltre a poligoni di
tiro e fortificazioni storiche, che rappresentano nodi importanti della presenza
militare italiana sul territorio. Tra queste, spicca lo stabilimento di Cameri,
in provincia di Novara, dove si assemblano gli F35.
La maggioranza ha votato sì all'acquisto di tecnologia militare israeliana ma
forte è stata la reazione dell'opposizione. Mentre a Gaza la popolazione viene
uccisa in una morsa disumana, il governo continua la collaborazione con un
apposito Memorandum militare con Israele.
Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea dal 21 al 29
giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del
gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.