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Il popolo MAPUCHE la terra la difende, non l’accende!
Urgente: Criminalizzazione del Popolo Mapuche in Argentina Chiamata alla solidarietà internazionale Abbiamo bisogno urgentemente dell’attenzione e dell’appoggio internazionale perché si visibilizzino le violazioni dei diritti umani che si stanno attualmente producendo contro il popolo mapuche nella patagonia, in argentina. In questi giorni enormi incendi hanno devastato migliaia di ettari di boschi e distrutto case. Le uniche persone che si sono mosse sono state quelle delle brigate comunitarie autorganizzate visto che il governo argentino non ha fatto nulla. Adesso, invece dell’appoggio queste stesse comunità si scontrano con una brutale repressione. Lo stato ha lanciato una campagna di criminalizzazione. contro il popolo mapuche e le persone volontarie del servizio di Vigilanza del Fuoco. (*) accusandol3, senza alcuna prova, di aver causato gli incendi. (*) i pompieri in Argentina sono volontari Cosa sta succedendo: video condiviso da Moira Millan, sottotitoli in italiano a cura di Patricia e Mari * Detenzioni e retate arbitrari: Molte comunità indigene, comprese persone anziane residenti, sono state oggetto di retate senza testimoni ufficiali. La polizia ha piazzato armi e materiali infiammabili nelle loro abitazioni per incolparle. ● Detenzioni in corso: Il pompiere volontario Nicolás Heredia è in carcere accusato di reati inventati con “prove” basate solo su testimoni non ufficiali. ● Persecuzione giudiziaria: Victoria Nuñez Fernandez, donna mapuche de Lof Pillán Mahuiza, è stata condannata a due mesi di custodia cautelare in carcere nonostante non esistano prove che la relazionino a reati. ● Militarizzazione e repressione: Le forze di sicurezza argentine, compresa la GEOP (Gruppo Speciale di Operazioni di Polizia antiterrorismo), si sono dispiegate per reprimere e intimidire le comunità indigene con azioni che ricordano le tattiche delle dittature militari del passato. Tutto questo fa parte di una strategia più ampia per screditare le persone delle comunità indigene che difendono la terra e per proteggere le industrie dell’estrattivismo a scapito dei diritti di chi su quelle terre vive. È ciò che abbiamo visto in Palestina, in Brasile e nel mondo intero, dove si accusano falsamente i popoli indigeni e oppressi di reati che non hanno commesso per giustificare la violenza dello Stato contro di loro. Abbiamo urgente bisogno di: ● Copertura mediatica internazionale per rendere evidente la persecuzione e le accuse fabbricate contro il popolo Mapuche. ● raccogliere adesioni internazionali di solidarietà per le irruzioni poliziesche e militari nella provincia di CHUBUT, ARGENTINA utilizzando questo modulo ● Pressione Legale e Politica da parte di organismi internazionali per esigere la liberazione delle persone detenute arbitrariamente e la fine della criminalizzazione della resistenza Indigena. Condividiamo questa informazione, diffondiamo nelle reti e spazi che attraversiamo, chiediamo giustizia. Il popolo Mapuche difende la sua terra, non la incendia. documentario sulla storia del popolo mapuche di Mari Casalucci, Valeria Patané, Ramon Gaete. Per favore, mettetevi in contatto se avete bisogno di altri particolari o se si desidera ampliare e approfondire questa urgente richiesta. Grazie per la vostra solidarietà Questo il comunicato che abbiamo tradotto e che data febbraio 2025 ma vogliamo ricordare quanto proprio la comunità del lof Paillan-Mahuiza ha fatto e proprio per rigenerare il bosco natio originario ed evitare gli incendi. Siamo assolutamente orgogliosi di aver partecipato alla campagna testimoniata da questo nostro articolo. Riferimenti e contatti: ● Moira millán ● XR Argentina ● Presentes Latam ● Sisas Medio ● Mujeres Indígenas ● Resumen Latinoamericano News about this: ● CELS – Criminalización de brigadistas y hostigamiento a comunidades indígenas ● Agencia Presentes – Violentos allanamientos a comunidades mapuche y a una radio comunitaria de Chubut ● ANRed – Actividades en todo el país contra los incendios y la criminalización de brigadistas y comunidades mapuche foto di copertina di Mari, settembre 2024 ************** RADIOSONAR.NET SI BASA SULL’AUTOFINANZIAMENTO. SE VUOI AIUTARCI A CONTINUARE A TRASMETTERE, PUOI EFFETTUARE UNA DONAZIONE ATTRAVERSO IL NOSTRO CONTOCORRENTE O PAYPAL  
María Galindo a Roma – Femminismo bastardo
NON SEI RIUSCITƏ AD ESSERE AL FORTE PRENESTINO PER PARTECIPARE AL PERFOINCONTRO CON MARÍA GALINDO? LO ABBIAMO REGISTRATO PER TE mariagalindo07022025 Femminismo Bastardo, il libro di María Galindo, tradotto da Roberta Granelli con la prefazione di Paul Preciado, pubblicato da Mimesis edizioni “Attraverso una scrittura “bastarda”, che unisce prosa e poesia, manifesto politico e articolo di giornale, María Galindo passa in rassegna le questioni fondamentali del femminismo dalla sua prospettiva anarchica e decoloniale. Secondo l’autrice le donne sudamericane hanno il dovere di riconoscersi come bastarde e di rifiutare il progetto dello stato coloniale del meticciato (mestizaje) che classifica, gerarchizza e tenta di nascondere la “ferita coloniale” che ancora sanguina. Galindo costruisce un archivio delle pratiche di disciplinamento del desiderio erotico disseminate nella cultura ecclesiastica, nelle istituzioni mediche e scolastiche, nel linguaggio politico e nella cultura popolare, sia quella folklorico-indigenista sia quella imperialista-spagnola-gringa. Con Mujeres Creando, il movimento femminista di guerriglia urbana non violenta da lei fondato, sviluppa un diagramma di pratiche di ribellione alla violenza che lei stessa chiama “depatriarcalizzazione”. In quest’ottica, il femminismo bastardo è un modo per posizionarsi – come fanno le riflessioni decoloniali – fuori da qualsiasi binarismo, sia quello di genere, quello tra Stato e popolazione indigena o quello tra vittima e carnefice.” dal sito di Mimesis Edizioni foto interno e copertina di Mari Casalucci, Forte Prenestino 7 febbraio 2025