Strumentalizzazione dei femminicidi in funzione del ricooscimento del feto come “persona a partire dal concepimento”
Sul femminicidio di Vanessa Ballan, così come successe con Giulia Tramontano. si
stanno scatenando provita e FdI sulla questione aborto.
Nei femminicidi incontriamo diversi aspetti problematici nella narrazione: dalla
loro rappresentazione, all’omissione nel nominarli come “femminicidi”, alla
strumentalizzazione dei femminicidi per fini diversi.
Per il femminicidio di Vanessa Ballan ben 7 articoli sui 16 che abbimo esaminato
viene menzionata come “giovane mamma” nel titolo. Questo avviene anche per altri
femminicidi: o si riporta il ruolo materno, la nazionalità, alcune
caratteristiche ma quasi mai il nome e cognome della persona uccisa come se
fosse un optional, quasi si dovesse svalorizzare in questo modo l’identità della
persona.
In due casi di femminicidio, quello di Vanessa Bollan e quello di Giulia
Tramontano essere “future mamme e uccise durante la gestazione” dà la miccia
alle associazioni di destra per rincarare la dose sull’aborto.
Sette mesi fa il femminicidio di Giulia Tramontano è entrato nel sentire comune
non solo per il modus operandi e per la sua giovane età, ma anche perché era
incinta. Questo ha destato maggiore attenzione rispetto ad altri femminicidi.
È diventato “il caso”: non solo si allarga l’attenzione mediatica sulla “donna
prossima ad essere madre” ma viene immediatamente strumentalizzata dai pro vita
e famiglia tanto che Gandolfini propone a gran voce al governo di mettere
l’aggravante “del duplice omicidio” nel processo per Giulia utilizzando la norma
giuridica per imporre il feto “persona giuridica”. Questa affermazione ci
riporta immediatamente alla proposta di legge fatta ad ottobre del 2022, appena
insediato il governo di destra, che è la stessa proposta di legge che
ciclicamente ripropone FdI per osteggiare l’interruzione volontaria di
gravidanza.
Due tematiche che non c’entrano nulla fra loro perché nella legislazione
italiana penale già è presente l’aggravante per omicidio di una persona in
gestazione e procurato omicidio in gestazione quindi, ci chiediamo e vi
chiediamo, perché riprendere questo reato già presente nel codice penale e
parlare di duplice omicidio?
Gandolfini, tramite provita e famiglia, vuole strumare a suo favore il
femminicidio di Vanessa Ballan, uccisa da un uomo che lei aveva già denunciato
per stalking. Bisognerebbe porre l’accento sulla mancata assistenza e sostegno a
Vanessa Ballan lasciata completamente sola, la sua denuncia derubricata come un
litigio tra persone senza vedere il pericolo imminente.
E invece la senatrice Lucia Ronzulli pensa bene di spostare l’attenzione dai
problemi reali del continuo non ascolto di chi denuncia per riprendere
immediatamente le dichiarazioni di Gandolfini fatte 7 mesi fa per il
femminicidio di Giulia Tramontano e dai social punta tutto sul riconoscimento
del duplice omicidio.
Il punto qui ancora una volta è che non vogliamo discettare sulle pene e
l’aumento degli anni in carcere ma come agire a monte quando le persone sono
vive per evitare che questo continui a succedere! La stessa polizia che utilizza
la poesia di Cristina Torre Caceres nei suoi post poi si rivela per quello che è
veramente.
Vanessa, Giulia, Rita, Yrelis e tuttə lə altrə sono e rimangono assassinii di
Stato ed è per questo che dobbiamo distruggere il patriarcato e costruire
un’alternativa possibile, necessaria e urgente.
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feto come “persona a partire dal concepimento” proviene da Osservatorio
nazionale NUDM.