Lugano: un World Forum per la Pace 2025 veramente speciale in un periodo di grandi conflitti
Durante la conferenza stampa del 23 settembre presso la Sala comunale di Lugano
Margherita Maffeis Natale (presidente di Ticino Culture Network) ha precisato
“Quest’anno ancora di più è importante essere uniti per la pace nel mondo. il
nostro obbiettivo principale è promuovere la Cultura della Pace e della
Nonviolenza in un periodo storico martoriato dalla violenza e da più di 60
guerre che dilagano in tutto il mondo. Oggi più che mai va diffusa tra tutte le
generazioni e a tutti i livelli della società un messaggio forte e chiaro”. Così
è stato con l’evento transfrontaliero “In Cammino per la Pace” del 9 ottobre e
fortemente ribadito durante il 13° World Forum per la Pace.
Iniziato l’11 novembre presso il Palazzo dei Congressi con il Villaggio della
Pace, rivolto agli allievi e agli studenti delle scuole elementari, medie,
medio-superiori e professionali. Numerose le associazioni che vi hanno parte
con undici postazioni interattive. Tra questi, la Fondazione Città della Pace
(presieduta da Jody Williams, premio Nobel per la pace per la campagna
internazionale per il bando delle mine antiuomo) che ha presentato il videogioco
didattico PeaceLAB, che permette ai ragazzi di esplorare un futuro remoto
ideale, dove i problemi attuali come cambiamenti climatici, migrazioni e guerre
sono solo ricordi. I partecipanti, divisi in gruppi, esploreranno “Nuova Pangea”
e interagiranno con testimonianze storiche e Premi Nobel per la Pace, imparando
lezioni utili per il presente. Ancora Mondo senza Guerre e senza Violenza con
l’associazione Utopia Tropicale. “Unire la Natura alla pace e alla nonviolenza”.
Attraverso i libri di Martine Sicard e Wangari Maathai si é esplorato il
concetto di pace e nonviolenza dell’importanza delle marce per le marce per i
diritti umani, per le donne, per l’ambiente, per la riforestazione. I
protagonisti sono stati gli alberi, soprattutto quelli nati dai semi degli
Abombed Trees di Hiroshima. Proprio nella postazione di Ticino Culture Network
é diventata un laboratorio interattivo durante il quale i giovani hanno creato
il “Manifesto per la Pace” che sarà affidato a varie personalità… Nel pomeriggio
Luigi De Magistris ha parlato di giustizia sociale, mafia e pace attraverso il
libro: “Poteri Occulti”, che si focalizza sul modo in cui la Repubblica
Italiana è condizionata, ormai da decenni, da collusioni che intaccano anche il
cuore dello Stato. L’evento é stato moderato dalla Prof.ssa Annamaria Astrologo,
responsabile scientifica dell’Osservatorio ticinese sulla criminalità
organizzata. La giornata si è conclusa all’auditorium del Palazzo dei Congressi
con lo spettacolo “Insieme per la pace”, sul palcoscenico un vero “salotto per
la pace”, alternato da momenti di riflessione, interviste e conversazioni con
esibizioni artistiche dal vivo, creando un ambiente stimolante e coinvolgente.
Ospiti di grande rilievo, sia a livello nazionale che internazionale, tra cui
Rosita Celentano – conduttrice e attrice, Nina Dimitri – cantante
internazionale, Luigi De Magistris – ex magistrato e politico italiano, Miriam
Tirinzoni – stilista impegnata nel sostegno alla moda etica, il cantautore
indie-pop Diamante e gli allievi della Scuola di Musica e di Arti Classiche di
Mendrisio (SMA). Hanno condotto la serata i giornalisti Maristella Polli e
Antonio Franzi.
Il 22 novembre presso l’Hotel de la Paix si è tenuta la consueta tavola rotonda
sempre moderata da Antonio Franzi. Quest’anno il focus é stato sui conflitti in
corse il dialogo interreligioso. Presenti l’arcivescovo Fortunatus Nwachukwu
(diplomatico e segretario del Dipartimento delle chiese dell’evangelizzazione
del Vaticano) che, dopo aver sottolineato la stessa origine tra le varie
religioni monoteiste, si è detto fortemente preoccupato per il suo paese
d’origine dove erano appena stati sequestrati ben 300 studenti da un collegio
cattolico; l’inviata di pace in paesi di guerra Lucia Vastano ci ha raccontato
come lei ha cercato di far conoscere la condizione delle persone che vivono un
conflitto, in quel cercare una quotidianità, una normalità nonostante la
situazione contingente; l’ingegnera Piera Levi-Montalcini, nipote del premio
Nobel per la medicina, ha sottolineato l’importanza per la scienza, quella che
viene in aiuto, che permette di migliorare. In collegamento da Roma il
regista Fabio Segatori e dalla Siria Padre Jihad, superiore del Monastero di Mar
Musa, grazie ai quali scopriremo l’importante operato interreligioso di Padre
Paolo Dall’Oglio. Durante la serata di gala, è stato assegnato il premio Spyri
proprio a Padre Paolo ritirato da sua sorella Francesca con la motivazione “il
suo esempio ci insegna che dedicarsi alla pace non é mai vano. Infatti anche
dopo la sua scomparsa nel luglio 2013 il suo lavoro e la sua dedizione alla
pacifica convivenza rimangono un modello di ispirazione per chi spera ancora in
pace duratura”. La cena di gala si è conclusa con l’affidamento
all’associazione Ticino Culture Network di un Hibakujumoku di Hiroshima da parte
di Mondo senza Guerre e senza Violenza insieme a PEFC Italia per Green Legacy
Hiroshima. Il Ginkgo di Hiroshima sarà messo a dimora la prossima primavera
presso il Liceo Pio XII di Breganzona-Lugano. Il 13° World Forum si è concluso
il 23 novembre con la fiaccolata della pace che è terminata presso la Cattedrale
dove si è tenuta la messa giubilare presieduta dall’arcivescovo Fortunatus
Nwachukwu e dal vescovo Alan de Raemy.
Tiziana Volta