ROMA: “SABOTARE LA GUERRA NON È REATO”, EXTINCTION REBELLION OCCUPA LA FABBRICA ARMIERA LEONARDO
Azione di Extinction Rebellion a Roma presso la sede dell’azienda armiera
Leonardo: martedì 29 aprile, verso le ore 12.30, lo stabilimento sulla Tiburtina
è stato occupato da oltre un centinaio di persone. Il movimento ha esposto
diversi striscioni sui quali era scritto “Leonardo complice”, “Partigiane per il
clima, non per le vostre guerre” e ancora “Sabotare la guerra non è reato”.
La manifestazione è un atto di denuncia della complicità della Leonardo, azienda
armiera partecipata dallo Stato, e del governo italiano nel genocidio in corso
in Palestina. Deferita anche la complicità dell’Italia e dell’azienda con la
Guardia costiera libica. Infine è stato chiesto all’azienda di convertire la
produzione da ambito militare a civile, senza penalizzare lavoratrici e
lavoratori.
In collegamento con Radio Onda d’Urto durante l’azione, Laura, attivista di
Extinction Rebellion, ci ha raccontato l’azione: “ci siamo arrampicate prima su
una struttura poi su un albero grazie a delle corde e ad altri strumenti, calato
delle bandiere di Exintion Ribellion e alcuni striscioni mentre le altre
attiviste sotto facevano canti, cori, balli e abbastanza rumore da attirare
molto presto le forze dell’ordine che quindi sono arrivate”.
Francesco, attivista di Extinction Rebellion, ha riportato il successo
dell’iniziativa affermando che “abbiamo fatto valere i nostri diritti
costituzionali di manifestare. Ci siamo fatti identificare, in questo modo la
polizia non ha avuto nessuna ragione di portarci in Questura” come già successo
dopo alcune proteste, quando attivisti e attiviste di Extinction Rebellion sono
state portati in caserma e fermate per ore. Per esempio com’era successo a
Brescia durante un’azione simile: erano stati sequestrati per ore dalla
Questura, dove avevano anche subito perquisizioni degradanti.
“È stato subito chiaro che stavamo avendo un grosso riscontro perché anche le
persone delle aziende vicine sono uscite, ci hanno guardato, ci hanno
inneggiato. Anche dalla Leonardo si sono affacciate lavoratrici e lavoratori.
Siamo riusciti a volantinare, poi dalla Leonardo è arrivata la proposta di
incontrarci ed ascoltare le nostre richieste che sono quelle di smettere
immediatamente di vendere armi per il genocidio che sta avvenendo in Palestina,
così come alla Guardia costiera libica e in tutti i contesti simili e di
riconvertire l’azienda da ambito militare ad ambito civile senza però
penalizzare i lavoratori. In realtà quando abbiamo riferito quali erano le
nostre richieste, le modalità nelle quali ci sentivamo sicure, quindi che questo
fosse registrato, che si potesse filmare, quello che è apparso ovvio, in realtà,
è che l’unico obiettivo fosse quello di farci andare via sulle nostre gambe”.
Dopo l’azione alla Leonardo, attiviste e attivisti sono partiti in corteo per le
vie di Roma.
Il collegamento nel momento in cui attivisti e attiviste stavano per uscire
dalla Leonardo in corteo per le vie di Roma con Laura Extinction Rebellion
Brescia e Francesco di Extinction Rebellion Milano. Ascolta o scarica